Due aerei lunedì, due martedì e altrettanti mercoledì: l'aviazione cinese ha violato per tre giorni consecutivi i cieli di Taiwan, secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa dell'isola – considerata dalla Cina una provincia ribelle da riannettere anche con la forza, e fulcro di un confronto geopolitico che vede impegnati dalla parte di Taipei gli Stati Uniti. Le tensioni nei quattro…
Esteri
Libia, Ankara e Il Cairo d’accordo sull’intesa
Il presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al Serraj, si è incontrato oggi e ieri con il presidente del Consiglio consultivo di Stato, Khaled Al-Mishri, a Istanbul. Formalmente insieme per discutere questioni legate alla Banca centrale, i due sono in Turchia per una riunione molto politica convocata dalla presidenza di Recep Tayyp Erdogan. Quello che ne esce è un comunicato congiunto in cui…
Perché FI e FdI pressano il governo sui pescatori rapiti da Haftar
La situazione dei pescatori delle due imbarcazioni siciliane sequestrate dalle forze del capo miliziano ribelle Khalifa Haftar, signore della guerra dell'Est libico, è tutt'altro che risolta nonostante l'impegno della Farnesina. I 18 uomini, dieci italiani e altri otto nordafricani impiegati in Sicilia, è legata a una prova di forza e rappresaglia di Haftar contro il nostro Paese – che un…
Bielorussia, chi protesta per l'insediamento di Lukashenko
Nonostante tutte le ombre, il presidente uscente Aleksandr Lukashenko si è insediato in Bielorussia. La cerimonia si è svolta al Palazzo dell'indipendenza di Minsk, senza grandi annunci e a porte chiuse. L’evento è stato addirittura anticipato di diverse settimane, a causa delle proteste e l’ambiente di instabilità. Dal 9 agosto, giorno del voto, le denunce sulle irregolarità nel processo elettorale…
Lukashenko si incorona. Che succede a Minsk? Retroscena di Savino
Questa mattina le agenzie di stampa russe riportavano la notizia di strani movimenti attorno al Palazzo dell’indipendenza a Minsk, sede della presidenza bielorussa. Le forze dell’ordine e le truppe sorvegliavano la piazza attorno all’edificio, l’area circostante è stata chiusa, nonostante non fossero previste manifestazioni di protesta, e poi in un giorno infrasettimanale. Verso il palazzo presidenziale si son dirette le…
Prigozhin, perché gli Usa affondano lo "chef" di Putin
Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a una rete che fa riferimento a Yevgeniy Prigozhin, l’uomo a capo del Wagner Group, considerato una forza proxy a cui il ministero della Difesa russa affida spesso il lavoro sporco e a capo della Internet Research Agency (IRA), la cosiddetta fabbrica dei troll di San Pietroburgo al centro di ampie operazioni di influenza sugli elettori…
No way Huawei. Così Pompeo avverte Erdogan
Gli Stati Uniti l’hanno detto a più riprese a tutti i loro alleati. Ora tocca anche alla Turchia di Recep Tayyip Erdogan, il membro della Nato con cui il rapporto è più complicato: il 5G cinese rappresenta un rischio per la cooperazione militare. Alle divergenze sulle questioni mediorientali di maggior attualità (la normalizzazione araba verso Israele e la “massima pressione”…
Trump o Rouhani? L'Italia svicolerà (di nuovo). Pedde spiega perché
Più della Cina, l’Iran. È Teheran, non Pechino, il vero convitato di pietra dell’Assemblea generale dell’Onu a New York. Sulle sorti della Repubblica islamica è costruita l’intera grand strategy del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente. Gli accordi di Abramo fra Israele, Bahrain, Emirati Arabi Uniti non sono che l’inizio. Una formidabile carta elettorale a un…
Perché Trump ha picchiato duro sulla Cina all'Onu. Parla Broderick (Eurasia)
“È davvero eccezionale quanto il suo discorso fosse rivolto alla Cina, in particolare a colpire la Cina”. È quanto spiega a Formiche.net Kelsey Broderick, analista dell’Eurasia Group, commentando l’intervento con cui ieri il presidente statunitense Donald Trump, intervenendo all’apertura dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha accusato Pechino di essere colpevole della diffusione del coronavirus, di aver infettato il…
Crisi del gas a Cipro, la diplomazia di Macron e le accelerate di Erdogan. Il commento di Mario Mauro
Quanto ha influito la lunga conversazione telefonica tra presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il presidente francese Emmanuel Macron sul sì turco e greco ai colloqui per le acque contese nel Mediterraneo orientale? La diplomazia in realtà si era mossa già da settimane, con Germania e Usa a recitare il ruolo di mediatori, con l'obiettivo di disinnescare una crisi che…















