Skip to main content

Non è tutto oro quel che luccica, ma per la Russia forse sì. Il governo di Mosca ha deciso di continuare ad aumentare lingotti del metallo prezioso, in un tentativo (disperato?) di ridurre la dipendenza del sistema economico dalla divisa americana, il dollaro.

Secondo il sito Sputnik, negli ultimi la strategia russa ha dato buoni frutti e oggi le riserve d’oro e di valuta estera superano quelle dell’Arabia Saudita: “Le scorte di lingotti d’oro della Russia ora valgono 109,5 miliardi di dollari, secondo gli ultimi dati della banca centrale del paese, a seguito della politica di dedollarizzazione”.

Lo scorso venerdì la Banca centrale russa ha diffuso un report in cui sottolinea che Mosca ha aumentato le riserve di oro di 7,5 miliardi  di dollari in un mese, superando un nuovo record, il 20,7% rispetto al suo precedente 19,6%. “Le riserve internazionali della Russia hanno registrato notevoli incrementi – si legge su Sputnik – registrando massimi record mai visti da febbraio 2013. Le riserve valutarie sono aumentate di circa 9,2 miliardi di dollari o dell’1,8% in un mese raggiungendo i 529,083 miliardi di dollari l’1 settembre”.

Le riserve di oro russe, dunque, sono comparabili in volume a quelle dell’Italia (2.451,8 tonnellate) e della Francia (2.436,1 tonnellate), secondo i dati del World Gold Council. Per Bloomberg, se la tendenza si mantiene, Mosca supererà i sauditi come quarti detentori di riserve in valuta estera. Ai primi posti ci sono Cina, Giappone e Svizzera.

LA STRATEGIA CINESE

Anche la Cina prosegue il cammino verso la dedollarizzazione. Da dicembre ha aumentato le proprie riserve di circa 100 tonnellate. L’agenzia Bloomberg indica un aumento di 5,91 tonnellate di oro ad agosto della Banca Popolare Cinese e 94 tonnellate negli otto mesi precedenti.

Per molti anni a Pechino non si sono rilevati aumenti nell’acquisto d’oro, finché nel 2015 – per la prima volta in sei anni – la banca annunciò un aumento del 57% fino a 53,3 milioni di oz.

“Il lingotto è vicino ad un massimo di sei anni – si legge su Bloomberg -, giacché le banche centrali, inclusa la Federal Reserve, hanno ridotto i tassi di interesse come segno di una decelerazione in mezzo alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Gli acquisti della banca centrale sono stati un supporto chiave per i prezzi, perché le autorità di Cina e Russia accumulano grandi quantità di lingotti per sostenere la diversificazione delle riserve”. Australia & New Zealand Banking Group Ltd., crede  molto probabile che la tendenza si mantenga nei prossimi anni.

I RISCHI DI ALZARE LA POSTA

“La Cina non dovrebbe affrettarsi a prendere le distanze dal dollaro”, si legge in un articolo di opinione del sito South China Morning Post. Ma è molto probabile che continuerà a comprare ora per cercare di diversificare la propria economia, proteggendosi dall’esterno: “Il significato geopolitico del movimento dei prezzi è forse altrettanto pronunciato. Molte banche centrali e governi di tutto il mondo, compresa la Cina, hanno creato una riserva di oro. La maggior parte di loro vuole proteggersi dalle incertezze geopolitiche ed economiche, come la guerra commerciale Cina-Usa, le tensioni con l’Iran e una potenziale Brexit senza accordi”.

In termini politici, russi e cinesi vogliono allontanarsi dalle attività registrate in dollari americani, perché in quella valuta è più facile applicare sanzioni e tariffe da Washington nel raggiungimento di obiettivi geopolitici. “Tuttavia – conclude l’articolo – con i venti contrari che affronta l’economia globale ora la Cina dovrebbe evitare di alzare la posta nel piano di ridurre le attività in dollari americani”.

Febbre dell’oro, così la Russia contagia la Cina

Non è tutto oro quel che luccica, ma per la Russia forse sì. Il governo di Mosca ha deciso di continuare ad aumentare lingotti del metallo prezioso, in un tentativo (disperato?) di ridurre la dipendenza del sistema economico dalla divisa americana, il dollaro. Secondo il sito Sputnik, negli ultimi la strategia russa ha dato buoni frutti e oggi le riserve…

Sanità. L'universalismo è in pericolo? Parla Luisella Battaglia

Bioetica, filosofia medica, rapporto medico-paziente e universalità del Servizio sanitario nazionale. Di tutto questo e molto altro ne abbiamo parlato con Luisella Battaglia, professoressa di Filosofia morale e di Bioetica presso l’Università degli Studi di Genova e presidente dell’Istituto italiano di bioetica, oltre che componente del Comitato nazionale per la bioetica, intervistata in ambito del progetto “In scienza e coscienza”,…

Tra riforma fiscale e sussidi ambientalmente dannosi. L'analisi di Medugno

Tempo di Legge di Stabilità e, quindi, la riflessione sui temi fiscali è attuale. Tutti partono da lì e cioè dal tema dell’Iva e delle clausole di salvaguardia, per poi più recentemente allargare la riflessione su misure riguardanti il cuneo fiscale per dare più soldi in busta paga ai lavoratori. A parte riflessioni più ampie su come le risorse pubbliche…

Chi è Dominic Cummings, il Bannon di BoJo che spinge per l’hard Brexit

Dominic Cummings è uno dei consiglieri speciali del premier britannico Boris Johnson ed è considerato il principale responsabile del labirinto (senza uscita apparente) in cui si trova Regno Unito con la Brexit. È stato lui a guidare la campagna a favore del “leave” nel referendum di giugno del 2016 per l’uscita dall’Unione europea. Ed è suo lo slogan: “Leave: Let’s…

Ecco la colonna sonora per il ritorno sulla Luna. La Nasa balla e canta

Il ritorno dell'uomo sulla Luna ha ora anche una colonna sonora, con un ritornello che sembra sia già diventato un tormentone persino nei corridoi delle stanze che contano. È il remix della canzone “Nasa” di Ariana Grande, appositamente riscritta, cantata e ballata dagli studenti del celebre Johnson Space Center dell'agenzia americana mentre seguono le varie fasi della missione Artemis, il…

Governo di sinistra europea. L'identità del Conte 2 secondo Conte

A Palazzo Madama si è spento il governo gialloverde. Nell’aula di Montecitorio si accende quello giallorosso. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte battezza il nuovo esecutivo con un lungo discorso programmatico di fronte ai deputati. Al suo fianco questa volta c’è solo un silenzioso e corrucciato Luigi Di Maio, oggi ministro degli Esteri. Matteo Salvini è immerso in un bagno…

5G, il golden power su Huawei era necessario, ma non sufficiente. Perché

Buona la partenza, ma solo se si configurerà come il primo passo di un percorso per mettere in sicurezza - in modo continuativo e strutturale - le reti di nuova generazione. Viene letto così, tanto negli ambienti diplomatici quanto in quelli degli addetti ai lavori, il chiaro e rassicurante segnale lanciato agli Stati Uniti nel primo Consiglio dei ministri del…

Nato, Ue e Africa. La strategia “notevole” di Conte spiegata da Stefanini

“Notevole per logica e strategia”, per l'ordine di priorità enunciate e per la “rinfrescante e necessaria” conferma della centralità dei rapporti transatlantici e della partecipazione alla Nato. È il giudizio (positivo) sulle linee di politica estera tracciate da Giuseppe Conte nel suo discorso a Montecitorio, espresso a Formiche.net dall’ambasciatore Stefano Stefanini, senior advisor dell’Ispi, già consulente diplomatico del presidente della…

Vi spiego tutti i dubbi sul green new deal di Conte. Parla Tabarelli

L'ambiente e l'energia saranno autentici pilastri dell'azione del governo giallorosso. La prova l'ha data oggi il premier Giuseppe Conte, intervenuto alla Camera (domani al Senato) per illustrare il suo programma di governo, sul quale chiedere la fiducia del parlamento e diventare definitivamente operativo. Nei propositi del governo c'è una sorta di rivoluzione verde, sulla quale Formiche.net ha chiesto un parere…

Conte ha vinto, il suo governo 2 non ancora. Parla Pasquino

Una stagione riformatrice? Non proprio, ma ci sono buone premesse perché si apra un dialogo su come far crescere il Paese e su come redistribuire la ricchezza prodotta. A patto che sia Pd che M5S si interroghino non solo sugli obiettivi, come il salario minimo o il cuneo fiscale, ma anche su quali mezzi scegliere per raggiungerli. Conte? Da avvocato…

×

Iscriviti alla newsletter