Skip to main content

E’ il referendum dell’1-O. Sull’Avanguardia, il principale quotidiano di Barcellona, la consultazione sull’indipendenza della Catalogna viene abbreviata con la data dell’1 ottobre. A prima vista potrebbe sembrare anche un risultato: 1-0 per i secessionisti. La partita col governo di Madrid, però, è tutt’altro che chiusa. A Barcellona e in altre città della Catalogna è iniziato lo sciopero generale indetto da indipendentisti e sindacati per protestare contro le violenze della polizia. Una mobilitazione sostenuta anche dal presidente della Generalitat, Carles Puigdemont. Il quale è in costante contatto col comitato nazionale del Partito democratico europeo catalano (PdeCat) per decidere quale strada intraprendere per far valere il voto di domenica. Che, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, ha portato alle urne il 42% degli aventi diritto.

I NUMERI DEL VOTO

I dati ufficiali forniti dalla Generalitat e pubblicati dall’Avanguardia parlano di 2.262.424 votanti su 5.300.000 catalani chiamati ai seggi, ossia il 42,68 per cento. I Sì, ovvero gli elettori favorevoli all’indipendenza, sono stati 2.020.144, pari al 90%. I No, invece, non hanno superato quota 176.566, ovvero il 7,8%. Come previsto, un risultato schiacciante per un referendum che l’esecutivo centrale continua a ritenere illegittimo. Non sono mancate le schede bianche, attestate a 45.585, e quelle dichiarate nulle, in tutto 20.129. Quando sono stati forniti i dati ufficiali, il governo della Catalogna ha fatto sapere che mancavano ancora 15.000 schede da scrutinare e ha aggiunto che in seguito all’intervento della polizia sono stati persi 770.000 voti, con 400 seggi chiusi su oltre 6.000 e molte schede rubate. Sempre secondo fonti della Generalitat, in condizioni normali il dato dell’affluenza avrebbe facilmente raggiunto il 55%.

I NUMERI DEGLI INCIDENTI

«La polizia nazionale e la Guardia civil hanno dovuto agire perché i Mossos d’Esquadra hanno anteposto le motivazioni politiche a quella professionali. Siamo stati obbligati a fare quello che non volevamo fare». Con queste parole, riferite alle forze di polizia catalane, ree di non hanno bloccato i votanti ai seggi, il rappresentante del governo di Madrid in Catalogna, Enric Millo, ha giustificato l’intervento della Guardia civil. Il bilancio dei feriti e dei danni sono gli altri numeri che hanno caratterizzato il referendum dell’1 ottobre. Le persone rimaste coinvolte sono state 893, di cui 33 poliziotti. Il dipartimento della pubblica istruzione del governo catalano, invece, ha valutato i danni provocati nelle scuole in 314.000 euro. A Barcellona, tra mobili, porte e aule, si sono registrati danneggiamenti per 98.000 euro in 7 istituti, due centri per adulti e una scuola di lingua. Danni anche nelle altri città della Catalogna: 75.000 euro a Girona, 35.000 a Tarragona, 30.000 a Lleida, 30.000 nel Vallès Occidental, 25.000 nella provincia di Barcellona, 15.000 nella Catalogna centrale e 6.000 nel Vallès Oriental.

I NUMERI DELLO SCIOPERO

Allo sciopero generale che in queste ore sta bloccando Barcellona e altre città della Catalogna ha aderito l’87,3% delle attività economiche. Di queste, il 70% ha chiuso per volere delle aziende, il 20% ha incrociato le braccia dopo un accordo coi datori di lavoro e il 10% ha preso la decisione da sé. Il 54% delle piccole medie imprese (Pmi) catalane interromperanno la loro attività per tutta la giornata di oggi, il 31% ha programmato orari di sciopero ad alternanza e il 15% ha regolarmente aperto i cancelli. I disagi maggiori riguardano la viabilità: a Barcellona i trasporti pubblici saranno bloccati sino alle 17. Le strade chiuse e occupate dai manifestanti, sinora, sono 48.

Referendum in Catalogna, più del 50% non ha votato per l'indipendenza. Ecco tutti i numeri

E’ il referendum dell’1-O. Sull’Avanguardia, il principale quotidiano di Barcellona, la consultazione sull’indipendenza della Catalogna viene abbreviata con la data dell’1 ottobre. A prima vista potrebbe sembrare anche un risultato: 1-0 per i secessionisti. La partita col governo di Madrid, però, è tutt’altro che chiusa. A Barcellona e in altre città della Catalogna è iniziato lo sciopero generale indetto da…

Riciclo, tutte le sfide per gli imballaggi

Le nuove Direttive europee sulla circular economy prevedono obiettivi di riciclo degli imballaggi del 65% al 2025 e del 75% al 2030. Obiettivi ambiziosi che, per essere raggiunti dall'Italia, dovranno prevedere politiche di prevenzione e riutilizzo, il miglioramento della qualità delle raccolte differenziate, il potenziamento dello sbocco sul mercato dei materiali riciclati. Cinque Regioni del Sud (Basilicata, Puglia, Molise, Calabria,…

Re Ruggero inaugura la stagione del Santa Cecilia

Su questa testata il 19 maggio avevamo anticipato che la stagione 2017-218 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sarà piena di novità. Ne segna il tono un’inaugurazione particolare e entusiasmante con la proposta (in prima esecuzione romana) di Re Ruggero, opera di Karol Szymanowski, il compositore polacco più noto dopo Chopin, ambientata dopo l’anno Mille in Sicilia durante il regno del…

5 Stelle

Leonardo-Finmeccanica, ecco i timori del Movimento 5 Stelle su Stx, Fincantieri e Naval

Italia "ultimo anello" di una Europa tutt'altro che unita, ma in cui "ci si fagocita a vicenda". Il tema è quello degli accordi tra Italia e Francia sul controllo dei cantieri navali francesi di Stx, le parole sono del Movimento 5 Stelle e si possono leggere su un post pubblicato oggi sul blog di Beppe Grillo. Cosa teme il Movimento…

Las Vegas, l’America e le armi

La contabilità della morte è un compito ingrato dello storico e del giornalista: per il tema, per il rischio di errori ma anche per il rischio che la ripetitività dell’evento si traduca in quella del commento. Soprattutto oggi che, a 36 ore dalla strage, su Las Vegas si è già detto tutto e di tutto, e che la possibilità di…

Che cosa (non) ha fatto Rajoy con la Catalogna. Parla la politologa Paloma Román

La tensione politica in Spagna è a livelli elevati. Qualsiasi cosa potrebbe succedere nelle prossime ore, dopo gli scontri in Catalogna durante il referendum (non vincolante) per l’indipendenza della regione. Il presidente spagnolo Mariano Rajoy ha alimentato il movimento separatista catalano e adesso la bomba potrebbe esplodergli in mano. La strada del dialogo, che il governo centrale spagnolo avrebbe dovuto…

Tutte le ultime novità sulla Banca Popolare di Bari

Di MF/Milano Finanza

La Popolare di Bari ha collocato un’obbligazione garantita senior dell’importo di 597,2 milioni nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali denominata 2017 Popolare Bari Rmbs. Lo spiega una nota della banca pugliese guidata da Giorgio Papa (in foto), precisando che la transazione ha coinvolto anche la controllata Cassa di Risparmio di Orvieto ed è stata assegnata a investitori internazionali. L’obiettivo…

Chi era Stephen Paddock, lo stragista di Las Vegas

Chi era Stephen Paddock? Dell'attentatore che ha ucciso 59 persone (ferendone oltre 500) domenica sera a Las Vegas si sanno diverse cose, ma manca il dettaglio fondamentale: quello che può dar ragione al gesto. La matrice. Come mai un ex contabile di sessantaquattro anni di Sun City, comunità di pensionati di Mesquite, Nevada, una ventina di chilometri lontano dalla Strip…

metalmeccanici

Metalmeccanici, tutte le novità sull'ultimo rinnovo contrattuale per le piccole e medie imprese

Ieri nella sede nazionale di Confapi è stato ratificato l'accordo di rinnovo del Contratto nazionale di lavoro per le piccole e medie imprese dei settori della metalmeccanica e installazione di impianti sottoscritto lo scorso 4 luglio tra Unionmeccanica Confapi e i sindacati di settore Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil. L'intesa è diventata operativa dopo la consultazione dei lavoratori avvenuta il 24 e 25 luglio e…

agro pontino, marsiglia attentato Ahmed Hanachi

Ahmed Hanachi, Isis, Marsiglia e le presenze jihadiste nell'Agro Pontino

Una parabola che, da Bizerte a Marsiglia, passa per Aprilia e culmina con l’Allah Akbar scandito alla stazione di Saint-Charles. È la storia di Ahmed Hanachi, il jihadista tunisino entrato in azione domenica a Marsiglia, dove ha trucidato col coltello Laura P., 20 anni, e Mauranne H., 21, prima di essere ucciso a sua volta dagli agenti francesi dell’operazione Sentinelle.…

×

Iscriviti alla newsletter