Skip to main content

La Cina approva la legge sulla sicurezza nazionale tarata per Hong Kong: lo riportano i media dell’ex colonia britannica, riferendo i lavori del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, ramo legislativo del Parlamento di Pechino. Il voto, secondo Cable Tv, è maturato all’unanimità. La legge, il cui testo dovrebbe essere reso noto nelle prossime ore, punisce gli atti di sovversione, secessione, terrorismo e collusione con le forze straniere compiuti nell’ex colonia britannica.

È stata inserita in mattinata nella Basic Law di Hong Kong, cioè la sua legge fondamentale, e entrerà in vigore domani, nel ventitreesimo anniversario della “restituzione” dell’ex colonia britannica alla Cina.

La mossa, che ha causato la dura opposizione occidentale è vista come una stretta all’ampia autonomia di Hong Kong prevista al momento del passaggio della città dalla sovranità di Londra a quella di Pechino. Non ci sarà la pena di morte, dicono a Pechino, come se ciò potesse bastare.

“Il fatto che le autorità cinesi abbiano approvato ora questa legge senza che il popolo di Hong Kong possa leggerla, dice molto delle loro intenzioni”, ha dichiarato Joshua Rosenzweig, capo del team cinese di Amnesty International, al New York Times. “Il loro obiettivo è governare Hong Kong attraverso la paura da ora in poi”.

LE PROTESTE NELL’EX COLONIA

Secondo il regime di Pechino è un atto dovuto per riportare ordine nel Porto profumato. Secondo gli attivisti per la democrazia è la fine del principio “un Paese, due sistemi”, che dal 1997 ha garantito una certa dose di autonomia a Hong Kong. È “la fine della Hong Kong che il mondo conosceva. Con poteri spazzati via e una legge indefinita, la città diventerà uno Stato di polizia segreta”, ha scritto su Twitter l’attivista Joshua Wong, parlando di “fine di Hong Kong, inizio del regno del terrore”.

Basti pensare che l’ex governatore di Hong Kong oggi vicepresidente della Conferenza politica consultiva del popolo cinese, Leung Chun-ying, ha messo una taglia da un milione di dollari hongkongesi (pari a poco meno di 115.000 euro) sui trasgressori della nuova misura: chiunque aiuterà ad assicurarli alle autorità cinesi verrà ricompensato.

E dopo che Wong e gli altri leader di Demosisto hanno annunciato le dimissioni dalla guida del gruppo pro democrazia, la stessa formazione ha annunciato lo scioglimento. 

LE ULTIME MOSSE USA… Gli Stati Uniti hanno deciso di bloccare le esportazioni di attrezzature per la difesa di origine statunitense a Hong Kong e prenderanno provvedimenti per imporre nuove restrizioni alle spedizioni di tecnologie a duplice uso, a causa delle azioni che Pechino ha intrapreso per erodere l’autogoverno dell’ex colonia britannica. A dirlo è il dipartimento di Stato Usa in una nota. “La decisione del Partito comunista cinese di colpire le libertà di Hong Kong ha costretto l’amministrazione Trump a rivalutare le sue politiche verso il territorio”, ha scritto il segretario di Stato, Mike Pompeo.

Nel frattempo, il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sta anche sospendendo i regolamenti che offrono un trattamento preferenziale a Hong Kong rispetto alla Cina, compresa la disponibilità di eccezioni alle licenze di esportazione. “Sono inoltre in fase di valutazione ulteriori azioni per eliminare il trattamento differenziale. Esortiamo Pechino a invertire immediatamente la rotta e a mantenere le promesse fatte alla popolazione di Hong Kong e del mondo”, ha spiegato il segretario al Commercio, Wilbur Ross.

… E QUELLE DELL’UE

Ieri, come ricostruito dal South China Morning Post, c’è stata una (tardiva) levata di scudi in Europa. L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, la vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager e il ministro degli Esteri tedesco Heikko Maas hanno lanciato allarmi sulla Cina. Quest’ultimo ha sottolineato la necessità per i 27 Stati membri di parlare con una voce sola. Ma potrebbe essere ormai troppo tardi per Hong Kong.

La Cina approva la stretta su Hong Kong. Tutte le reazioni

La Cina approva la legge sulla sicurezza nazionale tarata per Hong Kong: lo riportano i media dell’ex colonia britannica, riferendo i lavori del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, ramo legislativo del Parlamento di Pechino. Il voto, secondo Cable Tv, è maturato all’unanimità. La legge, il cui testo dovrebbe essere reso noto nelle prossime ore, punisce gli atti di…

Torniamo indietro. L'appello di Reina per una politica solida

Il governo Conte, visto il vuoto parlamentare, non riesce a seguire la rotta per mancanza di sicuro sostegno. Il lavoro delle Camere è ridotto praticamente al lumicino, quasi nullo, ormai l’attività legislativa è indotta dall’azione dell’esecutivo. I gruppi parlamentari, scaturigine dei partiti hanno difficoltà a elaborare iniziative e proposte, si preoccupano solo di apparire coi propri dirigenti nei vari talk show…

Sanzioni Ue al Venezuela. Maduro risponde cacciando l'ambasciatore

Il leader del regime in Venezuela, Nicolás Maduro, ha dato poche ore all’ambasciatrice dell’Unione europea, Isabel Brilhante Pedrosa, per fare le valigie e lasciare il territorio venezuelano. È questa la risposta del governo socialista alle nuove sanzioni europee. “Ho deciso di dare 72 ore all’ambasciatrice dell’Ue a Caracas per abbandonare il nostro Paese”, ha detto Maduro. Ed è stato anche…

Da Reddit a Beyonce, Trump nella bufera social. Il punto di Gramaglia

Il putiferio suscitato nel fine settimana dal retweet, poi cancellato, di un video ‘suprematista’ non è evidentemente bastato per indurre alla prudenza Donald Trump, che ha ieri ritwittato - senza commenti - il video di una coppia, un uomo e una donna bianchi, che puntano armi da fuoco contro manifestanti Black Lives Matter che passano davanti alla loro abitazione, a…

Covid-19. Farmaci, vaccini e ricerca. Il punto del prof. Novelli

Il virus Sars-Cov-2 è ancora tra noi. Continua ad infettare, causando malattie in modo violento e aggressivo in molte parti del mondo, con tassi di mortalità elevati: il 21% a New York City area e il 33% nel Regno Unito. Esiti funesti che sappiamo, purtroppo, essere destinati ad aumentare, anche perché in molti ospedali gli interventi chirurgici non urgenti vengono…

Salute e difesa. Così la Cina si vaccina (per non finire come l’Impero romano)

Di Andrea Monti

La notizia di queste ore è che la Cina ha deciso di sperimentare l’Ad5-nCoV, un possibile vaccino per il Coronavirus, sulle proprie forze armate. Da quanto riporta il quotidiano britannico The Telegraph la scelta dipenderebbe dal fatto che i militari “offrono un gruppo di controllo medico più compatto di quanto faccia il pubblico”. Benché non sia escluso l’utilizzo su scala…

Trump chiama Italia: porti e 5G. Il messaggio dell'ammiraglio Foggo

L’Europa chiusa in una morsa di due potenze che, con pedine d’ogni genere — militari, politiche, economiche, mediatiche —, cercano di conquistare spazio: una è un ritorno, la Russia; l’altra è una novità, la Cina, che “vuole attivamente sovvertire i capisaldi delle regole internazionali che hanno garantito la pace sin dalla fine del secondo conflitto mondiale”. È la geopolitica descritta…

Tech, green, telecomunicazioni. Il piano (da 5 trilioni) di Passera per rilanciare l'Ue

Un piano di investimenti europeo da 5 trilioni di euro in digitale e tecnologia green, finanziato con una porzione del debito "federale". Corrado Passera ha una ricetta per far uscire l'Ue dal tunnel della crisi. Sul Financial Times il fondatore e ceo di Illimity Bank ed ex ministro dello Sviluppo economico lancia la sua proposta: un programma di investimenti federali,…

Saremo in grado di spendere i fondi del Recovery Fund? I dubbi di Balducci

Che il Recovery fund venga alla fine dei negoziati in corso realmente attivate non è affatto certo. Come non è certo che venga attivato nell’ammontare e con le modalità proposte dalla Commissione Ue. È stato da molti notato che si tratterebbe di una vera rivoluzione. Per la prima volta la Ue avrebbe un vero bilancio da gestire. E sì perché,…

Ma quale pregiudizio ant'Impresa!

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, non perde l’occasione di sbandierare il Libro Bianco con su scritto il voler trasformare l’Italia, entro il 2030, in un paese più efficiente e produttivo, con una migliore spesa pubblica e un piano per la riduzione del debito. Ok, quando riuscirò ad averne copia, saprò cosa si vorrà fare per il Paese. Oddio, son…

×

Iscriviti alla newsletter