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Non ha fatto in tempo a insediarsi che sul tavolo si è trovato lo spinoso dossier Metroweb. Ma forse Renato Ravanelli, ex a2a, ex Edison, era preparato. Non è stata un sorpresa la sua nomina ad amministratore delegato di F2i, il fondo maggiore azionista della società della rete di fibra ottica milanese, su cui sia Telecom che Vodafone fanno più di un pensierino (qui tutti gli ultimi dettagli e lo speciale di Formiche.net)

UNA NOMINA ANNUNCIATA
Se ne parlava almeno dall’estate e il nome di Ravanelli era apparso più volte nelle cronache. “La scelta sarebbe vicina – scriveva a settembre Carlo Festa, sul suo blog del Sole 24 ore – e, secondo i rumor, i soci dovrebbero convergere per il posto di ad su Renato Ravanelli, ex-capoazienda di A2a. Proprio il nome di Ravanelli aveva trovato fin dall’inizio il favore delle Fondazioni, in particolare di Cariplo. Più cauti sulla nomina erano invece stati Unicredit e il socio estero, cioè il private equity francese Ardian. Ora sarebbe stata trovata convergenza tra i soci e si attende il Cda per varare il riassetto”.

CHI È RAVANELLI, DALLA RICERCA AD a2a
Nel curriculum ufficiale, che traiamo dal sito di a2a, c’è scritto che Ravanelli, milanese, nato nel 1965, si è laureato in Economia e commercio all’Università Cattolica. Dopo aver svolto studi e ricerche nei settore dei servizi di pubblica utilità e nel settore assicurativo in Università, ha fatto l’economista e l’analista in vari uffici studi. Nel 1996 è entrato in Aem, come responsabile dell’Ufficio studi e ha seguito la quotazione della società per poi diventare direttore della pianificazione strategica e cfo. Nel è stato nominato consigliere di amministrazione esecutivo e cfo di Edison, in cui ha svolto anche il ruolo di presidente del Cda. Da gennaio 2008 è diventato consigliere di gestione esecutivo e direttore generale di A2a. Un afflato internazionale alla carriera arriva con il ruolo – che Ravanelli ancora ricopre – di consigliere indipendente di InfraMed, fondo di investimento infrastrutturale basato a Parigi e sponsorizzato da Cdp, Caisse du Depot e Bei, che si pone l’obiettivo di sviluppare infrastrutture strategiche in Nord Africa e Medio Oriente.

“CONSIGLI” DA PISAPIA?
Fin qui la sua voce. A fine 2013 Ravanelli, da ad a2a, si guadagnò le stilettate satiriche del Giornale per aver dichiarato che “qualcuno ci aveva indicato la dottoressa Anna Puccio come esperta per Expo… ha lavorato per noi per un certo periodo ma ora abbiamo trovato risorse interne per sostituirla e il contratto è stato rescisso”. “Alla brava, dinamica e ambiziosa manager – scrive il Giornale – impegnata fra l’altro in gruppi come Luxottica, fervente militante del Pd, appassionata supporter di Pisapia fin dalla sua campagna elettorale nonché molto amica di sua moglie, la giornalista di Repubblica Cinzia Sasso”.

PARTITE APERTE
Oltre a Metroweb, “l’alleanza sulle rinnovabili con Edison, che potrebbe diventare polo aggregante in Italia. Tutte materie conosciute a fondo da Ravanelli, che in passato è stato direttore finanziario e presidente di Foro Buonaparte così come dg di A2A per sei anni, e ha chiuso operazione di livello nazionale (come la fusione Asm Brescia-Aem Milano) e internazionale (per esempio il riassetto Edison con Edf o la joint venture sul gas con Gazprom)”, ricorda Corriere delle comunicazioni. E non basta. Sul tavolo di Ravanelli finiranno le gare sul gas, di cui F2i è secondo operatore, la partnership nel segmento ambientale con Iren e le aggregazioni nelle multiutility, e gli aeroporti, con il nodo Malpensa e quello del Comune di Milano nella govenance di Sea. Insomma nelle mani di Ravanelli, da domani, starà il futuro di ogni infrastruttura strategica italiana.

Renato Ravanelli, chi è il nuovo capoazienda di F2i alle prese col dossier Metroweb

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