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M5S perde 4 parlamentari (alla Camera). Intanto su Rousseau...

Dopo il voto in Parlamento sulla riforma del Mes, quattro deputati 5 Stelle hanno deciso di lasciare il gruppo. Intanto sulla piattaforma Rousseau si votano le conclusioni degli Stati Generali e per eleggere il nuovo tesoriere

Pazienza e giudizio. Pasquino spiega perché Conte neanche barcolla

Criticato un po’ da tutte le parti, in testa Corriere e Repubblica (dei minori non mi curo…), ma spesso anche da non pochi collaboratori di Formiche.net che lo avevano già dato per spacciato tutta l’estate, Conte neanche barcolla. Il commento del politologo Gianfranco Pasquino

classe dirigente

Il governo è immune, Conte no. La versione di Diamanti (YouTrend)

Oltre il Mes, oltre gli sgambetti sul Next Generation Eu, c’è una nuova fase politica che si apre in cui il premier Conte non è più deus ex machina, spiega Giovanni Diamanti, co-fondatore di YouTrend. Mattarella? Sa che non ci sono alternative. Ma la politica italiana è piena di sorprese…

mes

M5S, rebus Ue. Cosa succede dopo l'addio di Corrao&Co

Accolti per acclamazione, i quattro eurodeputati dei Cinque Stelle fuoriusciti entrano nei Verdi. Ora la strada del Movimento per trovare un partito in Ue si fa più in salita. Dai socialisti ai macroniani, ecco una via d’uscita possibile

Conte, l'Ue e il Mes. Parla Rospi (Popolo Protagonista)

Il deputato ex M5S oggi nel Gruppo Misto presenta il nuovo partito di centro Popolo Protagonista, “ma non rifondiamo Ncd”. Dal Mes al Recovery Fund, da Fi alla Lega, ecco come si muoverà in Parlamento

Conte, gli statali e lo sciopero. Il corsivo di Pennisi

Su Il Corriere della Sera di ieri vengono riportate dichiarazioni del premier secondo cui la ragione per creare una maxistruttura per la gestione della Resilience and Recovery Facility risiede nel fatto che l’Unione europea “non si fida dei nostri burocrati”. Il corsivo di Giuseppe Pennisi

Renzi attacca, M5S frena. Così la maggioranza prova a ricompattarsi

In questa caotica fase politica dove la situazione cambia ogni mezza giornata, due cose sembrano più chiare: il Movimento 5 Stelle è stato costretto, come previsto, ad arrampicarsi sugli specchi per votare a favore della riforma e Renzi si è ripreso il centro della scena. Il rinvio del Consiglio dei ministri è la prova che fa sul serio e che Conte lo ha capito

Perché il Movimento non silurerà Conte. Parla De Masi

Il sociologo e ideologo del Movimento Cinque Stelle mette una mano sul fuoco: nessun incidente sul Mes. Di Maio e Conte sono i due politici più originali, troveranno la quadra. Biden? Difficile capisca i Cinque Stelle, anche perché gliene ha parlato Renzi…

La ciccia non è sul Mes, sarà un mercoledì da pavoni

Sul voto di domani sono in circolazione da giorni tre tesi quantomeno stravaganti (a voler essere benevoli), ma il dibattito sul Mes è già archiviato, anche perché gravido di conseguenze (potenziali) a 5-10 anni. Mentre i soldi del Next Generation Eu sono qui e adesso. La ciccia è tutta lì. L’analisi di Roberto Arditti

Il governo supererà la boa del Mes, ma Merkel... La bussola di Ocone

Conte non dovrebbe avere problemi di sorta per il voto di domani sul Mes, una piccola pattuglia di “responsabili” centristi dovrebbe ampiamente sopperire all’assenza o al voto contrario dei pochi grillini “duri e puri”. Dove però ancora una volta si decideranno le sorti del Paese, troppo “cicala” e “irresponsabile” ma anche too big to fail, sarà a Bruxelles

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