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Continua la “massima pressione” dell’amministrazione Trump — in particolare del segretario di Stato Mike Pompeo — sull’Iran. E questa volta tocca anche la Cina. Il dipartimento di Stato e il Tesoro statunitense hanno infatti annunciato di aver inserito l’azienda cinese Shanghai Saint Logistics Limited nella lista delle entità sanzionate a causa dei loro affari con la Repubblica islamica. Il gruppo, spiega Washington, fornisce servizi commerciali alla compagnia aerea iraniana Mahan Air, il vettore utilizzato dai Pasdaran per trasportare “missili e materiale nucleare in violazione delle regole delle Nazioni Unite sulle armi di distruzione di massa”, si legge nel comunicato di Foggy Bottom. “Non esisteremo a colpire quelle entità che continueranno a mantenere rapporti commerciali con Mahan Air”, ha dichiarato in una nota il segretario al Tesoro Steven T. Mnuchin.

“La Repubblica popolare cinese”, ha spiegato invece il segretario Pompeo, “è tra i pochi Paesi che continuano a lavorare con Mahan Air, che trasporta armi e terroristi in tutto il mondo per conto dell’Iran. Questa cooperazione ha delle conseguenze. Oggi, gli Stati Uniti hanno inserito nella lista delle sanzioni Shanghai Saint Logistics Limited, compagnia di base nella Repubblica popolare cinese che fornisce servizi commerciali generali alla linea aerea”. Questa decisione di Washington, spiega ancora il capo della diplomazia statunitense, serve anche “a ricordare ad altre società che continuare a collaborare con Mahan Air, in Cina come nel resto del mondo, può portare a sanzioni da parte degli Stati Uniti”.

Non è l’unico avvertimento lanciato dal segretario Pompeo. Che, infatti, dichiara anche: “Il regime iraniano si è rivolto a Mahan Air per trasferire carichi in Venezuela a sostegno del regime illegittimo di Nicolas Maduro e nel tentativo disperato di rilanciare la produzione energetica, crollata a causa della propria cattiva gestione. Costituisce inoltre un problema il fatto che Mahan Air sembri trasportare oro venezuelano in Iran, privando il popolo del Venezuela delle risorse necessarie a ricostruire la propria economia. Come sempre, i regimi autoritari sono più interessati alla propria sopravvivenza che alle necessità dei loro popoli”.

Un affondo durissimo contro l’Iran ma anche contro i regimi amici di Teheran, tra cui il Venezuela ma anche, seppur non sia citata in maniera esplicita dal capo di Foggy Bottom, la Cina. Contro cui l’amministrazione di Donald Trump sta prendendo diversi provvedimenti puntando sempre più sulla aziende legate a Pechino. Lo dimostra questa decisione del dipartimento di Stato contro Shanghai Saint Logistics Limited. E lo dimostrano anche le recenti mosse contro Huawei con il dipartimento del Commercio guidato da Wilbur Ross che ha annunciato una stretta sui prodotti fabbricati all’estero e la “lista di entità” per impedire a Huawei di acquistare semiconduttori fabbricati con componenti americane.

Sanzioni e strigliate. Il pressing Usa sulle aziende cinesi continua (Iran c’entra)

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