Skip to main content

Il Pil nel 2020 crollerà meno del previsto. Perché non usare il Recovery Fund per una riforma fiscale? La cosa non piace all’Europa, ma forse vale la pena tentare. L’intervento del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, al Forum Ambrosetti 2020 dà una buona notizia: che le previsioni sono piú rosee delle attese.

“La caduta media annuale del Pil potrebbe non essere lontana da quanto previsto ad aprile. La stima di contrazione annuale non è a due cifre, questa previsione incorpora il grado di cautela per quanto riguarda il quarto trimestre. Se non avverranno altri shock nel 2021 l’economia si riprenderá”.

Certo, chiarisce Gualtieri, “non bisogna sottovalutare la durezza della crisi: ci sará una caduta senza precedenti del Pil; l’impatto sará molto significativo: tuttavia noi valutiamo che il rimbalzo del terzo trimestre sará maggiore di quanto previsto dal Def”, ha affermato il ministro nell’intervento di chiusura della kermesse ospitata come ogni anno a Villa d’Este a Cernobbio.

Non è tutto. Il ministro non esclude un intervento fiscale a mezzo Recovery Fund, il che però cozza con le indicazioni dell’Europa. “Il Recovery Plan creerá anche uno spazio per una riforma fiscale. Sará incentrato sugli investimenti che hanno un forte impatto sul Pil, sulla crescita economica, lo vedrete nelle stime a breve. Quindi questa massa di investimenti aggiuntivi ci sará anche lo spazio per fare entrare a regime, gradualmente, una riforma fiscale che strutturalmente si finanzierá con il contrasto all’evasione fiscale e con la Riforma del sistema delle detrazioni, della tassazione ambientale. Il Recovery plan ci da le condizioni, uno spazio anche fiscale per far entrare a regime una Riforma che speriamo anch’essa sia ambiziosa e dia semplicitá al sistema tributario e riduzione del carico anche fiscale soprattutto per i redditi medi e medio bassi”, ha specificato il ministro.

Il Pil andrà meno peggio del previsto. L'ottimismo di Gualtieri

Il Pil nel 2020 crollerà meno del previsto. Perché non usare il Recovery Fund per una riforma fiscale? La cosa non piace all'Europa, ma forse vale la pena tentare. L'intervento del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, al Forum Ambrosetti 2020 dà una buona notizia: che le previsioni sono piú rosee delle attese. "La caduta media annuale del Pil potrebbe non essere lontana da…

Caos Università, cosa chiediamo al ministro Manfredi. Scrive Tommasetti

La pandemia ha messo a dura prova la tenuta del sistema universitario, generando un solco profondo nella coscienza di chi, come me, sa che bisogna intervenire tempestivamente per evitare che le difficoltà sinora riscontrate rappresentino soltanto l’inizio di un rovinoso collasso che manderebbe in frantumi certezze e speranze delle nuove generazioni. Il tortuoso sentiero che le Università italiane hanno intrapreso…

Tutela del personale sanitario. Il ruolo del security manager secondo Umberto Saccone

Nella sua opera “I Promessi Sposi”, Alessandro Manzoni stigmatizzò con pungente ironia il concetto giuridico di “gride”, intese come altisonanti disposizioni penali con cui lo Stato minacciava pene assai severe nei confronti dei criminali, malgrado l’efficacia dei citati provvedimenti restasse ampiamente disattesa nella realtà dei fatti (1). A distanza di secoli dagli scenari manzoniani, rimane vivida nella tradizione giuridica occidentale…

I Draghi del Presidente (Conte). L'analisi di Arditti

In un certo senso va anche compreso e, almeno in parte, giustificato il presidente del Consiglio. Nella tarda primavera di due anni fa si ritrova a guidare un governo frutto di un’alleanza figlia delle scelte elettorali degli italiani ma del tutto avulsa rispetto al contesto politico internazionale, con il capo del partito più votato (nonché potentissimo ministro del Lavoro e…

Stato padrone, ma quanto? Le versioni (diverse) di Patuanelli e Di Maio. Mentre Salvini...

Tre modi di vedere lo Stato nell'economia. Che il governo gialloverde prima e giallorosso poi abbia inaugurato la stagione del ritorno dello Stato padrone (si parte da Alitalia e si arriva alla rete unica) è fuori di dubbio. Ma c'è modo e modo di fare il padrone. Il ministro dello Sviluppo Economico, il grillino Stefano Patuanelli, ha fornito una sua…

La Cina non molla su Hong Kong. Il nuovo arresto di Fast Beat

L’attivista di Hong Kong Tam Tak-chi, vicepresidente del partito democratico People Power, ex conduttore radiofonico soprannominato "Fast beat", è stato arrestato. L’accusa è aver “pronunciato discorsi sediziosi" poche ore prima di una manifestazione di protesta contro la contestata legge sulla sicurezza voluta dalla Cina — una stretta sulle norme interne che soffoca la libertà di espressione ed è un’ulteriore forma di…

Scontro Russia-Germania su Navalny. Cosa c'è in ballo per Merkel

Il presidente ucraino, Aljaksandr Lukašėnka, ne è sicuro, è stato un complotto dell'Occidente: l'avvelenamento di Alexei Navalny,  leader della lotta all'anti-corruzione russa e più mediatico dei nemici di Vladimir Putin, è frutto di "una messa in scena" dei servizi segreti occidentali. Alle prese con la crisi interna, con gli occhi della Comunità internazionale addosso, il leader eterno di Minsk cerca di rinvigorire…

erdogan

Cipro, le nuove esercitazioni turche e gli avvertimenti Usa

Il ministero della Difesa ha reso noto oggi l’inizio delle esercitazioni "Mediterranean Storm 2020", intestata al capitano Cengiz Topel, pilota di caccia dell'aeronautica militare turca, ucciso dopo che il suo aereo fu abbattuto durante il conflitto intercomunitario del 1964 — nella battaglia di Tylliria del conflitto che poi arriverà a spaccare il Paese in due parti, una riconosciuta internazionalmente, la Repubblica di Cipro, e l’altra, Cipro del Nord…

Il virus di Conte? La Draghifobia. La versione di Davide Giacalone

C’è da capirlo, ma non da assecondarlo. Quando Mario Draghi dice che si deve puntare sugli investimenti e non sull’assistenzialismo è difficile dargli torto; quando afferma che i lavoratori si difendono creando lavoro e non difendendo posti di lavoro improduttivi o inesistenti è complicato negarlo, siamo quasi nel campo dell’ovvio, ma terribilmente dissonante da quel che sta facendo il governo.…

Regionalismo, province digitale, italiani, riforma costituzionale

Il referendum? La scelta è fra Montesquieu e Rousseau. Celotto spiega perché

“La sovranità non può essere rappresentata per la medesima ragione per cui non può essere alienata; essa consiste essenzialmente nella volontà generale, e la volontà non si rappresenta”. In questa famosa frase del Contratto sociale c’è tutta la propensione di Rousseau per la democrazia diretta. Quella della Antica Grecia, dove tutti partecipavano direttamente. Forse la vera democraiza diretta non è…

×

Iscriviti alla newsletter