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Berlusconi, Emiliano e la questione del Ppe. Il commento di Reina

La volontà di ritornare alle origini del pensiero “popolare”, per riscoprire la buona politica, è una esigenza avvertita da tanti che ancora credono nel Popolarismo, purtroppo in pochi sono pronti a caricarsi di un ideale tanto arduo

Se la polveriera populista minaccia Draghi. Il mosaico di Fusi

Tra i due litiganti, Conte e Di Maio, il terzo rischia più di tutti. L’autorevolezza di Draghi si è dimostrata un antidoto all’altezza della crisi internazionale. Ma la polveriera M5S potrebbe far saltare tutto. Il mosaico di Carlo Fusi

Ma quali due mandati. Pasquino sulla proposta dei 5 Stelle

Secondo il professore emerito di Scienza Politica e accademico dei Lincei, il limite di due mandati elettivi per i parlamentari non è solo populista, ma anche illiberale e antidemocratico. Aprire su questo un serio dibattito all’interno del Movimento sarebbe una buona notizia

Perché Di Maio non romperà con Conte. La versione di Padellaro

L’editorialista del Fatto: “Conte non aprirà la crisi di governo. E Letta fa bene a puntare sull’alleanza per il campo largo”. Lo scontro con Di Maio? “Se gli screzi sono legati al doppio mandato, devono essere risolti internamente”

I referendum tra interpretazione e realtà. Il commento di Paganini e Morelli

Di Pietro Paganini e Raffaello Morelli

Il flop referendario del 12 giugno dovrebbe far riflettere sul come sia sterile continuare a pensare di migliorare le condizioni della nostra società sognando scorciatoie rapide e risolutive all’insegna demagogica

Meloni deve riconquistare il mezzogiorno per governare l’Italia. Scrive Tatarella

Una grande Conferenza per il Mezzogiorno, come quelle tenute da An negli anni 2000 a Napoli e Reggio Calabria, da tenere a Bari sarebbe il modo migliore per rilanciare il vecchio connubio tra destra e sud del Paese. Il commento di Fabrizio Tatarella, vicepresidente Fondazione Tatarella

Phisikk du role - Conte e Salvini, quando l’estrogeno non basta più

Sembrerebbe che l’estrogeno antagonista che gonfiò il muscolo pentastellato e salviniano, dirottando masse popolari di consensi, stia svaporando. E non è solo un problema di voti, ma anche di ruolo. La rubrica di Pino Pisicchio

Inutile l'alleanza con Calenda e Renzi. Il Pd parli agli astenuti. L'analisi di Urbinati

La docente e politologa: “Il Movimento 5 Stelle ha perso consensi. Il suo elettorato è piuttosto trasversale (da destra a sinistra) e geograficamente non uniforme (più forte al Sud che al Nord). Per il Pd si potrebbe aprire una partita interessante. La sfida è saper raccogliere parte di questo consenso, quantomeno di coloro che si ispirano a valori vicini alla sinistra”. E su Meloni: “Utilizzerà tutta la sua retorica ‘antagonista’ per ottenere consensi, specie al Sud, dove le difficoltà e lo scontento sono maggiori”

Un (pessimo) show italiano a San Pietroburgo. E Confindustria carezza Putin

Sul palco del Forum economico di San Pietroburgo, la “Davos” russa disertata dall’Occidente per la guerra in Ucraina, parla tra gli applausi il capo di Confindustria Russia Gozzi e il presidente della Camera di Commercio Trani. Tra consigli per investire, rassicurazioni e auspici, “le nostre aziende restano”, uno show tutto italiano

Questo è il momento dell’Europa. Raccogliamo la sfida con il coraggio di Zelensky

Di Mario Draghi

Qualsiasi soluzione diplomatica non può prescindere dalla volontà di Kiev, da quello che ritiene accettabile per il suo popolo. Soltanto così possiamo costruire una pace che sia giusta e duratura. Cosa ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa congiunta a Kiev

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