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In pista con bolidi elettrici. Il passaggio dalla Formula 1 alla Formula-E non è solo un’utopia ma da alcuni anni al centro di un preciso progetto di ingegneria energetica. Il 13 settembre a Pechino inizierà una gara potenzialmente molto più audace, dando il via ad una stagione di dieci gare che coinvolge auto interamente elettriche.

LA STRATEGIA
Un grande salto nel futuro con motori ibridi, in parte a combustione e in parte elettrici. Il maggior problema, a questo punto, più che relativo alla tecnologia in sè, è all’interesse mediatico verso questa competizione che prenderà il via il prossimo 13 settembre e terminerà 27 giugno 2015.

DOVE
Il calendario prevede dieci tappe in alcune delle principali città del mondo come Monaco, che è anche l’evento più importante della Formula Uno. Non solo piste canoniche, ma anche circuiti cittadini come Pechino, Berlino, Buenos Aires, Londra, Los Angeles, Miami, Punta del Este, Putrajaya e un ultimo tracciato da definire.

CON CHI
Il progetto è già riuscito ad attirare alcuni dei migliori piloti di F1, come Michael Andretti, figlio del campione Mario che correrà con un team tutto suo, e il campione francese Alain Prost, co-fondatore di una squadra. Anche il glamour reciterà la propria parte in questa stagione “elettrica” con la star del cinema Leonardo Di Caprio co-fondatore del team di Venturi e l’imprenditore Richard Branson che ha il proprio team Virgin Racing.

GLI SPONSOR
DHL e Qualcomm sono già sponsor, oltre alla compagnia di assicurazione Amlin che è sponsor del team Amlin Aguri. Ma la maggior parte dei CEO nel mondo sembra guarderanno con estrema attenzione commerciale la prima gara della stagione, al fine di decidere un proprio impegno in prima persona. La stagione nasce sotto l’egida della Federazione Internazionale dell’Automobile, l’organo di governo della Formula Uno, che ha venduto i diritti ad Alejandro Agag.

IL TELAIO ITALIANO
Tutte le auto avranno identico telaio, fornito dall’italiana Dallara, mentre una società di elettronica del team McLaren sta fornendo il sistema di trasmissione e l’elettronica, mentre le batterie saranno ad appannaggio del team Williams. Infine la Renault si occuperà dell’integrazione dei sistemi di sicurezza e Michelin delle gomme.

SUPER AGURI
Uno dei personaggi che reciterà un ruolo da protagonista in questa nuove fase di corse è Mark Preston, già numero 1 del team Super Aguri in Formula Uno e ora direttore della stessa squadra, rinominata Amlin Aguri in Formula-E. Al New York Times confessa che quando ha lasciato la Formula Uno pochi anni fa, in realtà ha volutamente tentato di cercare un’alternativa. “Siamo pionieri perché sentivo che la Formula Uno era diventata troppo di innovazione di un processo piuttosto che di innovazione di sistema”.

LE DIFFERENZE
Secondo Preston le differenze rispetto alla F1 ancora non si conoscono dal momento che nessuno ha mai corso con una batteria come questa. Ciò che fino ad oggi è noto è che le auto elettriche hanno una velocità massima di 225 chilometri, o 140 miglia all’ora, con 133 kW/180 cavalli come base e 200 kW/270 CV a disposizione per fornire una sferzata di energia per il passaggio. Possono accelerare da 0 a 100 km orari in meno di tre secondi. Con una sola carica le batterie forniscono autonomia per 30 minuti. Per il momento durante una corsa di un’ora piena, ogni pilota utilizzerà due auto, che cambierà durante il pit stop a metà gara.

twitter@FDepalo

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