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Si chiamerà “Beyond” (oltre) la seconda missione extra-atmosferica dell’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea Luca Parmitano, che questa volta sarà al comando della Stazione spaziale internazionale (Iss). Ad annunciarlo è stato lui stesso, nel giorno del suo 42esimo compleanno, a Frascati, sede del centro Esa-Esrin, alla presenza del direttore generale di Esa Johanne Dietrich Woenner e del presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston.

LA MISSIONE “BEYOND”

Dopo essere stato il primo italiano a compiere un’attività extra-veicolare nella missione del 2013, sarà il primo (e terzo europeo) a guidare per tre mesi l’Iss. Con lui nella missione di lunga durata “Beyond” (Expedition 60/61) ci saranno Andrew Morgan della Nasa e il cosmonauta russo Alexander Skvortsov. Partiranno il prossimo luglio, a bordo di una navetta Soyuz. Il logo della missione Beyond è un disco che richiama un casco e racchiude sulla destra l’immagine della Terra e della sua orbita, percorsa dalla Stazione spaziale, e sullo sfondo tre cerchi concentrici, simbolo dei prossimi obiettivi dell’esplorazione spaziale: Luna, Marte e spazio profondo. Una sorta di tabella di marcia, che passa per l’obiettivo più prossimo di creare un avamposto spaziale in orbita cislunare, da cui poi partire verso il Pianeta rosso e (per l’appunto) “oltre”.

GLI ESPERIMENTI A BORDO (INSIEME A UN ROBOT)

Non a caso, la missione vedrà l’equipaggio impegnato in oltre 50 esperimenti, incluse dimostrazioni di telerobotica per migliorare la sicurezza degli esseri umani impegnati nelle missioni a lungo termine oltre che per sviluppare le conoscenze tecnologiche necessarie per esplorare la superficie della Luna e di Marte. Nello spazio con Parmitano poi ci sarà anche Cimon, un robot dotato di intelligenza artificiale e capace di riconoscere i volti: “Sarà in grado anche di farci compagnia”, ha detto l’astronauta.

LE PAROLE DI PARMITANO E BATTISTON

“Quello che facciamo in orbita non è per gli astronauti o per il programma della Iss, è per tutti – ha spiegato AstroPaolo – è l’unica strada per noi per imparare ciò di cui abbiamo bisogno in termini di scienza e tecnologia, per andare oltre”. L’astronauta italiano si è detto poi “onorato” della scelta Space Station programme che lo ha individuato come comandante già lo scorso maggio. “Mi vedo come un facilitatore – ha spiegato – il mio obiettivo sarà quello di mettere tutti nella condizione di esprimersi al meglio delle loro capacità”. D’altronde, ha rimarcato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, “Luca porterà non solo la bandiera dell’Esa ma anche quella dell’Italia e le attività scientifiche che l’Asi gli ha assegnato”, ha detto. “Questo riconferma una serie di missioni che i nostri astronauti effettuano ogni due anni – ha aggiunto – un impegno che rappresenta l’eccellenza scientifica italiana e la nostra presenza sulla Iss.”

ASTROPAOLO

Classe 1976, Parmitano è stato selezionato dall’Esa nel 2009, il primo ad essere scelto per volare a bordo dell’Iss. Tenente colonnello dell’Aeronautica militare, è stato il sesto astronauta tricolore e il quarto italiano ad abitare l’Iss. A gennaio dello scorso anno, è stato lo stesso direttore generale dell’Esa Jan Woerner ad annunciare il suo ritorno a bordo nel 2019. Nel 2013, nella missione “Volare”, ha trascorso 166 giorni nello spazio portando avanti oltre 20 esperimenti e prendendo parte a due attività extra veicolari e all’attracco di quattro navette. Insieme a Roberto Vittori, Samantha Cristoforetti e Paolo Nespoli (tornato a terra lo scorso dicembre dopo la sua terza missione nello spazio), Parmitano rappresenta la componente italiana attiva del Corpo astronautico europeo, a cui si aggiunge il cosmonauta dell’Aeronautica militare Walter Villadei.

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