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Quale geopolitica per Draghi? L’analisi di Lucio Caracciolo

Atlantista di ferro, amico di Berlino e Parigi, Mario Draghi è l’uomo giusto per rimettere l’Italia in pole-position nella Nato. La svolta filocinese si è già arenata, si allenterà ancora di più. Lucio Caracciolo, direttore e fondatore di Limes, spiega la ricetta Draghi per la politica estera italiana

Libro antonello soro, franco marini, pierluigi castagnetti

Per Castagnetti, Marini era il più preparato. E Draghi ci traghetterà fuori dalla crisi

“Ci eravamo sentiti pochi giorni fa. Entrambi avevamo stima per Draghi, che si è misurato con i veri poteri forti, dalla Germania in giù, ed è sicuramente in grado di tenere testa ai partiti italiani”. Pierluigi Castagnetti ricorda l’amicizia, la passione politica e le battaglie di Franco Marini

Salvini incontra Draghi e chiede più Europa. La svolta è compiuta

Di Filippo Salone

Il voto a favore del Recovery Plan in Ue che spacca i sovranisti. Il manifesto “europeista” all’uscita dalle consultazioni con Draghi. La svolta della Lega e di Matteo Salvini è (quasi) compiuta. L’analisi di Filippo Salone, public affairs manager Fondazione Prioritalia, già autore di “Il fenomeno leghista, perché nasce, perché si afferma” (Rubbettino editore)

Il governatore Draghi detta il programma al Draghi premier. Il punto di Mastrapasqua

Di Antonio Mastrapasqua

Nelle sue ultime considerazioni finali da Governatore di Banca d’Italia (2011), Draghi aveva scritto un “programma politico” ideale fatto di taglio alle tasse, più concorrenza (anche nei servizi pubblici) e meno spesa pubblica (se serve, decurtando gli stipendi). Ne fa un’attenta analisi Antonio Mastrapasqua, manager d’azienda ed ex presidente Inps

Berlusconi e Draghi, 27 anni di rapporti in un colpo di gomito. Il video

Il rapporto tra Silvio Berlusconi e Mario Draghi è antico. L’incontro odierno e il colpo di gomito per salutarsi è l’occasione per ripercorrerne le tappe, dal 1994 a oggi

Può il governo Draghi passare da Rousseau? M5S e la democrazia diretta

Io credo molto nella democrazia elettronica, ma penso anche che occorra ancora affinarne tempi e modalità, forse anche con un intervento generale del Legislatore che ne garantisca accesso, partecipazione e sicurezza, per tutti. I dubbi di Alfonso Celotto

Non faceva prediche, ma pratiche. Fioroni ricorda Marini (e parla di Draghi)

L’ex ministro dell’Istruzione e storico esponente della Margherita: “Un uomo che c’era sempre, non solo per le cose politiche. Sognava un Pd plurale. I sindacati? Guardino alla sua capacità di essere al servizio”

Conte

Così il governo Draghi ha cambiato la corsa per il Campidoglio. E Conte...

Dopo la fine del governo giallorosso, ancora una volta a fare da collante tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle potrebbe essere Giuseppe Conte, ormai in procinto di lasciare Palazzo Chigi. Fantapolitica? Possibile, certo. Ma, come stiamo vedendo in queste ore, non si può mai dire mai

Così solido, autentico, forte. Follini ricorda Franco Marini

Era così, Marini. Lo era da giovane e lo è rimasto fino alla fine. Così solido, così autentico, così forte. E insieme, così semplice. Astuto quanto è richiesto dalle regole della politica. Leale quanto gli dettava la sua coscienza. Il ricordo di Marco Follini

Cosa hanno in comune Meloni, Renzi e il vulcano Eyjafjöll

Quella del 2010 per il centrodestra sembrò una crisi passeggera e invece fu l’inizio della crisi che sfociò verso il governo Monti e poi la sconfitta elettorale. Coincise con l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjöll. Quest’anno un’altra eruzione rischia di travolgere tutto e tutti, quella dell’“operazione spaccatutto” di Matteo Renzi. Ecco perché

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