Skip to main content

Viste le proteste violente di due settimane fa a Capitol Hill, la cerimonia di inaugurazione di Joe Biden è stato oggetto di straordinaria attenzione da parte della sicurezza statunitense. Un Joint Threat Assessment redatto da diverse agenzie tra cui l’Fbi, il dipartimento di Sicurezza interna e il Secret service analizza i possibili rischi della cerimonia a esclusione di “atti di disobbedienza civile non violenta (come per esempio proteste non autorizzate), che esulano dalla giurisdizione delle forze dell’ordine federali”. Si tratta di un documento datato 14 gennaio e contrassegnato come “Unclassified/For Official Use Only”, consegnato alle forze dell’ordine statali e nazionali.

IL TIMORE DI VIOLENZE “DOMESTICHE”

Secondo le agenzie, i domestic violent extremist rappresentano “la minaccia più probabile” visti i “recenti episodi di violenza ideologicamente motivata, anche al Campidoglio degli Stati Uniti. Alla luce dell’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio, gli eventi pianificati a Washington, DC, in vista del giorno dell’inaugurazione offrono continue opportunità di violenza contro i funzionari pubblici, gli edifici governativi e le forze dell’ordine federali e locali”, si legge nel bollettino.

I LUPI SOLITARI E IL TERRORISMO ESTERO

Lupi solitari e homegrown violent extremist “rimangono una preoccupazione per la loro capacità di agire con poco o nessun preavviso, la volontà di attaccare i civili e gli obiettivi facili e la capacità di infliggere perdite significative con armi che non richiedono conoscenze specialistiche, accesso o formazione”. E ancora: le organizzazioni terroristiche straniere “continuano a esprimere il loro intento relativo all’attacco di raduni di massa, punti di riferimento e infrastrutture critiche presenti” nella capitale.

LA PROPAGANDA DI PECHINO, MOSCA E TEHERAN

“Dall’incidente al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio, attori ‘di influenza’ russi, iraniani e cinesi hanno colto l’opportunità per amplificare le narrazioni a sostegno dei loro interessi politici durante la transizione presidenziale”, riporta il documento. “Non abbiamo identificato alcuna informazione specifica e credibile che indichi che questi attori intendono commettere esplicitamente violenza. Inoltre, non abbiamo identificato alcuna minaccia informatica specifica e credibile alle infrastrutture critiche a supporto della prossima inaugurazione presidenziale, né una specifica minaccia informatica credibile al personale militare o delle forze dell’ordine che sostiene l’evento”. In particolare i media russi hanno “amplificato le questioni relative alla natura violenta e caotica degli incidenti a Capitol Hill, l’impeachment del presidente [Donald] Trump e la censura dei social media”. Quelli iraniani “hanno continuano ad alimentare affermazioni secondo cui il presidente Trump ha incoraggiato e incitato alla violenza” e le richieste di applicare il 25° emendamento della Costituzione americana per rimuoverlo. Gli organi della propaganda iraniana, inoltre, hanno “amplificato le preoccupazioni percepite relative alla salute mentale del presidente Trump e alla prospettiva di altre azioni rischiose che potrebbe intraprendere prima di lasciare l’incarico” (tra queste ci potrebbe essere un attacco contro l’Iran che nelle scorse settimane è stato ventolato su diversi autorevoli media statunitensi). I media cinesi hanno invece utilizzato l’assalto “per denigrare la governance democratica degli Stati Uniti — dipingendo gli Stati Uniti come ampiamente in declino — e per giustificare la repressione della Cina sui manifestanti di Hong Kong”. Propagande già analizzate su Formiche.net all’indomani della proteste.

LE ATTIVITÀ DEI DRONI

Le agenzie considerano che “le operazioni non autorizzate di aeromobili a pilotaggio remoto possono interrompere le operazioni delle forze dell’ordine alla 59° inaugurazione presidenziale” ponendo così “un pericolo per i civili” o rischiando di causare ritardi dell’evento. Tuttavia, si legge ancora, “non siamo in possesso di informazioni specifiche e credibili che indicano che malintenzionati hanno in programma di utilizzare” droni “per prendere di mira” l’evento.

Dopo Capitol Hill, ecco cosa spaventa gli 007 per l’Inauguration day

Un bollettino riservato di intelligence e forze di sicurezza Usa indica i timori per l’Inauguration day: nuovi scontri dopo quelli di due settimane fa a Capitol Hill, ritardi causati da droni e media cinesi, russi e iraniani che soffiano sul fuoco delle proteste

Sanzioni e pressioni faranno saltare il Nord Stream 2 a danno della Germania?

Il caso Navalny riaccende la questione energetica: la Germania vuole diventare l’hub europeo del gas grazie a Nord Stream 2, gli Stati Uniti (anche con Biden) vogliono sganciare l’Europa dalla dipendenza da Mosca. E Gazprom minaccia di interrompere il progetto

Il futuro delle armi nucleari? Biden, Putin e l'invito del Papa

Il Cremlino ha annunciato questa mattina la volontà di Mosca di riprendere i negoziati sul trattato New Start. A poche ore dall’insediamento di Biden, l’apertura potrebbe rivelarsi una trappola, visti i tempi strettissimi per il rinnovo. Nel frattempo papa Francesco lancia un invito: “Lavorare con determinazione per un mondo senza armi nucleari”

Soldati, vetting e droni. Ecco il dispositivo di sicurezza per l'Inauguration Day

Zero fail missioni, le autorità americane hanno alzato al massimo l’allerta nel giorno dell’inaugurazione di Joe Biden perché – dopo aver combattuto per anni il terrorismo in giro per il mondo – non possono mostrarsi vulnerabili alle milizie interne e al terrorismo complottista

La crisi di governo tra coerenza e identità. Il commento di Ippolito

Nessuno sa cosa succederà nelle prossime ore, cosa farà il Quirinale e se Conte riuscirà a superare i continui balzelli di una maggioranza minima che ha come opposizione una maggioranza massima. Il futuro però promette una lotta politica duale, nella quale beneficerà la democrazia e la coerenza delle opposte identità

Al via il Pentagono di Biden. Ecco l’agenda di Lloyd Austin (in attesa di conferma)

Biden inizia la sua presidenza senza un capo del Pentagono confermato dal Senato. L’incarico è assunto pro tempore da David Norquist, vice segretario con Trump, in attesa che Lloyd Austin riceva l’ok del Congresso. Si cerca l’accelerazione e si definisce la lista di priorità: il confronto con la Cina resta in cima all’agenda

Pope Francis

Partito cattolico? Meglio leggere la crisi cercando in Civiltà Cattolica

Portare nella storia i valori evangelici, non del vangelo della prosperità, ma di quelli canonici, vuol dire disseminarli e innaffiarli con una lettura della realtà che riguarda tutti. Se arrivasse questo spirito, nel laicato cattolico, questa crisi diverrebbe un’opportunità per capire che è possibile portare i valori evangelici nella storia al tempo della pandemia insieme ai laici

Sostenibilità e ambiente. La svolta di A2A targata Mazzoncini

La multiutility bresciana alza il velo sul piano industriale che guarda al 2030. Investimenti a quota 16 miliardi di cui 10 per la transizione energetica. Ma c’è anche la mobilità elettrica. La Borsa ci crede e il titolo strappa a +2,7%

L'omaggio solenne di Biden e Harris alle vittime di Covid-19. Il video

L'omaggio solenne di Biden e Harris alle vittime di Covid-19 [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=zTjjzV8hf-4[/embedyt] Milano, 20 gen. (askanews) - La notte prima dell'insediamento alla Casa Bianca Joe Biden e Kamala Harris hanno reso omaggio con una cerimonia solenne a Washington, davanti al memoriale di Abramo Lincoln, alle 400mila vittime di Covid 19 negli Stati Uniti. "Dal profondo del mio cuore, penso che…

Foreign fighter, ecco come continua la lotta al terrorismo jihadista

L’arresto di Stefano Costantini, 24 anni, nato in Svizzera da genitori emigrati dalla provincia di Pescara prosciuga ulteriormente la ormai ridottissima presenza di combattenti italiani nei teatri di guerra e consentirà sviluppi investigativi con la ricostruzione degli anni passati a diffondere il jihad. Il punto di Stefano Vespa

×

Iscriviti alla newsletter