Ormai è scontro su tutto. Sui termovalorizzatori si è giunti quasi alle mani. Con Matteo Salvini che ne invoca la presenza in ogni provincia italiana e Luigi Di Maio che, dismesso l’abito di cerimonia, dice, a brutto muso: “Non c’entrano una ceppa”. Plauso di Roberto Fico, che rincara la dose. Le tesi leghiste sono uno schiaffo per Napoli. Ma questo…
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Attenti a giocare con il fuoco dei popoli
Il popolo vuole il condono edilizio tombale? Noi glielo apparecchiamo. Il popolo vuole un reddito sicuro? Siamo qui per questo. Il popolo ha paura e vuole difendersi da solo? Ci pensiamo noi, allargando le maglie della legittima difesa. Il popolo vuole andare in pensione al più presto possibile? Ecco servita una nuova normativa che supera i vincoli di ieri. Il…
Giovani Lega a Mosca, perché la destra salviniana guarda ad Est. Parla Ventura
“Per fortuna non sono rappresentativi di tutti i giovani europei”. Non è piaciuta neanche un po’ a Sofia Ventura, saggista, docente di Scienza Politica all’Università di Bologna, la trasferta a Mosca dei Giovani Lega, il movimento giovanile del Carroccio. Cappotto, guanti e Alberto da Giussano in petto, la delegazione dei giovani salviniani è partita alla volta del Cremlino questo sabato…
A chi conviene (e a chi no) il doppio voto a maggio. Uno scenario possibile
Doppio voto simultaneo a fine maggio: europee ed elezioni politiche anticipate da tenere la stessa domenica. Questo lo scenario sempre più probabile che delinea l’ormai cronica incomunicabilità fra 5 Stelle e Lega. Risolto o meno in extremis, lo scontro sui termovalorizzatori fra Di Maio e Salvini ha in ogni caso esposto oltre i limiti sulla graticola la maggioranza gialloverde, fino…
Con la Giornata dei poveri la Chiesa non piange ma reagisce. Parla Impagliazzo
"Davanti alla dignità umana calpestata spesso si rimane a braccia conserte oppure si aprono le braccia, impotenti di fronte all’oscura forza del male. Ma il cristiano non può stare a braccia conserte, indifferente, o a braccia aperte, fatalista, no. Il credente tende la mano, come fa Gesù con lui. Presso Dio il grido dei poveri trova ascolto. Domando: e in…
Smorzare l'incendio sulla Terra dei fuochi è possibile. Ecco come
Si può trovare un modo per smorzare l’incendio sul trattamento dei rifiuti che sta spaccando i due azionisti della maggioranza? Indubbiamente, non si può pensare di lasciare i rifiuti all’aria aperta o di bruciarli in piena campagna, causando danni non solo all’ambiente ma anche all’agricoltura e mettendo a rischio case coloniche ed abitanti. Non si può neanche credere che i…
L'Italia tra Trump e Macron. Le sfide dell'Unione europea secondo Nelli Feroci
La questione dell'esercito europeo che ha fatto litigare Donald Trump ed Emmanuel Macron è un falso problema. Il Vecchio continente deve assumersi maggiori responsabilità nella difesa, ma non può e non deve sostituirsi all'Alleanza Atlantica; gli Stati Uniti restano un partner indispensabile. Parola di Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell'Istituto Affari Internazionali (IAI), diplomatico di carriera, già rappresentante permanente d’Italia presso…
La Francia si ribella a Macron. Ecco chi l'ha messo alle corde
La Francia profonda insorge contro Emmanuel Macron. La rivolta divampata in tutto il Paese a seguito dell’aumento delle tasse sul gasolio (6,5 centesimi) e sulla benzina (2,9 centesimi) - soltanto in Italia il carburante caro - ha innescato una contestazione senza precedenti aggravata dalla morte di una signora in Savoia, vittima del panico di una donna al volante che ha…
Così l'intelligenza artificiale potenzierà disinformazione e cyber attacchi di Mosca
La Russia è ben consapevole delle difficoltà economiche in cui versa. E, nonostante i proclami, non è già in grado di investire in ricerca e sviluppo quanto fanno due vere potenze come Stati Uniti e Cina. Tuttavia, ciò non vuol dire che Mosca non potrà dire la sua in campi innovativi, come l'intelligenza artificiale. Ma dovrà scegliere dove convogliare le…
Isis non è stato sconfitto. La presenza invisibile del califfato in Iraq e Siria
Nelle scorse settimane in Siria, nella media valle dell’Eufrate vicino al confine iracheno, il Da‘esh aveva riguadagnato terreno. Pochi chilometri, ma una vittoria simbolica, visto che oggi il califfato controlla meno dell’uno percento del territorio che dominava al suo apice. Peraltro si è trattato di un’avanzata effettuata sfruttando il maltempo che impediva gli attacchi aerei della Coalizione, nonchè approfittando degli…