Non è facile dire se la sfida sarà vinta da Salvini, ma almeno possiamo dire che oggi un tavolo di gioco è stato delineato e circoscritto. E ambiguità e atteggiamenti naif in politica internazionale dovrebbero essere stati finalmente banditi. Il commento di Corrado Ocone
Politica
Di Maio si scusa di anni di giustizialismo, i suoi mandanti no. La versione di Cazzola
Non intendiamo fare processi alle intenzioni. In politica contano gli atti e quello compiuto dal ministro degli Esteri è sicuramente importante. Ma esiste una responsabilità personale anche nel chiedere scusa
Salute, così l'Italia (con Draghi) torna al centro in Ue
I veri effetti (e il successo) del Global Health Summit di Roma si vedranno nel medio periodo. L’Europa torna al centro del G20 e rilancia la sua immagine nel contrasto al Covid. E Draghi rimette l’Italia al centro della (buona) amministrazione a Bruxelles. Il commento di Igor Pellicciari (Università di Urbino / Luiss)
Phisikk du role - Di Maio e la pedagogia democratica delle istituzioni
Sulla vicenda dell’ex sindaco di Lodi, Uggetti, il ministro degli Esteri ha chiesto scuse pubblicamente, esercitando una leadership di fatto sul Movimento post-antagonista. La scelta politica del giornale dove è stata pubblicata la lettera e il contenuto del messaggio. Il corsivo di Pino Pisicchio
Di Maio uno, Conte zero. Cicchitto spiega il sorpasso
Mentre Conte cincischia fra guerre legali con Casaleggio e trame di potere postume, Luigi Di Maio fa vera politica. Ora deve dimostrare con i fatti l’addio al giustizialismo. E speriamo che lo seguano in tanti, non solo nel Movimento. Il corsivo di Fabrizio Cicchitto
Draghi, Letta e la grande imboscata. Il commento di Pasquino
Fa bene Mario Draghi a evitare a tutti i costi le “operazioni bandierine”. Ma dovrebbe realizzare che non è Enrico Letta la mina vagante per questo governo. Di qui a sei mesi Salvini e Meloni potrebbero giocargli un bello scherzo. Il commento di Gianfranco Pasquino
Se Draghi è a tre passi dal Quirinale. Il mosaico di Fusi
La governance e le nomine con l’occhio vigile di Palazzo Chigi. I ripensamenti garantisti a Cinque Stelle. I subbugli in Forza Italia o quel che ne resta. La maggioranza del governissimo si muove e fa sorridere il premier Draghi. Che ora è un passo più vicino al colle più alto…
Ecco perché il tetto agli stipendi dei dirigenti della Pa va rivisto
La sostanza è semplice. Come nel settore privato, anche le retribuzioni dei dirigenti pubblici andrebbero parametrate in base alla responsabilità e alla gestione di persone e risorse finanziarie. Il vero problema è l’automatismo contrattuale e la verifica lasca sulle performance. L’analisi di Antonio Mastrapasqua
Il potere da Shakespeare all'Italia di oggi. Il dialogo del 1 giugno
Martedì 1 giugno alle 18:30 ai Dialoghi di Pandora Rivista, in collaborazione con Formiche e Cultura Italiae, affrontiamo insieme a Sabino Cassese, Marco Follini e Nadia Fusini, la tematica del potere e della sua natura, in un percorso che si snoda dalle opere di Shakespeare all'Italia dei nostri giorni, a partire anche dai libri "Io voto Shakespeare" di Marco Follini…
Bravo Di Maio. Ma da Tangentopoli a Falcone, mancano molte scuse. Parla Martelli
Il leader fa bene a chiedere scusa per il giustizialismo a Cinque Stelle, soprattutto nel caso del sindaco di Lodi, ma è ora di passare dalle parole ai fatti, a partire dalla prescrizione. Le scuse mai arrivate dalla politica italiana sono tante. Claudio Martelli, ex ministro della Giustizia e braccio destro di Craxi, ci tiene a rinfrescare la memoria