Skip to main content

Proprio come un virus, anche la disinformazione si sconfigge creando degli “anticorpi”. Per combatterla ad armi pari serve un “metodo”. Così il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha aperto i lavori del convegno “”(Dis)Informazione. Sfide Internazionali e resilienza interna”, realizzato in collaborazione con “Italian Digital Media Observatory (IDMO). La prevenzione e il contrasto” delle fake news “richiedono un coordinamento stretto e costante”, ha aggiunto, serve “un approccio di lungo termine che veda lavorare insieme pubblico e privato”.

Tra i partecipanti al convegno, il Segretario generale della Farnesina ambasciatore Ettore Sequi e l’ambasciatore Pasquale Terracciano, capo della Direzione generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale. Pubblichiamo di seguito l’intervento di apertura dell’ambasciatore Sequi.

————————————————————————————————————————————-

Signor Ministro, Signor Sottosegretario Moles, Senatori e Deputati presenti, Gentili Ospiti. Sono lieto di darvi il benvenuto alla Farnesina per questo importante evento dedicato alla disinformazione e alle sfide che essa pone per il nostro Paese, a livello nazionale e internazionale.

Desidero anzitutto ringraziare IDMO, l’hub italiano dell’osservatorio europeo sui media digitali, coordinato dal prof. Riotta della LUISS, che saluto. Il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale sostiene l’osservatorio sin dalla sua fondazione, nella consapevolezza del rilevante contributo che esso potrà dare alla trattazione in Europa di un tema trasversale, così complesso e sensibile.

Proprio dalla collaborazione con IDMO è nata l’idea di avviare oggi un dialogo regolare tra esponenti delle istituzioni, del mondo accademico, dei media, dell’informazione on-line e off-line.

Il nostro obiettivo è di favorire il coordinamento e l’interazione tra tutti gli attori nazionali che si confrontano con le molteplici sfaccettature di disinformazione, misinformazione e manipolazione informativa.

Credo che la condivisione del patrimonio di conoscenze ed esperienze su tali fenomeni, accumulato in un Paese importante come l’Italia, sia un requisito indispensabile per una politica estera consapevole e una moderna diplomazia pubblica.

Il valore di questo impegno sistemico è tanto più elevato quanto più si affrontano situazioni inedite anche nella condotta delle relazioni tra Stati. Inedite perché sono la conseguenza dello sviluppo e dell’impiego di nuove tecnologie dirompenti, come quelle digitali. [Ma] Inedite anche perché la portata e la pervasività dei loro effetti sulla stabilità interna e internazionale restano materia per analisi approfondite e ricerche sperimentali.

Informazione e politica estera sono un strettamente legate soprattutto oggi. Come ha spesso ricordato il Ministro Di Maio, comprendere queste interrelazioni richiede un bagaglio di competenze oggi indispensabili per ogni buon diplomatico.

Questi temi sono ormai trattati in numerosi fora multilaterali, spesso molto specializzati. Una nostra attiva e concreta partecipazione a titolo nazionale dipende molto dalla capacità di collaborare efficacemente con le amministrazioni tecniche. Dipende anche dalla capacità di recepire le sollecitazioni che giungono dal settore privato e dalla società civile, mettendo così a frutto quello che resta un fondamentale vantaggio comparativo degli ordinamenti democratici: la loro pluralità e trasparenza.

Ed è in questa direzione che la Farnesina ha scelto di orientare la sua recente riorganizzazione, creando la nuova Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale. Si tratta di un riconoscimento del crescente ruolo che la comunicazione ha assunto a livello internazionale, anche nelle situazioni di crisi.

Il disegno di innovazione che vogliamo realizzare ci vede impegnati anche su altri fronti. Intendiamo essere all’altezza di quest’epoca di grandi cambiamenti. Vogliamo assicurare servizi sempre più efficaci, efficienti e moderni a cittadini e imprese, cogliendo le opportunità della transizione digitale.

Al riguardo, desidero rivolgere un ringraziamento particolare alla prof.ssa Paola Pisano, per la straordinaria opera di impulso che in questi mesi alla Farnesina ha dato sui i temi in discussione oggi.

Nell’azione di contrasto alla disinformazione e di tutela del diritto a una corretta informazione, il Ministero degli Esteri intende essere un attore cruciale e attivo, aggregando idee, stimoli e proposte e portando a livello internazionale le posizioni maturate a livello nazionale.

Auguro a tutti i relatori buon lavoro e cedo la parola all’Ambasciatore Pasquale Terracciano, [Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale], che ha curato l’organizzazione dell’evento.

Grazie.

Disinformazione, l'altro virus. L'iniziativa della Farnesina

Di Ettore Sequi

Come un virus, anche la disinformazione online si combatte creando anticorpi. Questo il cuore del convegno “(Dis)Informazione. Sfide Internazionali e resilienza interna” organizzato alla Farnesina insieme a IDMO (Italian Digital Media Observatory). Pubblichiamo l’intervento in apertura del Segretario generale Ettore Sequi

Lavori

Il partito di Draghi, senza Draghi. Il mosaico di Fusi

Il partito di Draghi minaccia di essere la riedizione di un approccio visionario che alla fine non convince gli elettori e disperde il patrimonio di autorevolezza di chi è chiamato a dargli gambe. Il mosaico di Carlo Fusi

Occhio ai tassi, la Bce usi i guanti o per il Pnrr saranno guai. Parla Messori

Intervista all’economista e saggista: una stretta fuori tempo e fuori misura potrebbe mettere in discussione la buona riuscita dei piani di ripresa e resilienza nazionali, per questo è un errore farsi prendere dall’emotività in scia alla Fed. Mps? Bisogna riscrivere un modello bancario che non regge più il passo dei tempi

Banche europee nel mirino di hacker russi. Allarme Bce

Secondo Reuters la Bce ha lanciato un allarme per le banche centrali: se la crisi in Ucraina degenera finiranno nel mirino di cyber attacchi. L’invito a rafforzare le difese tecnologiche e la mobilitazione internazionale. Intanto Fitch avvisa: occhio al boomerang delle sanzioni finanziarie

Euro ancora in fasce, a 20 anni dalla nascita e a trenta da Maastricht

Due anniversari passati un po’ in sordina che però devono diventare una occasione di riflessione sugli errori compiuti. Convincersi che è arrivata l’ora di cambi radicali, sulla base di quanto rimasto sospeso a Maastricht e richiamato di recente da diversi attori europei, da Macron a Draghi, da Scholz a Sanchez. L’opinione di Carmelo Cedrone

Meta, intelligence e private-data. È la nascita del Tecnoneomedievalismo?

L’assetto internazionale basato sulla Pace di Westfalia continua a cedere di fronte alle pressioni di una risorta policentricità dei poteri internazionali descritta dall’idea di Neomedievalismo. Il ruolo ubiquitario delle tecnologie dell’informazione, tuttavia, impone di chiedersi se anche questa nozione non sia oramai obsoleta e non richieda di essere adattata alle nuove forme di interazione fra soggetti pubblici e privati. L’Oriente ha già scelto. L’opinione di Andrea Monti – professore incaricato di Digital Law nel Corso di laurea in Digital Marketing – Università di Chieti-Pescara

Portogallo offline, attacco devastante alla rete Vodafone

Attacco alla rete 5G e 4G, come mettere in ginocchio un Paese europeo

L’azione ha demolito l’infrastruttura delle telecomunicazioni e colpito servizi di emergenza e pagamenti del Portogallo. Vodafone parla di atto “terroristico” e avverte che ricostruire sarà difficile. Mentre si parla di attacco ransomware, torna alla ribalta il tema della cibersicurezza delle realtà strategiche

Accordo commerciale con Trump? Pechino lascia un buco da 213 miliardi

A due anni dalla firma dell’intesa, i numeri del Peterson Institute che confermano i sospetti dell’amministrazione Biden sugli impegni non mantenuti. Le contromisure della Casa Bianca

Isis, colpito ma non affondato. Analisi di Jean

Un attacco fallito in Siria e un capo eliminato. Sono state due settimane difficili per l’Isis, o quel che ne resta. Ma l’offensiva di Joe Biden non ha ancora sradicato i jihadisti. La nuova mappa del terrore nell’analisi del generale Carlo Jean

La Costituzione e l’ambiente non fanno notizia. La riflessione di D'Ambrosio

Fanno più notizia la politica dei partiti, il Vaticano, le Olimpiadi, qualche scandalo. La notizia è che si interviene, per la prima volta nella storia della Repubblica, su uno dei primi dodici articoli e lo si fa per il tema dell’ambiente. Grazie a chi ha votato al fine di tutelare l’ambiente, sempre e ovunque, anche attraverso l’attività economica

×

Iscriviti alla newsletter