Tito Boeri ha ragione oppure no? La quota 100, il famoso meccanismo per andare in pensione fino a cinque anni di anticipo e con 38 anni di contributi, sembra proprio risultare indigesto all'economista della Bocconi chiamato quattro anni fa da Matteo Renzi al vertice dell'Istituto. Il motivo è presto detto. Aprire nel 2019 una finestra per consentire l'uscita anticipata dal…
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L'Europa non è una ricca famiglia in decadenza. 5 idee per rinascere
Nel luglio del 2018, lo storico americano Victor Davis Hanson sulla rivista della Hoover Institution di Standford si è domandato cosa stia accadendo all'Europa. Guardando alla curva della storia in cui ci troviamo, lo studioso si è chiesto come sia possibile che il continente che da anni costruisce un progetto europeo - unicum nel suo genere - che coinvolge 27 Stati con…
Perché non si può pensare di tagliare (di nuovo) gli F-35. Parla Tofalo
Sugli F-35 non si discute. Già i tagli del passato sono stati un errore. Non si può pensare di ridurre nuovamente: per le capacità delle Forze armate sarebbe deleterio. È quanto emerge dalle parole del sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, che in passato si era già espresso sul Joint Strike Fighter, definendo “irresponsabile” un'eventuale uscita italiana. Intervistato da La Verità,…
Mercato e governo, Gubitosi parte col vento in poppa in Tim
Le carte sono in regola. Meno male, così sarà più facile vincere la sfida della rete unica. Luigi Gubitosi, ex dg Rai e fino a poche ore fa commissario Alitalia, è da ieri sera al timone di Tim, dopo il ribaltone della settimana scorsa che ha visto Amos Genish uscire sconfitto dal confronto con il board e in particolare con…
Italiano apri gli occhi, il burrone è vicino. Parola di Roberto Napoletano
Non c’è altra via se il primo governo populista-sovranista vuole evitare di passare alla storia come quello che consegna l’Italia alla Troika e regala i suoi gioielli più o meno blasonati agli amati cugini d’Oltralpe. Un paese colonizzato. Non servirà ad assolverli dire che il problema del debito pubblico non lo hanno prodotto loro e che - sacrosanta verità -…
Piazza Affari ha tutto da guadagnarci con la Brexit. Ecco perché
La regolamentazione dei servizi finanziari nel post Brexit è stata sin da subito una delle principali questioni oggetto delle trattative sulle future relazioni tra Unione Europea e Regno Unito. La possibile intesa per la realizzazione di un Free trade agreement sulla falsariga del Ceta, che prevede la reciprocità di accesso ai mercati finanziari, rappresenterebbe un'efficace soluzione, ma la situazione di…
Usa fuori dall'accordo nucleare. Mike Pompeo spiega perché
Il dipartimento di Stato di Mike Pompeo segue anche un incarico speciale: spiega ai cittadini americani, attraverso pubblicazioni "factsheet", schede informative, i più grossi dossier su cui l'amministrazione Trump è impegnata. Per esempio, la questione dell'Inf, acronimo globale dell'Intermediate-range Nuclear Force (Treaty), l’accordo chiuso tra Reagan e Gorbaciov sulle forze nucleari a medio raggio, da cui il presidente Donald Trump ha annunciato di voler ritirare gli…
Netanyahu alla Knesset: irresponsabile far cadere il governo, mentre suonano i tamburi di guerra
Ieri Netanyahu ha parlato alla Knesset nominandosi ministro della Difesa: "Ho un piano preciso, so cosa fare e quando agire". Naftali Bennett, che da sempre mirava al ministero, minaccia le dimissioni assieme al ministra della Giustizia Ayelet Shaked. Netanyahu risponde con lo stesso linguaggio che Bennett ha adottato, cioè quello della sicurezza: "Ci troviamo in uno dei momento più sensibili…
Gasdotti, quell'asse Belgrado-Mosca (in chiave anti Tap?)
Che cosa si muove all'interno del costone balcanico alla voce dossier energetico? È davvero già strutturato quell'asse Belgrado-Mosca come frutto dell'evoluzione della geografia dei gasdotti nel Mediterraneo? Mosca è pronta a far passare il Turkish Stream dalla Serbia, in un intreccio di mosse e contromosse legate alle operazioni strategiche di Gazprom e con il fiorire di leve politiche filo sovietiche,…
In Libia le milizie non cedono il passo. Scenari e prospettive del dopo Palermo
Tripoli trema, ancora. A pochi giorni dalla conferenza programmatica per la Libia organizzata a Palermo dal governo Conte, mentre sono ancora accese le discussioni e i bilanci dell'iniziativa a firma italiana, la capitale libica, sede del governo di Fayez Al Serraj si trova di nuovo a fare i conti la minaccia delle milizie armate. La Settima brigata di Tarhuna, quella…