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Boom fake nel 2018. Il rapporto Agcom, tra immigrazione e pseudo-scienza, lancia l’allarme bufale. Nel mirino, al momento, le elezioni europee di maggio. A certificarlo, il documento elaborato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che rivela una crescita non indifferente della disinformazione, soprattutto nel periodo pre elezioni politiche (con un’evidente discesa durante i mesi estivi) e negli ultimi mesi del 2018. Il sistema nazionale, secondo quanto rivelato dall’Osservatorio sulla disinformazione online, presenta una media di prodotti disinformativi più alta rispetto agli anni passati, e ha raggiunto il livello massimo in corrispondenza delle elezioni del 4 marzo. Su una percentuale del 60% dei contenuti online analizzati, l’8% risulta non essere completamente veritiero.

CATEGORIE

La categoria più colpita nel 2018 dalle fake news sono i fatti di cronaca, seguiti da Politica e scienza. Le prime due categorie, insieme, raggiungono quota 53% di tutte le informazioni false analizzate nel corso dell’anno. Un altro dato tanto evidente quanto singolare è la mole di disinformazione scientifica, unica categoria che è posta ai vertici della classifica della “disinformazione” e che, invece, è presente nell’informazione italiana solo in minima parte.

TEMATICHE

Dall’analisi fornita dal rapporto, le principali tematiche che sono state oggetto di disinformazione tra gennaio e agosto del 2018 (ovvero il periodo immediatamente pre e post elettorale), sono prevalentemente tematiche di discussione politica e governativa, come i diritti degli individui, economia, salute, cronaca nera e giudiziaria, esteri, scienza e, infine, immigrazione. Secondo l’esame dei termini più utilizzati all’interno di articoli e siti disinformativi, la prima metà del 2018 è stata caratterizzata da una particolare attenzione verso tematiche di tipo nazionale, istituzionale e politico, mentre nella seconda metà dell’anno i termini salienti della disinformazione sono stati rilevati come maggiormente connessi alla disinformazione scientifica. Secondo quanto rivelato dal rapporto, queste tematiche in varie fasi dell’anno sono state utilizzate dai siti di “disinformazione” poiché enormemente polarizzanti e capaci di una propagazione vitale attraverso le piattaforme online.

OCCHIO ALLE EUROPEE

Il prossimo oggetto di attacco massiccio da parte delle fake news e dei suoi propagatori saranno senza dubbio le elezioni europee. Come analizzato da Formiche.net in un recente articolo, con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale si sono moltiplicati episodi e allarmi da ogni parte del globo (in particolare da Stati Uniti e Europa) che paventano la possibilità concreta di interferenze, attacchi informatici contro le istituzioni, nonchè una diffusione non indifferente di fake news. La tematica delle europee è stata solo di recente colpita dalla disinformazione, come afferma il rapporto, sottolineando che la crescita di attenzione circonda solo gli ultimi quattro mesi del 2018. Da un’indagine ancora più approfondita del rapporto tra cittadini e Unione Europea, è emerso che, considerando i temi più rilevanti, l’immigrazione occupa il primo posto, seguito da economia e disoccupazione. Per quanto riguarda l’immigrazione, il documento afferma che l’argomento susciti particolari sensibilità per figure come insegnanti, impiegati, commercianti, studenti, casalinghe e pensionati. La situazione economica del paese, indicata come seconda categoria più utilizzata dai siti di fake news che trattano le elezioni europee, sembra essere invece un tema più rilevante per dirigenti, funzionari di alto livello e imprenditori. Tra i temi di rilevanza europea, l’immigrazione e la criminalità figurano sia tra le questioni più rilevanti toccate dall’informazione italiana, che dalla disinformazione, anche se un particolare picco di fake news sembra circondino in particolare la questione del terrorismo.

Come le fake news hanno dominato il 2018. Il rapporto Agcom

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