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Dopo le buone notizie giunte dal salone di Ginevra la scorsa settimana in cui l’ad di Fca Mike Manley ha confermato il piano triennale di 5 miliardi di investimenti per Fca in Italia, un’altra buona notizia per i lavoratori del gruppo: è stata infatti raggiunta, lunedì pomeriggio, presso l’Unione industriale di Torino l’ipotesi di accordo sul Contratto specifico di lavoro del Gruppo Fca, Chni, Ferrari. Il contratto, che avrà una durata di 4 anni, interessa oltre 87 mila dipendenti della galassia del Lingotto in Italia, che col nuovo contratto vedranno crescere le loro retribuzioni in paga base di 144, 5 euro pari al 8,24%, oltre al doppio del tasso di inflazione previsto nel quadriennio. Le tranche previste sono +35,06 euro (1.4.19), +35,76 euro (1.2.20), +36,48 euro (1.1.21) + 37,20 euro (1.1.22) considerando anche l’incidenza dei turni l’importo si incrementa ulteriormente di circa il 10%.

Mentre per le altre categorie come un operaio addetto al reparto montaggio, di quinto gruppo seconda fascia, l’aumento è di 130,19 euro, mentre al lavoratore professional 179 euro. Un aumento quindi superiore all’inflazione prevista nello stesso periodo distribuito in 3 anni e non in 4 anni e con aumenti che saranno garantiti prima che si verifichi la rispondenza con l’inflazione reale, a differenza di quanto avviene col contratto dei metalmeccanici di Federmeccanica. Il nuovo contratto inoltre ha previsto la conferma e il miglioramento dell’attuale premio di efficienza introdotto nel 2015, considerando nella scala percentuale dei parametri anche la parte anticipata trimestralmente del premio precedente collegato al piano industriale 2014-2018.

Questo consentirà di incrementare il premio annuale che nell’ultimo anno ha erogato mediamente per Fca 1.270 euro e 753 per Cnhi. Nel dettaglio poi a partire dal 1 luglio 2019 aumenta anche il contributo aziendale per la previdenza integrativa del 29%, portando la contribuzione a suo carico dal 1,7% al 2,2% della paga base con un vantaggio annuale a regime per un operaio di circa 123 euro, mentre il contributo per gli apprendisti passa al 2,5% della paga base e per i professional al 2,5% della retribuzione utile per il Tfr. Questa è stata una risposta molto significativa per le generazioni oggi al lavoro, in particolare per i più giovani, che necessitano di un rafforzamento integrativo pensionistico di quella che sarà la loro futura pensione. Anche sul fronte della sanità integrativa il nuovo contratto rafforza e migliora le coperture assicurative sanitarie per i lavoratori e i propri famigliari, riducendo il costo per la contribuzione del lavoratore aderente e aumentando quella a carico azienda. Il costo per un operaio sarà di 40 euro annui (circa 3,3 euro mese) e per un professional 120 euro annui (10 euro al mese). L’azienda verserà di più per ogni dipendente, oltre a 30 euro per la copertura base, per gli AC1 operai e impiegati 146 euro e per gli AC2 professional 516 euro.

L’intesa inoltre prevede una parte innovativa sul fronte dello smart-working che consentirà di migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro in tutti gli stabilimenti delle diverse società che interessano il gruppo. Una modalità che fino ad oggi era stata sperimentata in pochi stabilimenti. Sempre sull’orario di lavoro l’accordo interviene migliorando, l’utilizzo anche a frazioni di un’ora dei permessi annui retribuiti e questo riguarderà per 16 ore anche i lavoratori turnisti e sull’indennità turnistica relativa ai turni superiori ai 18, estendendola a tutti (salvo i discontinui) e portando il contributo a 25 euro per sabato su domenica. Anche sui recuperi produttivi l’indennità è stata aumentata portandola a 25 euro. L’intesa interviene anche sul tema della formazione professionale e il diritto allo studio costruendo le condizioni per diffondere ed estendere i percorsi formativi a tutti i dipendenti e rafforzato il Diritto allo studio portando a 40 ore retribuite per ogni anno del corso di laurea o di percorsi professionali.

Dopo oltre 40 anni cambierà l’inquadramento professionale in Cnhi e Ferrari si passerà alla definizione dei gruppi professionali, in Fca la sperimentazione delle tre fasce professionali a partire dal 1 gennaio 2020 diventerà strutturale, dando alle parti la possibilità di costruire un sistema premiante sulla professionalità. Questo lavoro verrà sviluppato in un anno con uno specifico gruppo di lavoro, rappresenterà un cambiamento radicale e innovativo sul sistema di riconoscimento della professionalità in particolare nel nuovo contesto di industry 4.0. Particolarmente significativo poi l’istituto delle ferie solidali, che consentirà ai lavoratori su base volontaria una cessione di ferie per aiutare i lavoratori in situazioni di forte difficoltà.

Passi avanti anche sul sistema di partecipazione dalle commissioni paritetiche di fabbrica in particolare quelle relative all’organizzazione del lavoro, ambiente e sicurezza, istituendo anche la “safety day” e aumentata la dotazione e la formazione per i rappresentanti della sicurezza (RLS). Infine si è costituito un tavolo per analizzare e sperimentare forme di partecipazione avanzate dei lavoratori. L’accordo è certamente un ottimo risultato hanno commentato il segretario generale della Fim Marco Bentivogli ed il segretario nazionale Ferdinando Uliano dopo la firma dell’intesa, in particolare in questo contesto recessione che il Paese sta attraversando. L’accordo, insieme alla conferma dei 5 miliardi di investimento di Fca è una garanzia e una prospettiva importante per il futuro occupazionale e industriale degli stabilimenti italiani. Era fondamentale, chiudere con un buon accordo in tempi ragionevoli, il 2019 rappresenterà ancora un momento di transizione particolarmente difficile per l’industria e il settore e l’intesa insieme al piano da garanzie prospettive.

Al via domani le prime assemblee con i lavoratori per illustrare i contenuti dell’accordo, si parte dallo stabilimento simbolo della rinascita di Fca, lo stabilimento di G.B. Vico di Pomigliano D’Arco dove a tenere la prima assemblea con i lavoratori sarà il Segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli, mentre il 15 di marzo a Roma si terrà presso il Teatro Italia, l’assemblea nazionale dei rappresentati sindacali Fca, Cnhi, Ferrari.

La svolta per i lavoratori Fca nell'era Manley

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