Oggi il signore della guerra dell'Est libico, Khalifa Haftar, è stato a Mosca per incontrare Sergei Shoigu, il ministro della Difesa e sostiene di aver ottenuto un punto condiviso: "Un accordo politico è l'unica opzione per il Paese". Secondo il comunicato russo i due hanno discusso della necessità di implementare le decisioni prese dalla Conferenza di Berlino, che è quella…
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La storia democratico cristiana nelle parole (inedite) di Ivo Butini
Negli ultimi mesi prima della sua scomparsa avvenuta nel 2016, il leader fiorentino della Democrazia Cristiana Ivo Butini rilasciò una lunga intervista sulla storia e sull’esperienza dei democratici cristiani italiani, all'interno della quale si è collocata la sua vita politica. L'intervista, ancora inedita, è diventata un libro curato dal figlio Francesco, uscito nel gennaio 2020 con la Società Editrice Fiorentina…
Sos industria. I sindacati chiamano il governo
Le reazioni dal mondo produttivo e del lavoro si erano rincorse sui giornali negli ultimi giorni. E alla fine è arrivata anche una nota ufficiale dei sindacati di categoria. La sera del 13 febbraio è stato approvato l’emendamento per lo slittamento della moratoria ad agosto 2021 da febbraio 2021 del Pitesai, la mappa che il Mise deve mettere a punto per…
Haftar attacca il porto di Tripoli (e fa propaganda in Ue)
Dalle ultime ore della mattinata sono iniziate ad arrivare da Tripoli immagini di un fumo nero proveniente dalle zone del porto. “Si tratta di un attacco di artiglieria compiuto in zone vicinissime a quelle abitate”, dicevano le fonti dal posto. Poi è stato l’Esercito nazionale libico (Lna) a raccontare cos’era successo: la milizia del signore della guerra dell’Est, Khalifa Haftar, ha…
Perché l'Europa tace sull’appello americano all’unità. Il commento dell'amb. Stefanini
Il tema di Monaco era un intraducibile “Westlessness” (Senza Occidente?). La conclusione del Segretario di Stato americano poteva peccare d’ottimismo ma era impeccabile: “L’Occidente sta vincendo – e lo stiamo facendo insieme”. È caduta nell’imbarazzante silenzio di tomba. In altri tempi sarebbe stata accolta da uno scroscio d’applausi. Il vuoto di reazione europea misura la distanza che si è creata…
La missione europea in Libia? Bene, ma non basterà. I dubbi del gen. Bertolini
L'embargo di armi sulla Libia può essere una misura utile, ma non sarà risolutiva. Colpirà più Fayez al Serraj (il Gna si è già lamentato) di Khalifa Haftar, che può contare sui rifornimenti via terra dall'Egitto. Parola del generale Marco Bertolini, già comandante del Comando operativo di vertice interforze (Coi) e della Brigata paracadutisti Folgore. L'accordo politico all'unanimità è arrivato dal Consiglio dei ministri…
Il vero problema del governo si chiama Renzi, non Salvini. Parla Urbinati
Il rischio maggiore per questo governo? Ha un nome, ed è quello di Matteo Renzi, una scheggia impazzita che renderebbe instabile qualsiasi governo, non solo l'esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Elezioni anticipate? Non è detto che arrivino, anzi è probabile che dopo le elezioni regionali arriverà un rimpasto di governo, o almeno questo è l'obiettivo del leader di Italia Viva.…
Conte vuole rimpiazzarci (ma ci metta la faccia). L'affondo di Giachetti
Il Pd sta spaccando il centrosinistra e Italia Viva non è isolata. E chi fa di Iv un problema non fa altro che cercare un alibi per la maggioranza, confessa a Formiche.net il renziano Roberto Giachetti. È stato il premier, dice, a cercare continuamente nuove maggioranze in Parlamento, come ha ammesso lo stesso Goffredo Bettini, voce di Zingaretti. Quindi è Conte…
Quali sfide per l'Europa (e l'Italia) post Brexit. Le proposte di Beghin (M5S)
In questi ultimi mesi, due sono i temi che hanno monopolizzato l’attenzione del mondo istituzionale europeo, il nuovo quadro finanziario pluriennale e Brexit. I due temi sono profondamente connessi al futuro dell’Unione e se dobbiamo affrontare la tematica dell’Europa dopo Brexit, credo non si possa evitare di affrontarli entrambi. E vorrei cominciare proprio dal budget pluriennale. Perché il futuro dell’Unione…
Governo diviso, perché le modifiche ai decreti sicurezza sono più lontane
La modifica dei decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini non poteva essere una passeggiata, come si voleva far intendere con il cambio di governo, e passeggiata non sarà. Il primo vertice (anzi, “tavolo”) sul tema si è chiuso con la certezza che saranno scritti due decreti, uno sulla sicurezza e uno sull’immigrazione, e parecchie incertezze su che cosa conterranno, quindi…