Skip to main content

“La Difesa, il governo e il Paese sono profondamente orgogliosi di voi”. Questo il sentimento rivolto dal sottosegretario della Difesa, Giorgio Mulé, ai militari del contingente schierato in Kuwait responsabile, nei giorni scorsi, dell’operazione Aquila Omnia, la missione di rimpatrio dall’Afghanistan del personale e dei collaboratori italiani. I militari della Task force air della base aerea di Ali Al Salem, infatti, sono stati impegnati per tutta la durata della missione nelle operazioni di collegamento tra l’Italia e l’Afghanistan.

IL SUCCESSO DI AQUILA OMNIA

Come ricordato da Mulé: “In poco più di 15 giorni sono stati effettuati in totale 87 voli e sono state evacuate più di cinquemila persone, di cui più di tremila transitate dal Kuwait”. Proprio nella base del Kuwait gli aerei italiani facevano la spola con Kabul e Roma, una “staffetta” aerea che ha consentito all’Italia di completare con successo l’evacuazione dell’Afghanistan. “Avete salvato molte vite, dovete esserne consapevoli – ha proseguito il sottosegretario – avete plasticamente rappresentato un’efficiente ed imponente macchina di supporto logistico, umanitario e militare che posso definire tra le più performanti al mondo”.

L’OPERAZIONE

La missione Aquila Omnia è stata attivata ad agosto in seguito al rapido deteriorarsi delle condizioni di sicurezza in Afghanistan dopo il ritiro delle truppe occidentali dal Paese. Disposta dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, l’operazione ha provveduto a evacuare attraverso un ponte aereo il personale diplomatico, i nostri connazionali e i collaboratori afghani dal Paese asiatico. In particolare, otto aerei si sono alternati dall’aeroporto di Kabul alla base italiana di Al Salem, in Kuwait, fino a Roma. Quattro trasporti tattici C130J hanno effettuato la tratta dalla capitale afghana alla base aerea italiana in Kuwait, da dove quattro C767A, velivoli da trasporto strategico di lungo raggio, completavano il ponte verso l’Italia.

IL CONTRIBUTO DELLA DIFESA

Lodando l’impegno del personale schierato, Mulé ha ricordato come: “Tutto ciò sarebbe stato impossibile senza le fondamenta di un assetto organizzativo e logistico snello, ben coordinato, fondato sul sacrificio e sulla professionalità degli uomini e delle donne che lo compongono”. Sono stati oltre 1500 i militari nelle operazioni, senza contare il personale della Difesa preposto all’accoglienza dei rifugiati una volta giunti in Italia. Pianificata e condotta dal Comando operativo di vertice interforze (Covi), allora al comando del generale Luciano Portolano, Aquila Omnia è stata eseguita dal Joint force headquarter (Jfhq), l’elemento operativo del Covi con assetti del Comando operazioni forze speciali (Cofs), della Joint evacuation task force (Jetf), della Joint special operation task force (Jsotf), del Comando operazioni aerospaziali dell’Aeronautica militare (Coa), della 46^ Brigata aerea, del 14 Stormo e della Task force air di Al Salem, in Kuwait.

I RAPPORTI TRA ITALIA E KUWAIT

La visita di Mulé in Kuwait è anche stata l’occasione per ribadire la “solidissima amicizia che lega i nostri due Paesi”. Il sottosegretario, infatti, ha avuto una serie di incontri istituzionali con le controparti kuwaitiane, alle quali ha rivolto un ringraziamento per il sostegno garantito durante i gironi della crisi afghana: “Il vostro supporto è stato decisivo e prezioso per l’operazione Aquila Omnia sia da un punto di vista prettamente logistico che da un punto di vista umanitario” ha detto Mulé. Tra i motivi del viaggio del sottosegretario c’è stato anche l’approssimarsi della consegna dei primi due velivoli Eurofighter di fabbricazione italiana al Paese del Golfo, oltre all’ultimazione di altri programmi di sviluppo dei rispettivi comparti industriali della Difesa, con collaborazioni che si allargheranno anche ai nuovi settori della cyber-sicurezza.

Il successo di Aquila Omnia. Mulé visita i nostri militari in Kuwait

“Avete salvato molte vite, il Paese è orgoglioso di voi”. Il sottosegretario della Difesa, Giorgio Mulé, ha ringraziato il contingente nazionale schierato in Kuwait impegnato nei mesi scorsi nella missione Aquila Omnia, l’evacuazione di oltre cinquemila persone dall’Afghanistan

Sudan, chi c’è dietro al colpo di Stato (e la reazione degli Usa)

I militari sudanesi hanno arrestato il primo ministro Abdalla Hamdok e diversi membri del governo. L’inviato speciale degli Stati Uniti, Jeffrey Feltman, che aveva incontrato il premier poco prima, ha confermato che gli Stati Uniti sono profondamente allarmati. La reazione dell’Ue

Mps-Unicredit, è solo un arrivederci. Ecco il piano di Orcel per Siena

Il brusco stop di sabato alle trattative è figlio di differenze di vedute sì importanti, ma non insormontabili, a partire dalle Dta. Ora la banca guidata da Andrea Orcel potrebbe rilanciare e ripresentarsi al Mef. E non da sola. Aspettando al varco Banco Bpm…

Di cosa parla l'autobiografia di Luigi Di Maio

In libreria da domani “Un amore chiamato politica. La mia storia e tutto quello che ancora non sapete”, (Piemme), il primo libro firmato dal ministro degli Esteri. Non solo la narrazione del dietro le quinte dei suoi ruoli istituzionali e delle lotte con il M5S, ma anche il racconto personale di un giovane leader. Ecco tutte le anticipazioni da Corriere e Repubblica

Putin non perde il vizio. Il maxi-attacco hacker contro gli Usa

Allarme da Microsoft: hacker dei Servizi segreti russi (Svr) legati a Vladimir Putin stanno conducendo una campagna cyber su larga scala contro aziende e istituzioni americane. A quattro mesi dagli impegni di Ginevra con Biden, il governo russo torna a colpire. Ecco chi è nel mirino

Chi ci sarà alla convention della Fondazione Guido Carli

Green, talenti e trasformazione tecnologica. Dalla fondazione Guido Carli un manifesto per la ripartenza. La presidente Romana Liuzzo: “Impariamo dagli errori. Ora dobbiamo resettare e costruire”. La grande Convention il 3 dicembre all’Auditorium Parco della Musica

L’Ue cambia linea e vuole l’ambasciata a Kabul

Si riapre la possibilità di un’ambasciata Ue a Kabul. L’Europa vuole una presenza minima sul terreno per controllare l’invio di aiuti umanitari, anche se le condizioni di sicurezza sono ancora piuttosto instabili

Biden sorride ma non troppo. I repubblicani cedono ma dimezzano i piani di Joe

Al termine di estenuanti colloqui nel fine settimana, democratici e repubblicani trovano l’intesa sul pacchetto di aiuti a famiglie e lavoratori messo in piedi dalla Casa Bianca. Ma la potenza di fuoco scende a 2 mila miliardi. Ora il rebus sono le tasse…

Phisikk du role - Quel pezzo che manca al Frankenstein della politica

Quando si analizza la politichetta italiana guardando da vicino quella specie di Frankenstein che è l’arcipelago delle case partitiche ancora aperte, vien subito da domandarsi come fa a stare in piedi il tutto con quell’enorme vuoto al centro. Servirebbe, per bilanciare, una legge elettorale proporzionale…

Per le indagini, l’intelligenza non può essere solo quella artificiale 

Di Martino Jerian

L’intelligenza artificiale e le sue implicazioni etiche e di trasparenza sono al centro dell’agenda europea. L’urgenza di bilanciare sicurezza e privacy quando viene applicato il riconoscimento facciale è, però, solo la punta dell’iceberg. Il punto di Martino Jerian, amministratore delegato di Amped Software, azienda specializzata nello sviluppo di software per analisi forensi

×

Iscriviti alla newsletter