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La strada per la Luna passa anche dal nostro Paese. Thales Alenia Space, joint venture tra la francese Thales (67%) e l’italiana Leonardo (33%) ha annunciato la firma di due contratti con l’Agenzia spaziale europea (Esa) per gli studi relativi alla piattaforma che orbiterà intorno al satellite naturale, avamposto per l’esplorazione anche di altri corpi celesti.

L’AVAMPOSTO LUNARE

Il progetto, prima noto come Deep Space Gateway, si chiama oggi Lunar Orbital Platform – Gateway (Lop-G) ed è guidato dal pool di agenzie che già collaborano sulla Stazione spaziale internazionale. Oltre a quella europea, c’è la Nata, la russa Roscosmos, la giapponese Jaxa e la canadese Csa. La nuova infrastruttura cis-lunare sarà dotata di un sistema di alimentazione elettrica e propulsivo, di moduli abitabili con capacità di attracco per altri veicoli, di camere di compensazione sia ad uso di esperimenti scientifici sia per attività extra-veicolari (Eva) e verrà rifornito regolarmente da moduli logistici. La costruzione è prevista a partire dal 2020, e Thales Alenia Space mira ad esservi coinvolta (per i due elementi) passando dalla fase di studio alla produzione “non appena gli Stati Membri dell’Esa approveranno il programma alla Conferenza Ministeriale di fine 2019”.

IL RUOLO DI THALE ALENIA SPACE

In particolare, i contratti siglati dalla società franco-italiana riguardano gli studi di fase A/B1 per due elementi dell’infrastruttura. Guiderà, in qualità di prime contractor, gli studi per l’I-Hab (International – Habitat) e per Esprit (European system providing refuelling, infrastructure and telecommunications), quest’ultimo con OHB nel ruolo di sottocontraente principale. Il primo sistema è pensato come “elemento pressurizzato con funzioni di abitabilità e supporto vitale per l’equipaggio, che implementa funzionalità di attracco per fornire interfacce e risorse a veicoli che visiteranno l’avamposto cislunare”, spiega l’azienda in una nota.

L’I-HAB…

“Facendo leva sulla significativa esperienza e l’elevato know-how di Thales Alenia Space nello sviluppo degli elementi pressurizzati della Stazione spaziale internazionale (Iss), e basandosi su nuovi processi e tecnologie, I-Hab rappresenterà l’evoluzione degli elementi dell’Iss per una nuova generazione di moduli destinati all’esplorazione dello spazio profondo”, prosegue la joint venture franco-italiana. Nello specifico, i nuovi moduli risponderanno alle esigenze di avere strutture più leggere, un’architettura funzionale ed avionica migliorata, dei sistemi di controllo termico più efficienti, e soluzioni innovative sia per l’accomodamento di equipaggi e risorse che per gli alloggiamenti, promuovendo spazi interni abitabili più confortevoli. Nello sviluppo di questo nuovo progetto, Thales Alenia Space guiderà, dal punto di vista tecnico, un team qualificato di altre aziende spaziali europee a supporto di diverse aree tecniche, garantendo un ruolo chiave di posizionamento per l’Europa nello sviluppo del Gateway.

…E L’ESPIRIT

Si occuperà invece diversi compiti il secondo sistema su cui studierà Thales Alenia Space. L’Espirit è progettato per essere lanciato con lo Utilization Module (un primo modulo pressurizzato fornito dagli Stati Uniti), è includerà sistemi di stoccaggio e rifornimento del propellente (xeno e idrazina) per il Power Propulsion Element (il primo elemento americano della Gateway), sistemi di comunicazione con la Luna, interfacce per payload esterni ed una camera di compensazione da utilizzare a scopi scientifici.

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