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Ci sono anche i satelliti per far fronte all’emergenza di Venezia. Sono quelli del sistema made in Italy Cosmo-SkyMed dedicato all’osservazione della Terra, pronto nel giro di un mese a dotarsi anche del primo satellite della sua seconda generazione. La proposta di utilizzarlo per il monitoraggio sul capoluogo veneto arriva da palazzo Chigi, dove si è tenuto l’incontro tra il sottosegretario Riccardo Fraccaro, delegato dal premier Giuseppe Conte alle politiche spaziali, il ministero dei Beni culturali, la Protezione civile, l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e il dipartimento Casa Italia.

L’ATTENZIONE DEL GOVERNO

“Il governo segue con la massima attenzione la situazione di Venezia e intende affrontarla in maniera organica”, ha assicurato Fraccaro. “Ora la priorità – ha aggiunto – è gestire i rischi più imminenti a livello di cedimento delle strutture snelle maggiormente vulnerabili, quali i campanili; per questo, d’intesa con il Mibact, stiamo lavorando ad un sistema di monitoraggio satellitare attraverso la rete Cosmo-SkyMed in grado di fornire i necessari warning sulle strutture potenzialmente instabili”. Difatti, “il movimento dei campanili – ha spiegato il sottosegretario – rischia di peggiorare con l’acqua alta di questi giorni e per questo occorre intervenire tempestivamente utilizzando i dati satellitari per mettere sotto osservazione le strutture a rischio”.

IL MECCANISMO

Si attende ora l’ordinanza di emergenza per i dettagli. Il monitoraggio, ha anticipato Fraccaro, dovrebbe avvenire in diverse fasi in rapida successione: “la sovrintendenza indicherà i siti da monitorare all’Asi che fornirà i dati storici da analizzare per avere informazioni utili in merito ai movimenti dei campanili e gli ingegneri strutturisti, individuati dal Comune di Venezia, potranno definire le soluzioni tecniche per contenere il movimento delle strutture”. Parallelamente, dato che Cosm-SkyMed è un sistema duale, civile e militare, “il ministero della Difesa avvierà una propria analisi parallela, impiegando i dati militari di telerilevamento e i propri analisti”. In questo modo, ha notato Fraccaro, “le strutture più a rischio della città saranno monitorare per garantire la tutela dei beni culturali e la sicurezza dei cittadini”.

“UNA STRUTTURA NAZIONALE PERMANENTE”

Tale meccanismo potrà vedere in futuro tanti impieghi di questo tipo. Già lo scorso anno il Miur siglava un accordo con Asi e Cnr per mappare le scuole italiane e controllare “lo spostamento degli immobili al decimo di millimetro” proprio attraverso Cosmo-SkyMed. “In prospettiva – ha aggiunto ora Fraccaro – questo sistema andrà esteso ad altri ambiti e settori non solo in chiave emergenziale ma preventiva”. Da qui la proposta di “istituire una struttura nazionale permanente di analisi dei dati satellitari di telerilevamento che ci consentirà di monitorare i rischi e intervenire per mettere in sicurezza le infrastrutture e il territorio”. È lo Spazio al servizio della cittadinanza. “L’Italia – ha detto il sottosegretario – vanta un sistema di eccellenza nell’osservazione della Terra che va messo al servizio dei cittadini e del sistema-Paese”.

LE ECCELLENZE ITALIANE

Un esempio delle eccellenze italiane è arrivato oggi ancora una volta da Luca Parmitano, che è tornato fuori dalle mura della Stazione spaziale internazionale per una complessa attività extra-veicolare (qui tutti i dettagli). Da Fraccaro sono arrivate le congratulazioni per AstroLuca: “Siamo fieri di lui che, anche in condizioni operative estremamente difficili, ha dato prova delle sue incredibili capacità e ha dimostrato che l’Italia è all’avanguardia nel settore dello spazio”. Anche per questo, ha aggiunto concludendo, “da parte del governo c’è il massimo supporto per un settore il cui sviluppo garantisce ricadute estremamente positive per il Paese e i cittadini”.

I satelliti italiani per monitorare l’emergenza a Venezia. Il punto di Fraccaro

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