Skip to main content

La Commissione europea ha adottato questa settimana il primo sistema europeo di certificazione della cybersicurezza, in linea con la legge europea in materia. “Il sistema offre una serie di norme e procedure a livello dell’Unione su come certificare i prodotti ITC nel loro ciclo di vita e renderli così più affidabili per gli utenti. La certificazione fornisce un riconoscimento formale del fatto che i prodotti possono essere affidabili per proteggere sia l’hardware che il software che i cittadini utilizzano quotidianamente”, spiega Bruxelles con una nota. Lo schema volontario integrerà la legge sulla resilienza informatica che introduce requisiti vincolanti di sicurezza informatica per tutti i prodotti hardware e software nell’Unione europea.

L’adozione del primo schema di certificazione della sicurezza informatica rappresenta “una pietra miliare verso un mercato unico digitale dell’Unione europea affidabile ed è un pezzo del puzzle del quadro di certificazione della sicurezza informatica dell’Unione europea che è attualmente in fase di realizzazione”, sottolinea Juhan Lepassaar, direttore esecutivo dell’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza. Questo importante passo, si legge, contribuisce a promuovere la leadership digitale dell’Europa a livello mondiale. Inoltre, il sistema darà impulso all’attuazione della direttiva Nis 2. Lo schema sarà pubblicato a breve nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.

“Un bollino che certifica i livelli di cyber sicurezza è certamente una garanzia, ma non è ovviamente la panacea”, commenta Stefano Mele, partner e responsabile del dipartimento cybersecurity & space economy law dello studio legale Gianni & Origoni. “Detto questo, però, questo sistema di certificazioni, atteso da tempo, è una chiara indicazione della strategia dell’Unione europea di responsabilizzare i produttori di hardware, software e servizi venduti all’interno dei confini dei 27 Stati membri. Mentre il Cyber Security Act interviene su ciò che è già venduto nel mercato europeo, chiedendo volontariamente ai produttori di certificare i propri prodotti, un’altra norma molto attesa come il Cyber Resilience Act, invece, imporrà a monte di prendere obbligatoriamente in considerazione la cybersicurezza nello sviluppo e nell’intero ciclo di vita dei prodotti con elementi digitali”, aggiunge l’avvocato.

È la prima certificazione ma non sarà l’unica. Infatti, sono attese in particolare quelle su 5G e servizi cloud, settori decisivi per il futuro digitale, in quanto riguardano le principali tecnologie che sono alla base del trasferimento e della conservazione delle nostre informazioni e dei dati personali, come ricorda Mele. Inoltre, la Commissione europea ha proposto di includere anche i managed security service: un altro elemento centrale, che potrebbe aiutare a proteggere soprattutto le piccole e medie imprese, aggiunge.

“Si tratta di un passo molto importante nella ‘guerra’ per il posizionamento economico nel contesto tecnologico in atto tra Stati Uniti, Unione europea e Cina”, spiega Mele. “Infatti, seppure siano meramente volontarie, sarà il mercato a imporre ai produttori di tutto il mondo di muoversi verso questo genere di certificazioni: molto presto mi aspetto che senza un ‘bollino di cybersicurezza’ i produttori rischieranno di essere di fatto tagliati fuori”.

Inevitabilmente, però, i prezzi saliranno palesando ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che la sicurezza informatica ha un costo. “Questo sistema, almeno in una prima fase, implicherà inevitabilmente un aumento dei prezzi dell’hardware, software e servizi certificati. Tuttavia, mi aspetto che tale aumento sia moderato e soprattutto scalabile, ma contestualmente offrirà importantissimi benefici”, conclude Mele.

A cosa serve il sistema Ue di certificazione cyber? Risponde l’avv. Mele

La Commissione compie un ulteriore passo verso la responsabilizzazione dei produttori di hardware, software e servizi. Senza il bollino i produttori rischieranno di essere di fatto tagliati fuori dal mercato, spiega il partner dello studio legale Gianni & Origoni

A Kyiv mancano le munizioni. E al fronte si vede

Le dinamiche che dominano la nuova fase del conflitto in Ucraina implicano un esteso consumo di munizioni. In numeri che Kyiv non è in grado di produrre da sola. Senza il sostegno occidentale, superare l’impasse potrebbe essere impossibile

Sorveglianza aerea nel mar Rosso. Cosa sono (e cosa fanno) i G550 Caew

Come ipotizzato dal ministro Crosetto, l’Italia potrebbe partecipare alla missione Ue nel mar Rosso Aspides anche con i propri assetti aerei, tra cui i modernissimi Gulfstream G550 Caew, velivoli all’avanguardia per la sorveglianza aerea e il comando e controllo

Sul tabacco le due visioni in Europa in vista della Cop di Panama

Tra pochi giorni al via la decima conferenza organizzata dall’Oms. Ma sulla percezione dei minori rischi da parte dei prodotti di nuova generazione manca ancora una visione unitaria tra Parlamento e Commissione europea. Il caso inglese che può fare scuola 

L’imperfezione per essere felici. Lectio magistralis di Claudia Gerini alla Fondazione Guido Carli

Il 23 febbraio nell’Aula Magna Mario Arcelli della Luiss si terrà una lectio magistralis sul tema del disagio giovanile dal titolo “Imperfetti e felici. Il coraggio della fragilità contro la dittatura dell’apparenza” tenuta dall’attrice e regista Claudia Gerini, organizzata dalla Fondazione Guido Carli. Ne parla a Formiche.net Elvira Frojo

Zaia, dalla giovinezza all'autonomia differenziata. Cronaca di una presentazione

Si inizia con il racconto del libro appena uscito del presidente della Regione Veneto, si finisce con un dibattito al limite del talk show tra Zaia, Annunziata e gli ospiti presenti: Calderoli e Casellati

Trump, Mar Rosso o tassi. Cosa spaventa le imprese secondo Oxford Economic

Secondo l’autorevole centro studi, un ritorno dell’ex presidente alla Casa Bianca potrebbe aumentare le tensioni commerciali e assestare un brutto colpo all’economia globale. Mentre gli attacchi dei ribelli dello Yemen non sono ancora una minaccia così grave

All'executive order di Biden risponde l'AI Act europeo. Come si muovono Usa e Ue

Gli effetti dell’ordine presidenziale di Joe Biden, firmato lo scorso ottobre, sono stati discussi durante un webinar del Center for security and emerging technology (Cset) della Georgetown University, intitolato “AI Executive Order Report Card”. La lezione americana può servire agli europei per la loro regolamentazione, che dovrebbe compiere un ulteriore passo in avanti per ridurre i rischi. I due approcci sono differenti, ma possono convivere

Ecco la mossa disperata della Cina per salvare le piccole banche

Gli istituti rurali alla periferia del Dragone sono legati a doppio filo al destino dei giganti del mattone, ormai quasi tutti malati terminali. E per evitare un contagio del debito, Pechino vara un maxi consolidamento del credito

Così la minaccia Houthi diventa sottomarina. Occhio ai cavi internet nel Mar Rosso

Di Massimiliano Boccolini ed Emanuele Rossi

La destabilizzazione delle rotte marittime dell’Indo Mediterraneo potrebbe toccare anche i cavi sottomarini che scorrono sui fondali del Mar Rosso. Gli Houthi portano così la minaccia sotto la superficie, anche se non è chiaro se abbiano reali capacità di agire

×

Iscriviti alla newsletter