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Dalla stabilità per il Mediterraneo al comando italiano della missione in Iraq, passando per la ricerca di una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina. Questi alcuni dei temi toccati agli incontri del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nel corso della sua visita a Istanbul, dove ha incontrato i suoi omologhi turco Hulusi Akar e britannico Ben Wallace. Una serie di colloqui, bilaterali e trilaterali, dove si è discusso anche di cooperazione industriale tra i tre Paesi.

La guerra in Ucraina continua

I tre ministri si sono detti accumunati e impegnati “ciascuno con la propria capacità e con le proprie prospettive per favorire una soluzione positiva della situazione in Ucraina”, ha affermato Guerini a margine degli incontri. Ciò nonostante, come ribadito anche al vertice Nato del 7 aprile, la guerra non sembra avvicinarsi a una conclusione in tempi stretti, e si prepara per una nuova grande offensiva nel Donbass. “Le ultime notizie che ci sono giunte confermano un quadro di efferatezza davvero molto preoccupante”, ha osservato Guerini riferendosi alle azioni russe a danno dei civili. Le notizie che arrivano del ritiro russo dall’Ucraina settentrionale, inoltre, sono da prendere con cautela secondo il ministro: “Spesso abbiamo avuto da parte russa dichiarazioni che non si sono poi tradotte in azioni conseguenti, quindi sarei molto cauto nel valutare quelle di queste ore”. Dal punto di vista militare, dunque, la situazione rimane “ad alta intensità”.

Il ruolo della Turchia

Riferendosi alla posizione assunta dalla Sublime porta per cercare di supportare un dialogo che porti a una soluzione diplomatica della guerra in Ucraina, il ministro ha riconosciuto “il lavoro importante che la Turchia sta realizzando, ospitando parte dei negoziati, che l’Italia apprezza e sostiene e che ci auguriamo possa portare a risultati concreti e positivi”.

Il ruolo dell’Italia

Secondo Guerini, l’Italia intende mantenere sempre aperta la via diplomatica, riaffermando il ruolo del nostro Paese nel novero degli Stati garanti della sicurezza ucraina: “Per il futuro del conflitto, se vi sarà una possibile via d’uscita, l’Italia farà la sua parte ed è nelle condizioni di poterlo fare”. Nel frattempo, il nostro Paese continuerà a sostenere l’Ucraina e applicare le sanzioni insieme agli alleati Nato ed europei. “Dobbiamo continuare da un lato a sostenere l’Ucraina e rafforzare le sanzioni alla Russia, e dall’altro lato incoraggiare tutto quanto può portare a un negoziato trasparente, vero, sincero e costruttivo”, ha spiegato il ministro.

Cooperazione missilistica

Gli incontri di Istanbul sono serviti alla Turchia per dare seguito alle proposte avanzate in sede Nato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan al premier Mario Draghi e al presidente francese Emmanuel Macron di collaborare allo sviluppo del sistema di difesa missilistico antiaereo Samp/T. Sul tema si è espresso positivamente il ministro Guerini: “Da parte italiana c’è piena disponibilità a lavorare in questa direzione; ci sono tutte le condizioni per fare passi in avanti sostanziali”.

Sostegno al dialogo e supporto a Kiev. La visita di Guerini a Istanbul

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha incontrato gli omologhi turco e britannico a Istanbul. È stato definito un impegno comune a sostenere i colloqui di pace in corso nella capitale turca. Tra i temi trattati, anche la possibilità per la Turchia di partecipare allo sviluppo del sistema missilistico antiaereo Samp/T

 

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