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Spagna, l’insostenibile crisi catalana continua. La posizione dei separatisti

Nuovo capitolo della crisi catalana. Stamattina la Spagna si è svegliata con una notizia senza precedenti nella storia recente del Paese: la Corte Suprema spagnola ha condannato nove leader indipendentisti catalani accusati di sedizione a una pena tra 9 e 13 anni di carcere. L’ex vicepresidente della Generalitat, Oriol Junqueras, è stato il più penalizzato, con una condanna di 13…

5G, Nato, Mediterraneo. I dossier che Mattarella discuterà alla Casa Bianca

La visita negli Stati Uniti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in programma da oggi fino al 20 ottobre, arriva in un momento particolare del dialogo tra Roma e Washington, che oltre ai tradizionali argomenti di confronto include, da qualche mese, anche il filone internazionale del Russiagate. L'argomento non dovrebbe essere in agenda, anche perché il Quirinale, solo pochi giorni…

Ue in Siria, cronistoria di una (non) potenza geopolitica. Parla Amendola

Tempo di guardarsi allo specchio. L’Unione europea “non ha una proiezione geopolitica” e l’invasione della Siria da parte della Turchia ne è la prova incontrovertibile. Parola di Enzo Amendola, ministro degli Affari Europei in quota dem che, invitato da Fabrizio Cicchitto come relatore di un convegno dell’associazione da lui presieduta Rel (Riformismo e libertà) sulla politica estera italiana, non ha…

Perché la Ue fa benissimo a sanzionare Erdogan per le trivellazioni a Cipro

La clava delle sanzioni Ue contro Ankara. Lo hanno deciso oggi i 28 ministri degli affari esteri dell'Ue a Lussemburgo, concordando "l'istituzione di un regime quadro per misure restrittive nei confronti delle persone fisiche e giuridiche responsabili o coinvolte in attività di perforazione illegali" nel Mediterraneo. Spetterà ora a Lady Pesc Federica Mogherini quantificare le misure. QUI BRUXELLES Nel dettaglio…

Vi spiego la partita (e le responsabilità) di Putin fra Siria e Turchia. Parla Panella

Per comprendere le ultime mosse di Ankara contro i curdi siriani del Rojava, non si può non tenere conto della strategia che la Russia di Vladimir Putin - cresciuta in presenza e in influenza nella regione dopo la decisione americana di ridurre l'impegno militare in alcuni teatri mediorientali - porta avanti da tempo. A crederlo è lo scrittore e giornalista…

Perché la sconfitta di Orbán non è un trend europeo. L’analisi di Carteny

Sconfitta elettorale per il partito Fidesz in Ungheria. Dopo circa 10 anni al potere, il premier Viktor Orbán vede indebolita la propria forza politica elle elezioni amministrative. Oltre alla capitale Budapest, l'opposizione - per la prima volta unita - ha vinto in 11 dei 23 capoluoghi al voto. Un risultato elettorale che ha un valore politico ed influisce su alcuni…

Libia, fra petrolio e crisi umanitaria. Italia in campo

Ieri, l'ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Buccino, ha incontrato il ministro degli Esteri del Governo di accordo nazionale libico (Gna), Mohamed Siyala, e dal vertice tra le due feluche il punto essenziale uscito al pubblico è la riaffermazione del ruolo esclusivo della National Oil Corporation (Noc, la compagnia petrolifera libica) da parte dell'Italia. Proteggere la Noc è un interesse prioritario per Roma,…

Putin l’equilibrista alla corte di bin Salman. Dovrà spiegare Iran e Turchia

Quando oggi il presidente russo, Vladimir Putin, arriverà in Arabia Saudita per incontri a corte, tra cui quello con l'erede al trono e policy maker dei Saud Mohammed bin Salman, la situazione in Siria sarà al centro delle discussioni. Putin, con l'ovvio shift curdo verso il regime come extrema ratio difensiva davanti all'attacco turco, si trova in mano il pallino, incandescente,…

Crisi turco-siriana. Occhio alle azioni di Iran e Russia. L'analisi di Camporini

Sulla crisi turco-curda in Siria è già stato detto e scritto molto e il rischio concreto è quello di apparire ripetitivi, reiterando valutazioni sui comportamenti incongruenti degli Stati Uniti, sulle frustrate ambizioni curde di una propria statualità, sul rischio del riemergere di organizzazioni di stampo terroristico, eredi dell’Isis. Non ci si è invece soffermati sugli atteggiamenti e le possibili reazioni…

Vi spiego perché disarmare Erdogan è impossibile. Parola di Arpino

Disarmare Erdogan? Impossibile! La frase è buona per un bel titolone ad effetto ottico, ma non può avere alcun seguito pratico. Se non far sorridere chi conosce davvero i turchi, la Turchia e le sue forze armate. Resta il fatto che, da quando c’è al potere il nuovo califfo, da fedele paese bene inserito nell’Alleanza atlantica con il secondo esercito…

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