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“Nella Strategia energetica nazionale stiamo ragionando sulla possibilità di incentivare il passaggio alle auto elettriche, alle auto a metano e ibride, perché è prevista la neutralità tecnologica, soprattutto per le famiglie che hanno redditi più bassi e auto più vecchie”. E’ quanto ha detto oggi il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in Parlamento nel corso di un’audizione sulla Strategia energetica nazionale.

L’AUDIZIONE

La Sen 2017 è pronta. Entro la prima settimana di novembre il governo chiuderà i giochi sulla Strategia energetica nazionale, il testo base (qui il focus di Formiche.net dello scorso marzo) della politica energetica dei prossimi 15 anni. A tirare le fila della consultazione tra gli operatori, lanciata quasi un anno fa e oggi in fase di chiusura, sono stati i ministri Carlo Calenda e Gian Luca Galletti, responsabili dei dicasteri dello Sviluppo e Ambiente, ascoltati questo pomeriggio alla Camera. Su quali binari si muoverà nei prossimi anni il governo?

FUORI DAL CARBONE TRA OTTO ANNI

L’obiettivo principale della Sen 2017 (su cui il governo imbastirà un decreto per poi confrontarsi con le Regioni) è trainare l’Italia fuori dall’orbita del carbone entro il 2025. “L’obiettivo è di far uscire l’Italia dal carbone entro il 2025. Sarà una spinta sulla tecnologia e una spinta della qualità della vita, ma se vogliamo anticipare l’uscita dobbiamo essere sicuri nella produzione di energia elettrica. Per questo il gas sarà l’energia di transizione” dal carbone alle fonti meno inquinanti, ha spiegato Calenda.

TUTTI GLI INTERVENTI DELLA SEN

Per capire bene come farà Palazzo Chigi a centrare l’obiettivo del 2025, occorre dare uno sguardo alle slide diffuse a margine dell’audizione, nella quale vengono indicati i principali target di riduzione della Sen. Primo, l’energia pulita da fonte elettrica dovrà passare da una quota del 33% (Sen 2015) al 50%, dunque la metà dell’intero mercato energetico. Secondo, per quanto riguarda le fonti termiche, è previsto un incremento delle rinnovabili dal 19 al 30%. Infine i trasporti, dove i motori ad alimentazione sostenibile, nelle mire del governo, dovranno passare dal 6,4% del parco auto al 20% entro il 2030. Un ultimo step riguarda la chiusura di impianti termoelettrici entro il 2025, ma su questo fronte non è ancora chiaro il costo dell’operazione di spegnimento.

IL NODO DELL’AUTO ELETTRICA

L’altra grande questione nella Sen 2017 è il rinnovo del parco auto, che per Calenda e Galletti rappresentano un’autentica battaglia.  In questo senso potrebbero essere in arrivo incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni, elettriche, gas, ibride, con una particolare attenzione per le famiglie a basso reddito. Un intervento ispirato alla naturalità tecnologica. “Nella Strategia energetica nazionale stiamo ragionando sulla possibilità di incentivare il passaggio alle auto elettriche, alle auto a metano e ibride, perché è prevista la neutralità tecnologica, soprattutto per le famiglie che hanno redditi più bassi e auto più vecchie”, ha chiarito Calenda.

Auto elettrica, ecco che cosa sta studiando il governo

"Nella Strategia energetica nazionale stiamo ragionando sulla possibilità di incentivare il passaggio alle auto elettriche, alle auto a metano e ibride, perché è prevista la neutralità tecnologica, soprattutto per le famiglie che hanno redditi più bassi e auto più vecchie". E' quanto ha detto oggi il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in Parlamento nel corso di un'audizione sulla Strategia energetica…

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