Adeguare gli standard contrattualistici alla contingenza dei prezzi del greggio, sia per tenere conto delle performances dei singoli players, sia per attutire gli effetti del trend relativo ai mercati. Così per il giacimento Zohr gli egiziani chiedono all'Eni una revisione dei prezzi, come osservato dall'Egyptian General Petroleum Corporation (Egpc) che intende rivedere la formula due anni dopo la produzione iniziata…
Esteri
La Francia rimprovera l'Iran (e si allinea con gli Usa)
La Francia ha diffuso una dichiarazione critica contro l’Iran che ha un paio di dimensioni politiche interessanti: vediamo. Parigi richiama la Repubblica islamica sul programma missilistico che sta portando avanti, perché “non è conforme” con la risoluzione 2231 con cui nel 2015 le Nazioni Unite hanno bloccato i progetti sui vettori balistici iraniani. Teheran in quello stesso anno ha firmato il Nuke…
Nasce la Repubblica di Macedonia del Nord. Zaev ha vinto, ma è presto per cantare vittoria
È nata la Repubblica di Macedonia del Nord. E per l’Europa, anche se la maggior parte degli europei lo ignora e continuerà a ignorarlo per molto tempo, è solo una bella notizia, in un periodo, diciamocelo, in cui di belle notizie se ne sentono sempre meno. Il Parlamento di Skopje, con una votazione incerta fino all’ultimo, ha votato una serie…
Come procede il (non) ritiro degli Usa dalla Siria?
La Uss Kearsarge, unità d’assalto anfibia americana che può trasportare oltre millecinquecento Marines, oltre che elicotteri, Osprey e F-35, sarebbe in arrivo nel Mediterraneo con lo scopo di guidare la copertura marittima al ritiro americano dalla Siria. Fonti tra i militari confermano, per primi al Wall Street Journal e al Washington Post, che le operazioni sono già iniziate. E danno supporto…
Libia, ancora violenza sulla strada che porta ad elezioni?
Le nuove violenze a Derna possono inficiare il percorso che porterà a elezioni regolari in Libia? Le crescenti ostilità nella città petrolifera, dopo i casi di Sirte e Tripoli, stanno diventando una fonte di preoccupazione, come ha detto la coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per la Libia a seguito di un'intensificazione dei combattimenti che ha portato a "sostanziali vittime civili".…
I retroscena dietro l’ascesa di Bolsonaro in Brasile
L’impeachment votato dal Parlamento brasiliano nel 2016 nei confronti dell’ex presidente Dilma Rousseff è stato un vero e proprio colpo di Stato e la prima delle molte contingenze che hanno spianato la strada all’elezione di Jair Bolsonaro. Questa è la chiave di lettura dell’attualità politica brasiliana fornita da Vania Siciliano Aieta, professoressa della Univesidade Estadual do Rio de Janeiro, nel…
Reagan, un conservatore alla Casa Bianca che mutò i destini del mondo
Tra gli statisti della seconda metà del Ventesimo secolo Ronald Reagan risplende di una luce più luminosa rispetto a tutti gli altri (ben pochi, a dire la verità). Forse soltanto Charles De Gaulle, François Mitterrand e Margaret Thatcher possono essergli paragonati per intelligenza politica e concreta realizzazione degli obiettivi. Ma Reagan, a differenza di questi autentici giganti, aveva un carisma…
Trump non rinuncia al Muro e gioca la carta dell'emergenza nazionale
Il presidente americano, Donald Trump, non intende rinunciare al muro col Messico, e secondo le informazioni dei media statunitensi – il primo a darle in questo senso è stato il Wall Street Journal – è sempre più intenzionato a proclamare la situazione al confine sud una "emergenza nazionale", così da poter accedere a fondi eccezionali del bilancio e arrivare alla costruzione…
Usa e Brasile sostengono il Parlamento venezuelano contro Maduro
“Gli Stati Uniti condannano l'illegittima usurpazione del potere di #Maduro e sollecitano coloro che sostengono il regime venezuelano, incluse le forze di sicurezza che hanno giurato di appoggiare la costituzione, di fermare la repressione e la corruzione. Il momento è ORA per un ritorno alla democrazia a #Venezuela”. Con queste parole pubblicate su Twitter il segretario di Stato americano, Mike…
Cosa c'è dietro la riduzione dei depositi russi nelle banche di Cipro?
Da 21,5 miliardi euro del 2012 a poco più di sette di oggi. I depositi russi nelle banche di Cipro sono calati, e non solo a causa della crisi finanziaria dell'isola, con il prelievo forzoso del 2013. Ma anche per il mutarsi di condizioni legate alla geopolitica e alle nuove partnership: così la strategia di Mosca si orienta su altri mercati…