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Poiché mi piace vincere facile, azzardo un pronostico: scommettiamo che a breve il Parlamento italiano ratificherà la riforma del Mes con i voti favorevoli dell’attuale maggioranza di governo?

Facciamo un piccolo passo indietro. Sono passati esattamente due anni da quando nell’aula del Senato criticai la decisione del gruppo parlare cui allora appartenevo di opporsi alla ratifica del Meccanismo europeo di stabilità. Allora, Forza Italia era condizionata dal leader della Lega Matteo Salvini, graniticamente certo che “chiunque in Parlamento approverà questo oltraggio, danno per l’Italia e le generazioni future, si prende una grande responsabilità: se lo fa la maggioranza non mi stupisce, se lo fa qualche membro dell’opposizione finisce di essere compagno di strada della Lega. Perché qua si ipoteca il futuro dei nostri figli”. E Matteo Salvini era a sua volta condizionato dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che allora accusava il governo di “essere senza dignità per essersi sottomesso ai diktat di Germania e Olanda”.

Si trattava, allora, di posizioni demagogiche che nulla avevano a che vedere con la realtà e molto dipendevano dal desiderio di lisciare per il verso del pelo gli elettori più antieuropeisti. In quei giorni dissi, anzi, scrissi, un’ovvietà: “Per carattere e per cultura politica, ritengo che su questioni così rilevanti chi si trova all’opposizione dovrebbe agire come se si trovasse al governo e sono certo che, se governassimo, approveremmo la riforma del Mes così come ha fatto persino il sovranista ungherese Orban”.

Pur non ricoprendo più la funzione parlamentare, non credo d’essermi sbagliato. Sono pronto a scommettere che non appena il Parlamento tedesco, in linea con la sentenza della corte di Karlsruhe, darà il proprio assenso, l’Italia si sottrarrà allo stigma d’essere l’unico Paese europeo a rigettare la conversione della riforma del Mes e voterà a favore.

Scommettiamo che anche l’Italia ratificherà la riforma del Mes?

Sono pronto a scommettere che non appena il Parlamento tedesco, in linea con la sentenza della corte di Karlsruhe, darà il proprio assenso, l’Italia si sottrarrà allo stigma d’essere l’unico Paese europeo a rigettare la conversione della riforma del Mes e voterà a favore

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