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Donald Trump ha dichiarato di essere stato informato del fatto che i piloti della Marina americana avrebbero aumentato gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Il presidente lo ha reso noto ieri, durante un’intervista rilasciata a George Stephanopoulos alla ABC News. Un’intervista in cui il magnate ha comunque precisato di non essere troppo convinto dell’esistenza degli ufo. “Voglio che pensino a quello che pensano”, ha dichiarato Trump, in riferimento ai piloti della Marina. “Ho avuto un incontro molto breve, ma le persone dicono che stanno vedendo gli ufo. Ci credo? Non particolarmente”.

OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI

Lo scorso aprile, la testata statunitense Politico riportò che la Marina stava redigendo nuove linee guida per i piloti, che si imbattono in oggetti volanti non identificati. La mossa sarebbe avvenuta in risposta a un aumento delle segnalazioni di queste entità. “C’è stato un numero di segnalazioni di velivoli non autorizzati e/o non identificati che entrano in varie aree controllate da militari e spazi aerei designati negli ultimi anni”, ha affermato la Marina in una dichiarazione dell’epoca. “Per questioni di sicurezza, la Marina e la [US Air Force] prendono molto sul serio questi rapporti e indagano su ogni singolo rapporto”. “Come parte di questo sforzo”, chiosava il comunicato, “la Marina sta aggiornando e formalizzando il processo attraverso cui i rapporti di tali sospetti possano essere esposti alle autorità competenti. Una nuova comunicazione alla flotta, che descriverà dettagliatamente i passaggi per la segnalazione, è in via di definizione”.

NON È QUESTIONE DI EXTRATERRESTRI

Il tema non è ovviamente che il Pentagono abbia paura di invasioni extraterrestri: il punto è che aumentano avvistamenti di oggetti volanti sconosciuti da parte di personale militare preparato e di alto livello: un elemento che suscita timori di natura militare tra le alte sfere dell’esercito americano. Secondo l’ex funzionario del Pentagono Chris Mellon, se gli oggetti non identificati venivano sino ad oggi fondamentalmente quasi ignorati, con le nuove linee guida si sta invece cercando di prestar loro una maggiore attenzione.

IL PROGETTO AVVIATO DALLA DIFESA

Ciononostante non va dimenticato che, circa dieci anni fa, il Dipartimento della Difesa abbia avviato, su input del Congresso, un programma dal valore di oltre venti milioni di dollari dedicato alle ricerche sugli oggetti volanti non identificati. Si tratta dell’Advanced Aviation Threat Identification Program: un progetto sponsorizzato nel 2009 da un’iniziativa bipartisan del Senato. L’obiettivo era quello di scoprire eventuali pericoli tecnologici e militari segreti da parte di nazioni potenzialmente ostili, come Cina e Russia. Del resto, questa tipologia di programma non è esattamente nuova: già negli anni ’50 e ’60, il Pentagono aveva avviato ricerche simili, senza arrivare tuttavia a conclusioni soddisfacenti. In particolare, il caso più noto è stato quello del Project Bluebook che ha avuto luogo tra il 1947 e il 1969 e che risulta ancora oggi oggetto di non poco interesse per il mondo ufologico. Come che sia, le attività dell’Advanced Aviation Threat Identification Program sono cessate nel 2012, sebbene, due anni fa, l’ex direttore della ricerca, Luis Elizondo, si sia lamentato con l’allora segretario alla Difesa, James Mattis, del fatto che il Pentagono non abbia mai mostrato sufficiente attenzione al programma.

GLI UFO NEGLI USA

Al di là delle questioni strettamente militari, non è comunque la prima volta che il tema ufologico fa irruzione nell’agone politico americano. Nel gennaio del 2016, Hillary Clinton si impegnò – tra il serio e il faceto – di fare luce sul tema degli ufo, nel caso fosse stata eletta alla Casa Bianca. Del resto, il capo del suo stesso comitato elettorale, John Podesta, non ha mai nascosto il suo interesse per l’eventuale esistenza di forme di vita aliena, palesando anche qualche tendenza complottista sulla famigerata Area 51. Inoltre, nel 2007, fu lo stesso ex presidente americano Bill Clinton a rilasciare un’intervista a Jimmy Kimmel, dichiarando, sempre in riferimento all’Area 51, di non aver mai reperito traccia di visitatori alieni sulla Terra.

LA GUERRA DEI MONDI

D’altronde, il rapporto tra gli americani e gli ufo non è mai stato troppo tranquillo. Basti pensare a quando, nel 1938, la CBS tramise lo sceneggiato radiofonico fantascientifico (interpretato da Orson Welles) “La guerra dei mondi”: molti radioascoltatori credettero si trattasse di una vera invasione aliena e la cosa scatenò il panico in tutti gli Stati Uniti. Tanto che, quando – tre anni dopo – la radio diede l’annuncio dell’attacco giapponese di Pearl Harbor, molti cittadini statunitensi credettero si trattasse di uno scherzo.

Trump tra il Pentagono e gli Ufo (ma lui non ci crede)

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