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La Strategia per il vaccino, che verrà presentata dalla Commissione europea nella giornata di domani, mira ad assicurare il vaccino ai cittadini europei non appena questo sarà prodotto. Negli ultimi mesi, infatti, si è scatenata una vera e propria corsa al vaccino da parte di diversi Paesi, allarmati e preoccupati di non riuscire ad ottenere il vaccino qualora questo fosse distribuito da aziende non europee. Per far fronte a questo rischio – tangibile e tutto sommato riconosciuto dagli stessi addetti ai lavori – l’Ue ha deciso di rimboccarsi le maniche e attivare, attraverso una serie di ordini e di pre-ordini, una rete di sicurezza per i propri cittadini.

I CONTRATTI ATTIVI

Ad oggi la Commissione ha stipulato tre contratti di fornitura; con la statunitense Johnson & Johnson, per un totale di 200 milioni di dosi, più altri 200 milioni supplementari in opzione, con la britannica AstraZeneca (che sta sviluppando un vaccino in collaborazione con Oxford e con l’italiana IRBM di Pomezia) per un totale di 300 milioni di dosi più 100 milioni in opzione e, infine, con la cordata Sanofi-Gsk per una quantità totale di 300 milioni. Le due aziende, la prima francese e la seconda britannica, lavorano insieme alla ricerca e allo sviluppo del vaccino ormai da mesi; mentre la Sanofi ha messo a disposizione il suo antigene S-proteina Covid-19 che si basa sulla tecnologia del Dna ricombinante, Gsk contribuisce con la sua tecnologia adiuvante pandemia, il cui utilizzo può risultare di particolare importanza in condizioni epidemiche poiché riduce la quantità di proteine necessarie per ogni dose di vaccino.

LE TRATTATIVE IN CORSO

Diverse trattative sono però ancora in corso e nel mese di ottobre sono già stati avviati colloqui con CureVac, BioNTech-Pfizer e Moderna. Una soluzione per fornire ai produttori di vaccini risorse sufficienti per accelerare le attività di ricerca e sviluppo al fine di trovare quanto prima un vaccino che risulti sicuro ed efficace.

VACCINO: ACCESSO CONTESTUALE PER TUTTI I PAESI UE

Attualmente, infatti, non è possibile sapere quale produttore riuscirà a fornire, per primo, il vaccino contro il Covid-19. Per questa ragione, come si legge all’interno del documento della Commissione, l’Europa ha bisogno di ottenere un ampio portafoglio di vaccini candidati per massimizzare le possibilità di sviluppare, produrre e distribuire rapidamente un vaccino per tutti gli europei. Gli accordi di acquisto anticipato, ovviamente, contengono una disposizione sull’equa distribuzione delle dosi di vaccino agli Stati membri, che garantirà che ogni Paese riceva le dosi sulla base di una chiave di distribuzione della popolazione proporzionale. La priorità, ovviamente, sarà data a soggetti vulnerabili (over60 e persone il cui stato di salute le rende particolarmente a rischio), al personale sanitario e ai cosiddetti lavoratori essenziali.

VON DER LEYEN: DISTRIBUZIONE EQUA

“Un vaccino sicuro ed efficace è la nostra migliore possibilità per sconfiggere il coronavirus e tornare alla nostra vita normale”, ha commentato il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Abbiamo lavorato duramente per concludere accordi con aziende farmaceutiche e garantire dosi future. Ora – ha aggiunto – dobbiamo assicurarci che una volta trovato un vaccino, siamo completamente pronti a distribuirlo. Con la nostra strategia di vaccinazione stiamo aiutando i paesi dell’Ue a preparare le loro campagne di vaccinazione: chi dovrebbe essere vaccinato per primo, come avere una distribuzione equa e come proteggere i più vulnerabili. Se vogliamo che la nostra vaccinazione abbia successo, dobbiamo prepararci ora”.

LE RICHIESTE AI PAESI UE

All’interno della Strategia sono difatti presenti alcune indicazioni per gli Stati membri, che dovranno garantire capacità di fornitura e di distribuzione dei vaccini attraverso forza lavoro qualificata e attrezzature mediche e protettive sufficienti, accessibilità al vaccino, sistemi efficaci ed efficienti di stoccaggio e trasporto dei vaccini e, non da ultimo, una comunicazione che sia chiara e trasparente in merito ai benefici e ai rischi del vaccino, al fine di garantire un rapporto di massima fiducia fra istituzioni sanitarie e cittadini.

KYRIAKIDES: “VACCINO FONDAMENTALE PER SALVARE VITE UMANE”

Stella Kyriakides, commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato in proposito: “Il vaccino svolgerà un ruolo centrale per salvare vite umane e contenere la pandemia. E quando e se verrà trovato un vaccino sicuro ed efficiente, dobbiamo essere pronti a lanciarlo il più rapidamente possibile, inclusa la fiducia dei cittadini nella sua sicurezza ed efficacia. I vaccini non salveranno vite umane, le vaccinazioni sì”.

Unione

Vaccino Covid. Ecco la strategia della Commissione europea

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