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Ecco il messaggio nascosto nell'informativa di Conte sul Mes

C'è un messaggio nascosto nell'informativa del premier Giuseppe Conte alla Camera sul Mes. Una mini apertura su possibili trattative con i partner europei, non tanto per cambiare il trattato, quanto per dare allo stesso, quando sarà approvato, una interpretazione meno sfavorevole all'Italia. Niente che possa accontentare il fronte anti riforma del Salva stati, comunque una indicazione utile a capire quale…

Perché Padoan ora evoca il piano B. L’ombra dell’uscita dall’Euro

Non è la prima volta che Pier Carlo Padoan interviene a favore del Mes. Ma oggi, in un breve intervento pubblicato su Inpiù, la testata online diretta da Paolo Mazzanti, l'ex ministro dell'economia va un po' oltre. Padoan denuncia le “evidenti falsità” che hanno condizionato il dibattito. La prima è che “il governo Conte uno ha firmato di nascosto il Trattato,…

Sarà il Mes a provocare la frattura tra Pd e M5S? Il commento di Pennisi

Ciò che non sono riusciti a fare temi come il futuro dell’ex Ilva e di Alitalia, e gli oltre 16 “tavoli di crisi” al ministero dello Sviluppo Economico, potrebbe essere il risultato di una diatriba apparentemente tecnica sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes). I termini della questione sono stati illustrati più volte, sin dal dicembre 2018, quando il negoziato europeo sulla…

Perché gli Usa possono salvare l'Ilva. Lo spiega Crolla (AmCham)

In questo periodo si è riaffacciato con forza nel dibattito pubblico il tema degli investimenti, sia per la crisi dell’Ilva – che si aggiunge ai quasi 150 tavoli di crisi aperti – sia per la mancanza all’interno della legge di bilancio in discussione di una strategia su questo argomento. In relazione, invece, agli investimenti esteri e al rapporto tra Italia…

Cosa resterà della baruffa sul Mes. L'analisi di Giacalone

Ce ne ricorderemo, di questo Mes, Fondo salva Stati o European Stability Mechanism che dir si voglia. E faremo bene a ricordarcene, perché l’alticcia baruffa che lo accompagna segna un punto di svolta nella condotta che concilia ignoranza e arroganza: la realtà non conta più, quel che rileva è l’affabulare dell’imbonitore. Abbiamo un problema? Sicuro: il debito eccessivo e, per…

Perché non si può fare a meno del Mes

Attorno alla questione del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, si sta profilando una voragine di confusione sia nel mondo politico, sia in quello dell’opinione pubblica, sia in quello dell’informazione e dei social network, dove si sta assistendo alla corsa di chi ne sa di più, come pure si va manifestando la figura dell’espertone del nulla dove ognuno crede di essere…

Tre (buone) ragioni per riflettere sulla riforma del Mes. I consigli di De Mattia

Più che pericoloso, l’accordo intergovernativo sul Meccanismo di stabilità non va assolutamente bene. C’è infatti un paradosso di fondo. E cioè, se l’Italia avesse bisogno di un prestito da parte del Meccanismo, questo più che alleggerire la situazione la complicherebbe ulteriormente. Se infatti un Paese ha un debito sostenibile, ottiene gli aiuti. Ma perché un Paese in buone condizioni dovrebbe…

Il caso Bio on non blocchi la finanza innovativa per le pmi

L’Associazione europea mercati finanziari - Afme ha di recente evidenziato che, nel 2018, le Pmi italiane hanno raccolto solo 1,2 miliardi di euro di capitale di rischio a fronte di circa 180 di prestiti bancari. In altre parole, il capitale di rischio costituisce solamente lo 0,6% del flusso annuale dei finanziamenti, ben al di sotto della media europea non solo…

Banche e debito. Ecco i (pochi) margini di trattativa dell'Italia sul Mes

Non potranno dire no a tutto. Difficile anche ottenere un congelamento della riforma del Mes, come ipotizzato nelle ultime ore da media e politica. La riforma del meccanismo europeo di stabilità finito al centro dello scontro politico tra Lega e governo dovrebbe andare avanti secondo i piani e vedere la luce il 13 dicembre del 2019, spiegava ieri una fonte…

Budapest chiama le banche del Dragone. Le mani cinesi sui Balcani

L'Ungheria di Viktor Orbán apre a Est. Alla Cina per la precisione. Al punto che il ministro delle Finanze ungherese, Mihály Varga, ha espressamente chiesto al suo omologo cinese, Liu Kun, di aumentare la presenza del Dragone nel Paese balcanico, che oggi vive una fase particolarmente florida, grazie a un regime fiscale decisamente favorevole per le imprese. Dal 2017 Budapest applica infatti…

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