Skip to main content

Il reddito di cittadinanza è ormai una realtà, ma soprattutto una “rivoluzione per il welfare italiano”, come ha fatto notare lo scorso mercoledì sera, il sottosegretario all’Economia, Laura Castelli, intervenuta nel corso dell’evento Protagonisti 2019, organizzato da Formiche.net (qui la photogallery con tutti gli ospiti). “Chi oggi non lo ama ancora (il reddito di cittadinanza, ndr) penso che presto lo potrà fare, soprattutto in questi mesi in cui lo racconteremo. Chi oggi ancora non se ne è innamorato, se ne innamorerà”, ha spiegato Castelli ai microfoni di Formiche.net.

Questo “perché il reddito di cittadinanza ha degli aspetti che molti ancora non conoscono e che coinvolgono tutte le parti sociali del Paese”. Riguardo alla tempistica sull’operatività del reddito di cittadinanza (presentato ufficialmente ieri dal premier Giuseppe Conte e dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio), Castelli si è detta estremamente fiduciosa sul rispetto dei tempi (manca il via libera di Camera e Senato ai decreti attuativi). “Non avremmo mai scritto un decreto se non fossimo stati certi dei tempi e modi della sua realizzazione e nella riuscita di un’operazione così importante”.

Castelli si è poi soffermata su questi primi sette mesi di governo gialloverde, traendone una sorta di riflessione. “Sono stati mesi emozionanti perché abbiamo realizzato tante cose portate avanti in dieci e passa anni di Movimento Cinque Stelle e noi vogliamo andare avanti”. Parlando di Di Maio, Castelli ne ha tessuto le lodi. “Un ragazzo preparatissimo che giorno dopo giorno è riuscito a ad essere la punta di una squadra giorno dopo giorno sempre più coesa”.

Il reddito di cittadinanza conquisterà gli italiani. Parla Laura Castelli

Il reddito di cittadinanza è ormai una realtà, ma soprattutto una "rivoluzione per il welfare italiano", come ha fatto notare lo scorso mercoledì sera, il sottosegretario all'Economia, Laura Castelli, intervenuta nel corso dell'evento Protagonisti 2019, organizzato da Formiche.net (qui la photogallery con tutti gli ospiti). "Chi oggi non lo ama ancora (il reddito di cittadinanza, ndr) penso che presto lo potrà…

Una "sorpresa di Dio", con in mente Francesco e nel cuore il Vangelo. Il Papa commenta Abu Dhabi

"Cari fratelli e sorelle, questo viaggio appartiene alle 'sorprese' di Dio". Non c'era modo migliore di quello usato da papa Francesco, di ritorno da Abu Dhabi, con i pellegrini accorsi nell'aula Paolo VI per sentire le sue parole, durante la consueta udienza generale del mercoledì, per descrivere lo storico incontro avvenuto in terra araba in cui il pontefice, oltre ad avere…

Connext, innovare e fare rete partendo dalle imprese. Parla Mansi (Confindustria)

“Attualmente ci sono 4mila soggetti tra imprenditori, manager e profili professionali; 13mila utenti che hanno navigato sulla piattaforma; 450 espositori profilati; 1.600 incontri su piattaforma; 800 B2B fissati e 72 eventi programmati” racconta Antonella Mansi, vicepresidente di Confindustria per l’organizzazione. Numeri destinati a crescere per Connext, il primo incontro nazionale di partenariato industriale di Confindustria che si terrà a Milano…

Maduro e lo stop alle trivelle: l’Italia scherza col fuoco

Con acume e grande schiettezza di argomenti La Stampa di oggi solleva un tema di primaria rilevanza per il governo gialloverde: gli effetti su scala internazionale del blocco imposto con il Decreto Semplificazioni a tutte le attività di ricerca sul territorio nazionale (e in mare) per gas e petrolio. Il quotidiano diretto dal bravo Molinari dà conto di due aspetti…

Il ricorso delle compagnie sulle trivelle è una sconfitta (di tutti). Parla Tabarelli

Nessuno lo avrebbe mai voluto immaginare, eppure dalle possibilità si è passati rapidamente alle probabilità. Lo stop alle perforazioni in mare per la ricerca di idrocarburi, trivelle nel linguaggio comune, rischia di far male, parecchio male alle casse pubbliche (qui l'intervista di due settimane fa all'economista Alberto Clò). Piccolo riassunto. Il decreto semplificazioni all'esame del Senato porta in seno una…

infrastrutture

La Tav e il provincialismo italiano, perché Torino-Lione non è una partita di calcio

Con la Tav Milano e Torino diventano il centro dell'Europa, che si trasforma in una grande metropoli per collegare entro un decennio in 4 ore e mezzo Londra e le città italiane del Nord, o se preferite il Nord e il Sud dell’Europa. Solo investendo sulle infrastrutture l’Europa può sperare di fare concorrenza alle grandi megalopoli del mondo. Parag Khanna,…

gas

Perché vale ancora la pena sperare in un sì alle trivelle

L’assemblea svoltasi ieri al Comune di Ravenna contro l’emendamento “blocca trivelle” al decreto sulle semplificazioni in discussione al Senato ha reso ancora una volta evidente, per l’ampiezza della partecipazione che l’ha caratterizzata, che non solo la città e il suo mondo produttivo, ma anche l’intera regione emiliano-romagnola e la Confindustria nazionale sono schierate frontalmente contro una decisione governativa che appare…

tav

Tav, chi odia e perché quel "buco" tra Torino e Lione

A questo punto della surreale vicenda Tav, credo sia lecito chiedersi cosa spinga il Movimento 5 Stelle a un atteggiamento così rabbioso, nei confronti di questa infrastruttura. Siamo oltre la contrarietà, anche puramente ideologica. Si respira un astio, un odio viscerale, come se questa linea ferroviaria ad alta velocità fosse, ormai, semplicemente un simbolo da abbattere. Il feticcio di tutto…

venezuela

La protesta dei venezuelani a Montecitorio. Chi c'era e cosa si è detto

Sono arrivati a Piazza Montecitorio per fare sentire la loro voce e non smetteranno finché il governo italiano non riconoscerà Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela. Dalle 10 alle 13, i venezuelani residenti in Italia, provenienti da molte città, hanno protestato per chiedere all’Italia che riconosca il governo di transizione, in attesa di nuove elezioni democratiche e libere.…

brexit, minuto Europa Fondi europei, Da Empoli

L'Italia sul Venezuela si allinea con Grecia, Romania, Cipro, Slovacchia e Irlanda

La posizione del governo italiano sulla crisi del Venezuela è ancora ambigua. Il Movimento 5 Stelle innalza la bandiera della non ingerenza mentre la Lega spinge per il riconoscimento di Juan Guaidó come presidente ad interim del Paese sudamericano. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è pronunciato a favore di una presa di responsabilità in una vicenda che riguarda…

×

Iscriviti alla newsletter