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Benedetto Della Vedova è il segretario di Più Europa. Un partito che ha nello stemma la bandiera blustellata dell’Unione Europea, e ciononostante non ha alcuna intenzione di votare la fiducia al governo Conte due, che da Bruxelles sta ricevendo una cascata di endorsement.

Tutta l’Ue ha applaudito il Conte due, Più Europa va all’opposizione. Perché?

Io sono molto contento che l’Europa abbia tirato un sospiro di sollievo e che il pericolo di un’Italia fuori dall’Ue sia stato scongiurato. Credo poco però alla conversione europeista di personaggi come Di Maio e Conte, nei mesi precedenti non li ho mai sentiti difendere così il ruolo del nostro Paese in Ue.

Sembra che anche i mercati abbiano dato la loro benedizione.

È comprensibile. Figure come Enzo Amendola agli Affari Europei o Roberto Gualtieri all’Economia sono rassicuranti. Ho qualche dubbio su Di Maio alla Farnesina. Abbiamo sempre ritenuto la minaccia populista grave quanto quella nazionalista e sovranista. Magari un giorno dovremo ricrederci sui Cinque Stelle. Con la velocità a cui cambiano idea presto chiederanno di reintrodurre i vitalizi.

Resta il dubbio. Più Europa si è posta fin dalla nascita come nemico numero uno della Lega e dei sovranisti. Ora che sono fuori dal governo anche voi vi sfilate.

Siamo i primi a gioire nel vedere Salvini fuori dalla stanza dei bottoni. Detto questo non abbiamo mai chiesto di costruire un governo con la sola funzione di tenere fuori Salvini. Un esecutivo che nasce con questi presupposti è debole e non può essere protagonista in Europa sui temi che ci stanno a cuore, economia, giustizia, innovazione.

Serviva più discontinuità?

Il Pd aveva chiesto un cambio di passo. Ci ritroviamo un governo nato grazie al voto della piattaforma Rousseau, Conte presidente, Di Maio agli Esteri. I Cinque Stelle sono stati corresponsabili del peggior governo della storia repubblicana e questa volta non si faranno cannibalizzare come è successo con la Lega.

Non condividete nulla del programma?

Abbiamo letto solo buone intenzioni. Non sappiamo che idea abbiano dei conti pubblici, c’è già un ministro (Fioramonti, ndr) che ha chiesto un miliardo di euro per il suo dicastero minacciando le dimissioni. Per non parlare di Bonafede alla Giustizia.

Quindi non vi unirete ai festeggiamenti.

Comprendiamo la generale euforia per aver messo fuori gioco Salvini, ma è stato lui a gettarsi da solo da una finestra. Il rischio di un governo debole con i populisti dei Cinque Stelle è che il leader della Lega rientri presto dalla porta. Per questo faremo opposizione sincera e responsabile.

Su un punto almeno sarete d’accordo. Paolo Gentiloni è la scelta italiana per la Commissione Ue.

Un’ottima scelta, anche se in zona Cesarini. L’Italia offre alla Commissione una personalità di primissimo livello e questa è una buona notizia per l’Europa intera. Sono fiducioso che gli verrà riservato un portafoglio importante. I danni da riparare sono tanti, gli auguriamo buon lavoro.

Gentiloni alla Commissione Ue è una buona notizia ma... Parla Della Vedova

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