Un accordo militare tra Pakistan e Libia orientale apre uno spazio di influenza indiretta per la Cina nel Nord Africa, consentendo a Pechino di rafforzare la propria presenza strategica senza esporsi direttamente. Tra ambiguità legali, ritorno diplomatico cinese e proiezione militare pakistana, la Libia diventa un nuovo snodo di instabilità nel Mediterraneo allargato
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Dentro le manovre militari cinesi intorno a Taiwan. L'analisi del gen. Caruso
Mentre l’attenzione internazionale rimane concentrata sui negoziati di pace tra Russia e Ucraina, nel Pacifico si consuma una delle più grandi dimostrazioni di forza militare cinese degli ultimi anni. Pechino ha dato il via a “Justice Mission 2025”, un’esercitazione su vasta scala che circonda Taiwan con un dispiegamento senza precedenti di mezzi navali, aerei e missilistici, in quella che appare sempre meno come una simulazione e sempre più come una prova generale d’invasione. L’analisi del Generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Il capo di Stato maggiore della Difesa ha tracciato le linee di intervento per le Forze armate italiane in vista del 2026. Dalla modernizzazione dei mezzi alla crescita selettiva dell’organico, fino alla possibile razionalizzazione dell’operazione Strade Sicure, il quadro delineato evidenzia una trasformazione mirata a rispondere ai mutati scenari operativi e alle nuove minacce alla sicurezza nazionale ed europea. Il tutto in attesa della riforma complessiva della Difesa annunciata dal ministro Crosetto
Il Giappone rafforza la propria postura di sicurezza con un bilancio per la difesa senza precedenti, inserendosi in un contesto regionale sempre più teso. L’aumento della spesa militare riflette una strategia di lungo periodo che punta su deterrenza, capacità marittime e cooperazione con gli alleati. Le recenti esercitazioni cinesi intorno a Taiwan rendono questa scelta meno astratta e contribuiscono a spiegare il nuovo peso che Tokyo intende assumere negli equilibri dell’Asia orientale
Compie cento anni «The Lost World» («Il Mondo perduto», 1925, Harry O. Hoyt), primo film sui dinosauri, tratto dal noto romanzo di Conan Doyle. Uscito in Usa nel marzo del 1925, fu proiettato in Europa sino al Natale del 1925. Per la prima volta il pubblico vedeva dei dinosauri muoversi sullo schermo, e un brontosauro, fuggito dalla sua gabbia, scorrazzare per Londra, distruggendo palazzi e terrificando i passanti
La Cina imita SpaceX con LandSpace. La corsa allo Spazio continua
A dicembre l’azienda cinese ha effettuato un test sul Zhuque-3, fallendolo. Ma l’elemento importante è che Pechino sta cercando di eguagliare (per poi superare) i rivali americani osservando le sue aziende. Quella di Elon Musk ha rivoluzionato il settore spaziale con il riutilizzo di alcune parti del razzo che andrebbero perse. Ed è a quello che punta anche il Dragone
La Marina cinese accelera con droni e missili ipersonici. Tutte le novità
Negli ultimi giorni del 2025 la Marina militare cinese ha mostrato una serie di sviluppi che vanno oltre le esercitazioni attorno a Taiwan, offrendo uno spaccato dell’evoluzione tecnologica e dottrinaria della Plan, tra droni imbarcabili e nuovi sistemi missilistici antinave

Una nuova geografia commerciale. L'eredita dei dazi secondo McKinsey
Mesi di guerra commerciale hanno spinto migliaia di imprese a cercare passaggi sicuri, pur di continuare a esportare. Il risultato sono tanti piccoli accordi territoriali che, messi insieme, provocheranno lo spostamento di un terzo degli scambi mondiali su nuove rotte
Obiettivo Indocina. Così Pechino sfrutta l'escalation tra Thailandia e Cambogia
Il vertice trilaterale tra Cina, Thailandia e Cambogia segna un nuovo passo nell’attivismo diplomatico di Pechino nel Sud-est asiatico. Ospitando i colloqui nello Yunnan, la Cina rafforza il ruolo di mediatore regionale, puntando a consolidare un cessate il fuoco ancora fragile e a presentarsi come garante di stabilità lungo i confini indocinesi
L’Italia oggi conta di più in Europa, ora una proiezione mediterranea. La versione di Quagliariello
Quando l’informazione diventa solidarietà. Perché ricordare il modello Misna
Misna ha raccontato per 18 anni le periferie del mondo, offrendo notizie indipendenti e plurilingue su conflitti e realtà dimenticate. Un esempio di giornalismo come servizio, capace di connettere centro e margini e contrastare la disinformazione
Approccio degasperiano alla Difesa e "carta” Draghi. Il ruolo chiave dell'Italia in Ue visto da Fabbrini
Un’Europa messa alla prova dal ritorno di Trump, chiamata a ripensare sicurezza, difesa e autonomia strategica. Il docente e analista Sergio Fabbrini indica nella guerra e nella minaccia russa la priorità assoluta, denuncia il vuoto di leadership dell’Ue e vede nella difesa e nell’alta tecnologia i motori di un’integrazione selettiva. L’Italia può giocare un ruolo decisivo, mentre l’unica guida credibile per un federalismo pragmatico resta Mario Draghi
La Cina ha avviato nuove esercitazioni militari su larga scala attorno a Taiwan, collegandole esplicitamente al rafforzamento militare di Taipei e al sostegno statunitense. Le manovre confermano la normalizzazione della pressione militare cinese come strumento di coercizione strategica nello Stretto
Le reti di telecomunicazione sottomarine diventano un nodo strategico industriale e di sicurezza con la joint venture tra Prysmian e Fincantieri per acquisire Xtera. L’operazione, guidata da Prysmian, punta a integrare cavi, installazione, monitoraggio e soluzioni di sorveglianza, rispondendo alla crescita della domanda globale spinta anche dall’IA. L’intesa rafforza il presidio europeo e Usa e apre a nuovi servizi nel dominio subacqueo
Il figlio più grande dell’ex presidente brasiliano incassa l’endorsment del padre per le presidenziali, probabilmente in corsa contro il socialista Lula Da Silva. Vita e pensieri (politici) dell’erede della destra brasiliana
Ecco perché Trump vuole la pace in Ucraina, e la vuole ora. L'analisi di D'Anna
Il settimo incontro fra il presidente americano e il numero uno di Kyiv non ha partorito un accordo definitivo, ma avrebbe tuttavia cambiato la prospettiva dei negoziati con la presa d’atto delle condizioni essenziali dell’Ucraina per accettare di siglare un trattato di pace con la Russia. Molteplici gli aspetti emersi riguardo alla Casa Bianca e al Cremlino. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Mar-a-Lago avvicina la pace. Ma non chiude il negoziato
La pace è più vicina ma non ancora raggiunta. Il vertice tra Trump e Zelensky evidenzia aperture su sicurezza e ruolo europeo, ma conferma lo stallo sul territorio (e su Zaporizhzhia). Con Putin che resta l’elefante nella stanza
Bluff cinese su Panama. Ora il Dragone vuole tutto il Canale
Da quando la cessione dei due porti agli estremi del Canale dalla cinese Ck Hutchinson al fondo americano BlackRock è diventata uno scontro dal retrogusto geopolitico, Pechino le ha provate tutte pur di sabotare l’accordo. Ora la nuova pedina è Cosco, a cui la Cina vuole dare il controllo degli scali. E qualcuno rischia di perdere la pazienza
Ucraina, tutti i dettagli sul decreto armi
Il governo ha approvato il tredicesimo decreto di autorizzazione agli aiuti militari all’Ucraina, estendendo il sostegno italiano anche al 2026. Nel frattempo sul fronte diplomatico si cerca ancora la quadra tra Washington, Kyiv e Mosca, mentre l’aiuto europeo all’Ucraina è sempre più grande
Al capodanno cinese mancano ancora diverse settimane, ma per Pechino è già tempo di fare due conti. Le aziende che Xi vorrebbe al centro della crescita azzerano ricavi e utili, mentre nelle lontane province del Dragone i governatori vendono titoli di Stato per sopravvivere
Cosa significa la mossa pakistana in Libia per l’Indo-Mediterraneo
La Libia non ha bisogno di un nuovo patrono armato. Il Pakistan non ha bisogno di un nuovo conflitto. L’Europa non ha bisogno di una potenza nucleare islamica instabile ai propri confini. Ciò che serve è moderazione, prima che la ricchezza petrolifera torni ancora una volta a essere carburante di guerra anziché fondamento di pace. L’analisi di Vas Shenoy
Italia e Golfo. Diplomazia energetica e nuova strategia per il Mediterraneo allargato
Il Golfo guarda all’Europa, il Mediterraneo cerca equilibrio. L’Italia ha davvero l’opportunità di diventare il ponte tra queste due realtà. Ma servono visione politica e continuità diplomatica
Il populismo in Europa secondo Chenaux. La lettura di Lucarella
Il libro di Camille Chenaux legge il populismo come espressione della crisi dello Stato-nazione e come fattore ormai strutturale delle democrazie europee. Dall’Italia alla Germania, il populismo emerge non come deviazione ma come forma adattiva della politica contemporanea, analizzata senza demonizzazioni e con solide categorie politologiche. La recensione di Angelo Lucarella
Il 2025 si chiude con un nuovo cessate il fuoco tra Thailandia e Cambogia
Il nuovo cessate il fuoco tra Thailandia e Cambogia arriva dopo il fallimento degli accordi precedenti e settimane di violenze. L’intesa include misure di sicurezza, cooperazione umanitaria e impegni contro la disinformazione, ma la sua tenuta resta incerta
Wargame cinese in Sudamerica. E la notizia è la sua esposizione pubblica
La messa in onda di un wargame cinese con scenari nei Caraibi e nel Golfo del Messico non indica intenti operativi immediati, ma ha valore di segnalazione strategica. In assenza di una reale capacità di proiezione militare nella regione, Pechino sembra voler mostrare di aver già analizzato le dinamiche di un’eventuale azione statunitense nell’emisfero occidentale, rafforzando l’idea di una pianificazione sempre più globale e attenta agli effetti sistemici delle mosse Usa
L’Italia oggi conta di più in Europa, ora una proiezione mediterranea. La versione di Quagliariello
Una manovra che mette al sicuro i conti ma non rilancia la crescita. Il Sud che torna centrale senza una strategia strutturata. Il 2026 come spartiacque politico, tra Quirinale e nuovi equilibri parlamentari. In uno scenario globale che cambia, l’Italia ritrova peso in Europa e guarda al Mediterraneo e all’Africa come assi strategici, a partire dal Piano Mattei. Colloquio con Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Carta
Da Meloni a Schlein. Bilanci e prospettive dei leader italiani secondo D'Anna
“L’incontro di domani con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, é segno del progresso nei negoziati tra Usa e Ucraina” ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nel convulso fine anno di trattative che non dirada tuttavia le incognite sul ruolo dei leader internazionali e dell’incidenza della politica italiana. L’analisi di Gianfranco D’Anna
La prossima tappa della diplomazia sull'Ucraina è Mar-a-Lago. Di cosa si parlerà
Il viaggio di Zelensky in Florida segna una nuova accelerazione dei contatti diplomatici sul conflitto ucraino, in un momento in cui il piano di pace promosso dagli Stati Uniti appare vicino a una definizione ma ancora privo di un consenso pieno. Garanzie di sicurezza, questioni territoriali e ricostruzione restano i principali nodi sul tavolo
Perché la Cina sta facilitando in silenzio il ritorno missilistico dell’Iran? Risponde Gering
I test missilistici iraniani del 22 dicembre si inseriscono in una fase di ricostruzione della deterrenza di Teheran, resa possibile anche da filiere esterne di tecnologie dual-use. Tuvia Gering (Acus), spiega come la Cina non agisca come fornitore diretto, ma come abilitatore silenzioso, spinta da una logica di riequilibrio regionale più che da meri interessi energetici





































































