Skip to main content

“C’è sintonia tra l’amministrazione Biden e il governo Draghi. Possiamo lavorare insieme su tanti temi importanti”. Parola di Thomas Smitham, incaricato d’affari ad interim presso l’ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia. 

SLANCIO TRANSLANTICO

“Sfide comuni, partnership forte”, ha evocato il diplomatico indicando quattro sfide: la pandemia, la necessità di far ripartire le nostre economie, la sicurezza nazionale per i Paesi occidentali, la crisi climatica. In questo momento, ha sottolineato, c’è sintonia anche tra Stati Uniti e Unione europea. “I rapporti con l’Italia sono molto importanti per noi e la nuova amministrazione vuole rafforzare e rinnovare i legami. In questo contesto la visita di [Luigi] Di Maio a Washington è stata molto importante, è stato un onore accoglierlo come primo ministro degli Esteri. Apprezziamo poi le parole di [Sergio] Mattarella in occasione dei 160 anni della nostre relazioni”.

FEELING ROMA-WASHINGTON

Le dichiarazioni del diplomatico sembrano confermano il buon feeling tra Roma e Washington, frutto anche del rapporto personale tra Joe BidenMario Draghi. Basti pensare che nel corso di un evento per la celebrazione dei rapporti tra i due Paesi Frederick Kempe, presidente e Ceo dell’Atlantic Council, ha ricordato che nel 2015 all’assegnazione al presidente del Consiglio (allora governatore della Banca centrale europea) del Global Citizen Award dell’Atlantic Council era presente anche l’attuale presidente statunitense (allora vice), pronto a congratularsi con lui per il “lavoro veramente difficile” svolto. Un episodio raccontato da Formiche.net.

FOCUS SULLA LIBIA

“L’amministrazione Biden vuole rinnovazione e rafforzare i legami tra Italia e Stati Uniti. Questo è ovvio”, ha spiegato il diplomatico. In questo senso, “la Libia è estremamente importante per l’Italia e [Antony] Blinken e Di Maio hanno parlato nel loro incontro a Washington della necessità di collaborare di più su questo tema. La nostra posizione, comune con Roma, è che le forze straniere debbano lasciare il Paese”, ha spiegato ancora con riferimento alle milizie russe e turche. Tra poche settimane, ha aggiunto, arriverà in Itali l’ambasciatore statunitense in Libia, Richard Nordland, “per avere un colloquio con l’Italia su questo tema così importante”, ha sottolineato l’attuale numero uno dell’ambasciata.

VERTICE TRA DEMOCRAZIE

Parlando dei diritti umani come tema centrale della politica estera della nuova amministrazione statunitense, il diplomatico ha ricordato gli sforzi degli Stati Uniti per rientrare nel Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Inoltre, ha riferito che l’amministrazione “sta organizzando per dicembre o gennaio” un vertice tra democrazie. È quel progetto di G-10 (o D-10) che avrà come banco di prova il prossimo G-7, a cui il Regno Unito, Paese organizzatore, ha invitato come ospiti Australia, India e Corea del Sud. Il diplomatico non ha fornito dettagli sulla composizione ma ha spiegato: “è un segnale dell’importanza che mette questa amministrazione sulla democrazia, sui diritti umani, sui diritti civili”.

Uniamo le democrazie. La sfida di Biden (e l’assist a Draghi)

Thomas Smitham, numero uno dell’ambasciata Usa a Roma, spiega che c’è “sintonia tra l’amministrazione Biden e il governo Draghi”. Poi annuncia che Washington sta lavorando a un forum di democrazie “per dicembre o gennaio”

Il politico non si può nascondere dietro ai tecnici

Di Nicola Contessi

Il dualismo tra chi ha ruoli politici ed è dunque responsabile delle scelte davanti agli elettori e chi invece ha fatto un cursus honorum nella pubblica amministrazione (grazie alle sue competenze specifiche) serve ad assicurare decisioni che siano al contempo responsabili e competenti, nella normale distinzione dei ruoli. Non dobbiamo rinunciare a questo schema su cui si basano le democrazie moderne, scrive Nicola Contessi

Sì allo Stato nell'industria. Ma a tempo determinato. Scrive La Malfa

Se proprio non se ne può fare a meno, bisognerebbe stabilire dei rigidi vincoli temporali all’intervento dello Stato nelle imprese. Ma nel dubbio, meglio raddoppiare gli interventi nella spesa per opere pubbliche e dimezzare quello nel salvataggio delle aziende. Il commento di Giorgio La Malfa, ex ministro del Bilancio

Copasir all’opposizione. Il prof. Clementi spiega perché

La presidenza del Copasir, il comitato di controllo degli 007, spetta all’opposizione, cioè a Fratelli d’Italia. Il prof. Francesco Clementi, costituzionalista dell’Università di Perugia, indica una via d’uscita normativa (per evitare le dimissioni di gruppo). Poi c’è la politica, che deve decidere

Libia, la partita della stabilizzazione vista dall’Italia

Il ruolo dell’Italia in Libia è solido. Ci sono diverse partite aperte, aspetti politici e tecnici legati anche al business, da trattare. Ecco come Roma assiste il governo Dabaiba nel traghettare il Paese verso una stabilità da consolidare con le elezioni di dicembre (secondo piano Onu)

Colombia e Venezuela ai ferri corti. La denuncia all'Onu

Il governo colombiano inviò una lettera al segretario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite  e al presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sostenendo che il regime di Maduro è uno “Stato fallito”, appoggiato da organizzazioni di narcoterroristi che stanno aumentando le tensioni al confine dei due Paesi

Covid, un trauma collettivo. La terapia biblica di Civiltà Cattolica

Padre Giovanni Cucci illustra sul numero in uscita de La Civiltà Cattolica come si può uscire dal trauma della pandemia. È la speranza che va ricercata e la Scrittura può essere una terapia di fronte a eventi tragici. Ma il coronavirus riguarda la comunità umana intera e richiede reazioni concordate a livello globale. Ed è qui che anche papa Francesco ha una risposta

Chi vincerà la corsa globale alle valute digitali? Il rapporto Carnegie

La corsa globale alle valute virtuali comporterà un cambio radicale di paradigma nella gestione del risparmio: più trasparenza, più controlli e meno riciclaggio. Ma non sarà facile per il mercato tradizionale attrezzarsi. E comunque la Cina è un pezzo avanti. I risultati dello studio Carnegie

Xiaomi approfitta dello stop a Huawei. Ma il Congresso Usa…

Due deputati repubblicani interrogano l’amministrazione sulle prossime mosse in merito a Xiaomi, che Trump aveva messo nella lista nera e che sta riempiendo il vuoto lasciato da Huawei. Proprio mentre la Casa Bianca sta lavorando a un’indagine sulle aziende tech cinesi

Per un confronto sereno sul ruolo dei militari. La lettera del gen. Tricarico

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del generale Leonardo Tricarico che replica all’articolo di Michela Murgia (apparso su “La Stampa”) sulla “paura” della divisa. Sullo stesso quotidiano, Tricarico aveva in precedenza chiesto scusa per i toni “irruenti” utilizzati in prima battuta a reazione delle esternazioni di Murgia

×

Iscriviti alla newsletter