Skip to main content

Il prof. Ettore Gotti Tedeschi, vecchio presidente dello IOR (Istituto Opere Religiose) del Vaticano, anch’egli stanco della inconcludente politica socio-economica, priva di etica e di valori morali condivisi, ha scritto direttamente al Papa per invitarlo ad assumere iniziative concrete con i responsabili politici degli Stati per un’opera politicamente concreta.

La condizione di povertà e di precarietà in cui l’Italia è immersa da anni chiama alla mente ricordi nefasti di un tempo definito in modo goffo di rivoluzione, le rivoluzioni servono a cancellare il potere costituito per sostituirlo con quello costituente. Invece, chi ha saccheggiato con abile menzogna la politica degli anni dal 1946 al 1994 mirava solo ad ereditare il sistema, niente di più. Era opinione comune che con tangentopoli la “catarsi fosse completata”, e che la coscienza collettiva fosse ormai purificata, candida che più candida non si può.

Gli ex comunisti, con astuta maestria, agitavano la questione morale, per presentarsi all’appuntamento storico col potere come purificatori della coscienza nazionale. Il pentapartito guidato dalla DC nel contempo spazzato via come neve al sole, non per incapacità di governare, ma perché in certi santuari internazionali economico-finanziari si era così stabilito. E la manovra di palazzo andò a buon fine, grazie anche alla missione molto zelante di una parte della magistratura italiana, che con inumana e barbara azione riuscì a distruggere partiti e leader politici del peso di Andreotti, Forlani e Craxi.

C’è chi ancora oggi sostiene che l’aiuto di poteri stranieri, allergici al sistema di economia mista pubblico-privato del nostro Paese suscitasse notevole fastidio al mondo anglo-americano soprattutto, perché quasi perfetto per mantenere equilibrio sociale, senza creare notevoli diseguaglianze. Il diavolo però fa le pentole e non i coperchi e chi “di spada ferisce di spada perisce”. Chi agli inizi degli anni novanta del Novecento indossò la divisa di carnefice oggi è costretto a vestirsi da vittima. La campana oggi suona per i comunisti moralisti di allora, che moralisti non erano, tanto da vendersi allo straniero pur di andare al potere. Erano coloro che godevano per la fine dei democristiani, i quali lasciavano il potere nelle mani di eredi sconclusionati, sia culturalmente che politicamente.

Il dato confortante e più vero però è che i democristiani non sono mai morti, al limite sono stati commessi delitti impuniti contro di loro, ma mai morti. Invece, quelli della dittatura del proletariato e della lotta di classe sono morti e seppelliti, dei veri e propri zombie. Molti di loro sono stati costretti a vendersi a Renzi e sono continuamente sbeffeggiati e ricacciati in un angolo angusto senza capacità di reazione. Mortificazione più nera non poteva esservi. La non-politica, i silenzi, i voltafaccia, le doppiezze, un campionario di incongruenze etiche, da far impallidire anche esponenti politici navigati.

Una tale condizione non può che influire negativamente sull’andamento della vita politica italiana, che vede giorno dopo giorno Renzi allargare il suo potere, sia a destra dove Berlusconi è diventato un patetico figurante, immagine comoda ai mezzi di informazione pro Renzi, che a sinistra dove non ci sono idee per contrastare il PD renziano. Allora che fare? Affidarsi a Renzi a tutti i costi? Ma a che serve? Il prof. Ettore Gotti Tedeschi ieri su Il Giornale ha chiamato in causa direttamente, con una bella lettera, Papa Francesco sulla necessità di costruire un partito politico, che si ispiri ai valori cristiani, gli unici, dopo aver sperimentato altre ricette, che possono dare una seria spinta a ridurre le diseguaglianze in questo tempo globale e a realizzare bene comune.

Altre utopie hanno fallito, è tempo di approfondire valori, principi e documenti peculiari del pensiero cattolico, da un ventennio abbandonati e rinchiusi nello sgabuzzino dei vecchi arnesi. E’ arrivato il momento di tirarli fuori e, per chi ne ha la capacità, di usarli con genuina sapienza.

Ettore Gotti Tedeschi e Gian Luigi Gigli

La lettera di Ettore Gotti Tedeschi a Papa Francesco

Il prof. Ettore Gotti Tedeschi, vecchio presidente dello IOR (Istituto Opere Religiose) del Vaticano, anch’egli stanco della inconcludente politica socio-economica, priva di etica e di valori morali condivisi, ha scritto direttamente al Papa per invitarlo ad assumere iniziative concrete con i responsabili politici degli Stati per un’opera politicamente concreta. La condizione di povertà e di precarietà in cui l’Italia è…

Polizia di Stato, chi sarà il successore di Alessandro Pansa?

Nel consueto totonomine riguardo al prossimo capo della Polizia, e conseguenti fibrillazioni, si stanno sottovalutando due elementi da cui non si dovrebbe prescindere: il tipo di carriera dei candidati e l’anno del loro pensionamento. Da trent’anni, infatti, i governi che si sono succeduti hanno ritenuto che il capo dei poliziotti dovesse essere un poliziotto e non un funzionario proveniente dalla…

Jyrki Katainen

Acciaio, ecco come e perché l'Europa attacca la Cina

Negli ultimi giorni l’Europa da una parte ha messo in serie difficoltà gli olivicoltori italiani (e non solo), con la decisione di togliere i dazi alle importazioni di olio proveniente dalla Tunisia; dall’altra, invece, è intervenuta a sostegno della siderurgia europea. I NUMERI L’Unione europea è il secondo produttore di acciaio al mondo, dopo la Cina; il settore rappresenta l'1,3%…

Herman Simm

Cosa succede tra Estonia e Russia in materia di spionaggio

Nel febbraio 2016, il cittadino estone Maksim Gruzdev è stato condannato a 4 anni da un tribunale di Tartu, per aver passato ai russi informazioni sui servizi di sicurezza estoni. L'undici del mese, l'imprenditore estone Raivo Susi è stato arrestato all'aeroporto Sheremetyevo di Mosca, con l'accusa di spionaggio. Difficile pensare a una coincidenza, dato che gli eventi contestati risalgono al…

Perché non condivido i timori di Marco Travaglio sulla normalizzazione dei magistrati

Se lo scrive lui, Marco Travaglio, che i magistrati li conosce e li frequenta per ormai antica consuetudine professionale, sapendone raccogliere o intuirne gli umori, specie nelle aree più esposte o attive, si potrebbe essere tentati di credergli. Che sia in corso cioè un pianificato tentativo del presidente del Consiglio e degli amici - fra i quali il vice presidente del…

L'importante ruolo dell’Osservatorio Nazionale per la qualità del paesaggio

Nel Rapporto ISPRA 2015 sul consumo di suolo si legge che "il nostro paese ha un livello di consumo di suolo tra i più alti in Europa, nonostante le peculiarità del territorio italiano dovute alle caratteristiche orografiche e ambientali, che dovrebbero (o avrebbero dovuto) evitare l’espansione urbana in zone ad elevata fragilità ambientale e territoriale. La limitazione del consumo del…

europa, parigi, elezioni, modello tedesco, ANGELA MERKEL, GERMANIA, Banche

C'era una volta la destra

Il socialismo europeo è ormai solo un logo pubblicitario, d'accordo. Ma oggi anche chi parla di destra europea bara. È infatti impossibile mettere in un unico contenitore le idee e i programmi di Berlusconi, Merkel, Sarkozy, Le Pen e via discorrendo. Le identità nazionali stanno guadagnando un peso crescente, e sono ormai gli imperativi della crisi a dettare le linee…

Che combina Forza Italia con i sindacati?

Roberto Giachetti si è ormai reso conto di avere una sola possibilità di vincere le elezioni; così vuole proporre ai suoi avversari di competere in una Maratona. ++++ L’unico ad accettare la sfida di Giachetti sarà Alfio Marchini. Il "giovin signore’’ pretenderà, tuttavia, di correre a cavallo. In fondo - sosterrà - il suo sport è l’equitazione. ++++ Su iniziativa di…

Perché il petrolio resta sull'altalena. Parla Starace (Enel)

Calo del prezzo del petrolio, energie rinnovabili e democratizzazione: questi i temi trattati giovedì scorso nel corso della presentazione dell’ultimo volume di Aspenia, intitolato “Il fronte Mediterraneo: la sfida dell’energia”. L’evento, ospitato all’Auditorium Enel di viale Regina Margherita, è stato organizzato in collaborazione con il colosso dell’energia e il contributo di Credit Suisse. CHI C’ERA Andrea Cabrini (direttore Class CNBC) ha moderato…

×

Iscriviti alla newsletter