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Perché Riad e Tel Aviv reagiscono alle provocazioni iraniane

Un doppio colpo, dal sapore provocatorio e destabilizzante, che si inserisce in un momento complicatissimo dei rapporti tra Iran e resto del mondo. Da un lato Teheran avvia nuove esercitazioni navali vicino allo stretto strategico di Hormuz, che provocano la fisiologica reazione di Tel Aviv, mentre i ribelli Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen sparano contro petroliere saudite. Due mosse che…

Perché Salah al-Aruri, numero due di Hamas, è atteso a Gaza

Salah al-Aruri è il numero due di Hamas, vicino al leader Yiahya Sinwar. Ha costruito l'infrastruttura politica e militare di Hamas nella West Bank. Dopo diciotto anni nelle prigioni israeliane, è esiliato in Giordania, Turchia, Qatar e Siria - ogni volta espulso per le sue attività terroristiche. Al-Aruri ha pianificato e coordinato decine di azioni terroristiche, compresi il rapimento e…

afghanistan

La necessità fa virtù. Talebani e forze governative afgane contro l’Isis

A minare la stabilità dell’Afghanistan non c’è solo l’eterna lotta tra i talebani e la coalizione internazionale a guida americana, che da 17 anni – tra continui stop and go e cambi di strategia - sta tentando di contrastare il tentativo del movimento islamista di rifondare l’Emirato islamico. Un nemico ancora più insidioso della pace nel paese più martoriato della…

budget

Stati Uniti, il Congresso approva il maxi bilancio da 717 miliardi per la difesa

Prima e più facilmente del previsto. Dopo la rapida approvazione alla Camera dei rappresentanti la scorsa settimana, ieri è arrivato anche il via libera del Senato per il budget della Difesa degli Stati Uniti per il 2019: ben 717 miliardi di dollari, ancora di più rispetto ai 700 dell'anno scorso e in linea con la richiesta presentata a febbraio dall'amministrazione…

Pechino, mahbubani

Non solo dazi. Ecco tutti i nuovi investimenti Usa in Asia

Non solo dazi: otre la questione aperta dal presidente degli Usa Donald Trump sui rapporti commerciali con Pechino e oltre la Via della Seta cinese, esiste un'altra pagina della storia tra i due versanti che verte sui progetti futuri nel quadrante indo-pacifico. Al centro degli interessi tecnologia, energia e infrastrutture: tre macro aree su cui Washington potenzia la sua presenza…

La Ferrovia della Seta porta a Pyongyang

La cooperazione ferroviaria tra le due Coree, sancita il 26 giugno scorso, oltre ad ammodernare l’intera rete della penisola, consentirà la connessione alla Transiberiana, che può essere definito il punto di partenza di quella che viene chiamata la “Via della Seta del XXI secolo”, per essere più precisi, la realizzazione di una nuova “Ferrovia della Seta”, quale ponte di collegamento…

populisti, jeremy corbyn

Nuove accuse di antisemitismo per Corbyn. Ed è guerra nel partito laburista

Sono mesi che il partito laburista vive un momento drammatico. Non c'è pace, in particolare, per il suo leader Corbyn. Particolarmente significativo è stato il suo silenzio in queste settimane in cui la politica inglese, tra dimissioni di ministri, scontri con l'Ue e il nuovo piano per la Brexit proposto da Theresa May è stata incandescente. Tutti, stampa compresa, si…

Washington appoggia l'Italia sulla Libia. Ma ora il governo elabori un piano

L’appoggio degli Usa per la Conferenza sulla Libia che si terrà in Italia nell’autunno prossimo, la cabina di regia permanente tra Usa e Italia per il Mediterraneo allargato in chiave di lotta al terrorismo e il riconoscimento della leadership italiana in Libia e nel Mediterraneo. Al netto dei toni roboanti, la sensazione è che Conte a Washington abbia incassato il…

Perché il portavoce di Haftar si scaglia contro l’Italia. Il game changing in Libia

Lunedì, alla Casa Bianca, il premier italiano Giuseppe Conte ha incassato un successo frutto di anni di lavoro impostato dai governi precedenti: l'Italia sarà considerata dagli Stati Uniti l'interlocutore privilegiato per le faccende nel Mediterraneo e soprattutto sulla Libia, dossier su cui il presidente statunitense Donald Trump dice di fidarsi di Roma e prende con questo una posizione semi-politica sul dossier che mancava dalla…

Il messaggio choc di Alessandro Sandrini, rapito in Turchia dall’Isis

"Si sono stancati, stavolta mi ammazzano". Potrebbero essere le ultime parole di Alessandro Sandrini, 33 anni, il giovane italiano, proveniente dalla provincia di Brescia e scomparso in Turchia dal 3 ottobre 2016. Site, un sito americano che si occupa di monitorare e pubblicare le attività online delle organizzazioni jihadiste, ha diffuso un video in cui Sandrini si è detto "stanco"…

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