Skip to main content
Royal wedding: Harry and Meghan

Il Royal wedding tra Harry e Meghan Markle sarà ricordato per la “meraviglia”. Quella di Harry che guarda Meghan e le sussurra all’orecchio “sei meravigliosa” stringendole la mano e quella del raggiante sorriso di lei, che mette in scena la più bella recita della vita.

Il principe e l’attrice, come nella più classica delle fiabe, convolano a nozze.

A tingere di modernità la cerimonia a Windsor, c’è il tocco di Meghan, che sceglie un reverendo americano e di colore e un coro gospel che intona “Stand by me”, tra i sorrisi complici dei due sposi, e la commozione generale.

Inutile cercare qualcosa fuori posto nel Royal wedding: dagli sposi alla scelta degli abiti, dagli invitati Vip al posto delle teste coronate, dall’incedere solitario della sposa, prima di prendere sotto braccio il principe Carlo, al sermone infuocato del vescovo Michael Curry, fino alla genuina commozione, troppo umana per essere “regale” della mamma di Meghan. Tutto il film scivola liscio, frutto di un copione scritto alla perfezione.

Del resto, a Windsor, gli elementi della fiaba ci sono tutti: dagli sguardi carichi di invidia delle altolocate lady che presenziano alla cerimonia, fino all’irrituale abito chiaro, panna se non bianco, indossato dalla cognata, Kate, la duchessa di Cambridge.

Ma Meghan, attrice e attivista americana, di prove di carattere ne ha già date tante, fin da quando, a 11 anni, prende carta e penna e scrive alla first lady Hillary Clinton e all’azienda produttrice del sapone per lavastoviglie Procter & Gamble, per denunciare il claim sessista “Tutte le donne d’America combattono contro lo sporco …”. Un mese dopo arrivano risposte ed interviste, e il claim diventa “Tutte le persone d’America lottano contro lo sporco”.

E’ la favola della self-made woman che si realizza fuori dalla meritocratica America; sbarca nella patria del conservatorismo e porta nella monarchia più famosa al mondo un vento di rivoluzione “yankee”. Del resto da sempre i matrimoni sono specchio della società e mai come ora, nella Europa dei populismi, la Royal family dà prova di inclusione e modernità. E di questi tempi, desta “meraviglia”.

Royal wedding: Meghan e la “meraviglia” dell’inclusione

[caption id="" align="alignnone" width="512"] Royal wedding: Harry and Meghan[/caption] Il Royal wedding tra Harry e Meghan Markle sarà ricordato per la “meraviglia”. Quella di Harry che guarda Meghan e le sussurra all’orecchio “sei meravigliosa” stringendole la mano e quella del raggiante sorriso di lei, che mette in scena la più bella recita della vita. Il principe e l’attrice, come nella…

pd

Ecco i nodi del Pd al pettine dell’assemblea

Il modo tempestoso in cui si arriva a questa assemblea nazionale del Pd è sintomatico delle contraddizioni che sta vivendo il partito dal voto del 4 marzo in poi. Con un segretario che si è dimesso, ma in realtà continua a controllare con pugno di ferro il partito, potendo contare sulla fedeltà della maggioranza dei parlamentari eletti. Con un reggente…

Tradiamo la realtà

Il mondo attuale assomiglia a un’arena nella quale le reciproche certezze dogmatizzate si esaltano e si scontrano. Dove stiamo andando ?  La mia impressione è che stiamo tracciando, senza guardare alle conseguenze, il solco della “erosione del comune”, che diventa la sua “negazione”. A forza di erodere e di negare l’oltre-di-noi, in nome e attraverso l’assolutizzazione di un sé che…

lega, crisi

L'Europa spaventa gli Usa. Più che Merkel e Macron a rompere può essere l'Italia

È un periodo felice per il presidente della Russia. La politica estera di Vladimir Putin, unita alle scelte del collega americano, sta ottenendo grandi e per certi versi insperati risultati. È l'Europa il piatto più prelibato che l'inquilino del Cremlino sta pregustando. Non solo le elezioni italiane ma anche soprattutto le attenzioni dei due pilastri del Vecchio continente. Angela Merkel ha già fatto…

risso

Perché non possiamo non apprezzare la potenza degli Usa. Parla Dottori (Luiss)

A ben guardare, il contratto di governo Lega-5Stelle potrebbe in realtà esprimere maggiore continuità rispetto a quanto ci si aspettava, almeno sul dossier Esteri. L’eliminazione dell’immediatezza del ritiro delle sanzioni pare indicare che i messaggi partiti da Washington siano arrivati a destinazione, mentre a Trump potrebbe addirittura piacere l’intenzione di mitigare il “vincolo esterno” dell’Unione europea. Ne è convinto Germano…

popolo lega

Visti da oltreoceano. L’Italia è ormai il cattivo esempio della deriva populista

"Osservate cosa sta succedendo a Roma, perché potrebbe essere il futuro dell'America". Questo il monito lanciato dal Washington Post con un editoriale di Anne Applebaum che mette a fuoco la deriva populista in Italia. Non si parla di geopolitica, ma di sociologia. L'interminabile guerra all'establishment dei populisti italiani non è una meteora né frutto di un allineamento astrale, ma un…

Il Pd e il suo ordinario sabato di follia

Diciamo la verità, anche con un pizzico di malinconia: lo spettacolo oggi messo in scena dal Pd è proprio modesto, respingente, anacronistico. Il partitone (si fa per dire) della sinistra convoca all’Ergife (grande albergo romano, famoso per i concorsi) i 1021 delegati della sua assemblea nazionale, massimo organismo dirigenziale che però non si riunisce da un anno. I lavori iniziano…

Pd in pieno stallo. Decide di non decidere e la crisi continua

La resa dei conti non c’è stata. Ma la giornata di sabato ha segnato l’inizio della sfida alla luce del sole tra Matteo Renzi e i suoi avversari interni. Una sfida che si è aperta dopo il voto del 4 marzo e le dimissioni dell’ex segretario, ma che finora era rimasta sottotraccia, tra le dichiarazioni in Transatlantico e le interviste…

ilva di maio istat

Chiudere l’Ilva. Il Movimento 5 Stelle scopre le carte. E adesso?

Chiudere l'Ilva. Quando dalla fantasia si passa alla realtà, quella più oscura. Succede con il governo gialloverde targato Lega e Cinque Stelle, nelle cui intenzioni c'è chiaramente lo smantellamento del sito di Taranto, la più grande acciaieria d'Europa nella produzione di laminati. Per farne cosa, non si sa. Si parla spesso in ambienti pentastellati di riconversione dell'impianto, senza ulteriori specifiche.…

infocamere, mezzogiorno, industria, sud

Cosa manca sul Mezzogiorno nel contratto Lega-M5S

Una delle ultime versioni del contratto di governo fra Lega e Movimento 5Stelle aveva ignorato – come hanno subito osservato molti analisti – il Mezzogiorno e le sue esigenze, tanto da costringere poi i dirigenti dei due partiti a dichiarare che sarebbe stato accluso un capitolo specifico al contratto stesso. Ma l’aggiunta in realtà, letta con attenzione, dice molto poco…

×

Iscriviti alla newsletter