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Missione brasiliana per il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. La titolare di palazzo Baracchini è intervenuta al road show organizzato da Fincantieri nella città di Recife, prima tappa di un tour che punta a coinvolgere l’industria del Paese nell’ambito della proposta italiana (a cui partecipa insieme a Leonardo) per il programma Tamandaré, con cui la Marina brasiliana vuole dotarsi di quattro nuove corvette.

LE PAROLE DELLA TRENTA

“Il Brasile – ha spiegato la Trenta nel suo intervento – è un partner storico per gli investitori italiani; le relazioni industriali internazionali sono indispensabili per il recupero della competitività e della redditività e per migliorare la qualità del servizio, con l’obiettivo di tutelare il lavoro e le persone”. In questo contesto, ha aggiunto, “sono qui per sostenere le imprese italiane, le nostre eccellenze che rendono il made in Italy una realtà da difendere e promuovere”. Tra queste, in Brasile “spiccano i ruoli di Fincantieri/Vard e Leonardo, garanzie del nostro altissimo know how in termini di crescita e sviluppo tecnologico di cui andiamo fieri”.

IL PROGRAMMA TAMANDARÈ

E proprio i due campioni nazionali, rispettivamente guidati da Giuseppe Bono e Alessandro Profumo, sono i protagonisti della proposta italiana per il programma Tamandaré. Una proposta, ha rimarcato la Trenta, che “mira a trasferire nei prossimi anni in Brasile investimenti, tecnologie e know how con conseguente formazione professionale e nuovi posti di lavoro a favore dei brasiliani, generando al tempo stesso importanti effetti moltiplicatori sull’indotto del comparto navale”. Con un valore di circa 1,6 miliardi di euro, la commessa brasiliana dovrebbe concludersi il prossimo marzo con la selezione del cantiere costruttore. La richiesta del Paese è che ci sia un coinvolgimento dell’industria locale. Per questo, Fincantieri ha lanciato il suo road show, pronto a fare tappa nelle prossime settimane anche a Rio de Janeiro e San Paolo. L’azienda italiana è stata selezionata nella short list dei concorrenti per la gara lo scorso ottobre, ed è ora impegnata a promuovere la creazione e lo sviluppo dell’indotto nella catena delle piccole e medie imprese locali e nazionali. Non a caso, il road show è partito dalla città di Recife, quella in cui ha sede il cantiere Vard Promar di Fincantieri.

L’OFFERTA ITALIANA

“L’elemento che distingue la nostra offerta – ha spiegato l’ad Giuseppe Bono – è il coinvolgimento dell’industria brasiliana per un possibile inserimento nella supply chain di Fincantieri delle aziende locali, che diventerebbero quindi potenziali fornitori non solo per il progetto Tamandaré, ma anche per futuri programmi navali”. D’altra parte, ha aggiunto, “entrare in un business più ampio e strategico rappresenterebbe un passo decisivo per l’economia del Paese in una prospettiva di crescita”.

FINCANTIERI IN BRASILE…

Fincantieri investe da anni in Brasile e collabora con la Marina militare nazionale nello sviluppo dei programmi di ammodernamento della sua flotta. Con l’acquisizione di Vard nel 2013 Fincantieri è presente in Brasile, nello stato di Pernambuco, con l’importante sito produttivo di Promar. “A dimostrazione di voler consolidare la sua posizione nel Paese – spiega il Gruppo – Fincantieri ha investito in questo stabilimento negli anni scorsi circa 400 milioni di real, pari a quasi 100 milioni di euro, per ammodernamenti tecnologici grazie ai quali oggi risulta pronto da subito per la costruzione di navi militari”. Oggi, il cantiere di Vard Promar impiega circa 800 dipendenti ed è considerata un’eccellenza dell’industria navale brasiliana che produce navi per primari operatori del settore oil & gas, ed è in grado di garantire la costruzione delle unità mercantili e militari nel pieno rispetto dei tempi e secondo gli standard di qualità richiesti.

…E LEONARDO

Vanta una solida presenza in Brasile anche Leonardo, le cui tecnologie contribuiscono da oltre quarant’anni allo sviluppo del Paese. Presente sin dagli anni 70, la One Company guidata da Alessandro Profumo ha contribuito “alla crescita dell’industria aerospaziale brasiliana con i programmi di sviluppo e coproduzione dei velivoli della Forza Aerea Brasiliana Xavante ed Amx”, ricorda l’azienda. Operatore di primo piano nel Paese nel mercato dei servizi satellitari attraverso Telespazio, Leonardo inoltre fornisce i sensori e sistemi elettronici all’avanguardia utilizzati dalle Forze armate brasiliane per la difesa del Paese, inclusi i velivoli KC390 e Gripen che equipaggeranno in futuro la Forza aerea brasiliane. C’è poi l’elicotteristica, con più di 200 macchine costruite dall’azienda attualmente in servizio nel Paese per molteplici ruolo. Inoltre, Leonardo ha inoltre fornito al Centro Brasiliano di monitoraggio e allerta dei disastri naturali (Cemaden) i propri radar metereologici, utilizzati per migliorare la capacità di reazione nel caso di eventi meteo estremi.

La missione in Brasile del ministro Trenta per sostenere la Difesa made in Italy

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