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Lo Služba vnešnej razvedki (Svr), cioè l’agenzia di intelligence per l’estero della Federazione Russa, ha deciso di seguire le orme dei servizi occidentali. Questi ultimi, con una guerra fredda che sta diventando calda con l’invasione dell’Ucraina, sono diventati “pubblici”.

Ne è dimostrazione il flusso di informazioni diffuse dagli Stati Uniti e dal Regno Unito prima del 24 febbraio mettendo in guardia da attacchi false-flag che il Cremlino avrebbe usato per giustificare l’invasione: un “successo”, l’ha definito Leon Panetta, ex capo della Cia e del Pentagono, in una recente intervista rilasciata a Formiche.net. Anche la grande condivisione di informazioni tra Ucraina, Stati Uniti, alleati e partner e il ruolo pubblico dei vertici delle agenzie (la Cia ha da poco lanciato un podcast) fotografano efficacemente questa situazione.

Così ha fatto anche l’Svr guidato da Serghei Naryshkin, l’uomo che il presidente russo Vladimir Putin ha sbeffeggiato in diretta televisiva pochi giorni prima dell’invasione dell’Ucraina.

Prima, pochi mesi fa, la rivista di “lifestyle” Rasviedchik (cioè ufficiale dell’intelligence) con discorsi del leader Vladimir Putin, quiz vari e diversi articoli che seguono un copione noto: lo scontro con l’Occidente definito inevitabile, la Russia vittima dell’Occidente, le armi biologiche in mano all’Occidente, la superiorità dell’intelligence russa rispetto a quella occidentale, l’importanza del modello eurasiatico rispetto alla globalizzazione. Poi una serie tv dal titolo non molto originale: “I russi” (riarda un po’ l’americana “The Americans”). La trama: agenti sotto copertura cercano di salvare la Russia dal collasso. Una spy detective story basata su eventi reali, si legge. Stati Uniti, primi anni Duemila. Catherine e Georges Gauthier vivono nella periferia di Washington. Nessuno, nemmeno i loro due figli, sa che Gauthier è in realtà un agente dell’Svr. Il loro compito è scoprire i dettagli di un piano segreto degli Stati Uniti contro la Russia e impedire che si realizzi. Contemporaneamente, a Mosca si verificano misteriosi omicidi. Poi il quadro diventa chiaro: c’è una talpa nell’Svr, grazie alla quale l’Fbi viene a conoscenza delle spie russe e mette in campo tutte le sue forze per trovarle. “Gautier non solo dovrà evitare di essere scoperto, ma avrà anche il tempo di salvare il Paese dal collasso”.

La propaganda non russa.

Una rivista e una serie tv. Così l’intelligence russa si rifà il look

Dopo aver lanciato un magazine, l’Svr, cioè l’agenzia di intelligence per l’estero, ha debuttato sugli schermi con “I russi”. La trama è pura propaganda: una spia negli Stati Uniti che deve salvare la madrepatria dal collasso causato dall’Occidente

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