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Dopo settimane di caos interno nel Movimento 5 Stelle, scende in campo il garante Beppe Grillo per mettere ordine nella confusione: l’elezione del nuovo capo politico è rinviato al post emergenza Covid-19, e avverrà “necessariamente entro la fine dell’anno”, si legge in un post pubblicato sul Blog delle Stelle. La decisione arriva dopo un’altra presa di posizione del co-fondatore di M5S su un tema caldo: la trattativa con l’Europa sulle misure di sostegno alla crisi da coronavirus. “Forse l’Europa comincia a diventare una Comunità – ha scritto Grillo su Facebook nella serata di ieri -. ‘Giuseppi’ sta aprendo la strada a qualcosa di nuovo. Continuiamo così!”.

Piena fiducia e pieno sostegno al premier Giuseppe Conte, insomma, (che, giova ricordarlo, è espressione del Movimento 5 Stelle) nella trattativa con l’Ue, chiarisce Grillo, parole che suonano come una risposta a chi, come Alessandro Di Battista, negli scorsi giorni aveva aperto una spaccatura tutta interna al partito proprio sulla linea da tenere con le istituzioni europee. Nel paradosso della politica, la pressione di Di Battista ha compattato la classe dirigente dei 5 Stelle, riavvicinando (e risvegliando) Beppe Grillo e Luigi Di Maio, rafforzando così lo stesso Conte.

La posizione di Grillo mette la parola fine anche alla possibilità che sul Mes si chiami a decidere Rousseau. Nessun voto sulla piattaforma gestita dall’Associazione Rousseau, presieduta da Davide Casaleggio (figlio di Gianroberto) che ha da sempre spinto sul voto online per la risoluzione delle controversie interne al Movimento.

Siamo tutti con Conte. Grillo schiera M5S con il premier (e con Di Maio)

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